PARMA – Comune di Parma, Provincia di Parma e ANPI comitato provinciale di Parma hanno commemorato ieri, assieme ai familiari e molti cittadini, in piazza Garibaldi e nella sala del Consiglio Comunale, il sacrificio dei “Sette Martiri di Piazza Garibaldi”, in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio. Al momento hanno presenziato le massime autorità civili, militari, i rappresentanti delle Associazioni Partigiani e Combattentistiche.
Sono sati ricordati i Partigiani antifascisti fucilati in piazza il 1 settembre 1944 dalla Brigata Nera: Giuseppe Barbieri 30 anni, Vincenzo Ferrari 41 anni, Gedeone Ferrarini 39 anni, Afro Fanfoni 40 anni, Eleuterio Massari 42 anni, Ottavio Pattacini 38 anni e Bruno Vescovi 19 anni.
La cerimonia ha visto la formazione del corteo, verso le 10, sotto i Portici del Grano, per raggiungere, poi, piazza Garibaldi, con sosta davanti alla lapide commemorativa, presente all’ingresso del Palazzo del Governatore, per la deposizione di una corona sulla lapide che ricorda l’eccidio.
Sono seguiti, nella sala del Consiglio Comunale, gli interventi di Michele Alinovi, Presidente del Consiglio Comunale di Parma, di Andrea Massari Presidente della Provincia di Parma, di Carmen Motta Presidente Isrec Parma, di Nicola Maestri Presidente ANPI provinciale e di Carlo Ghezzi Vice Presidente ANPI Nazionale. La cerimonia è stata allietata da musiche e canti del cantautore Rocco Rosignoli e dalla lettura dal libro di Nicola Maestri “Ti riporto a casa”, a cura di Resi Alberici.
Il Presidente del Consiglio Comunale, Michele Alinovi, ha aperto, in consiglio, la solenne commemorazione ricordando come “l’episodio dei Sette Martiri colpisca per la sua disumanità e crudeltà. I Sette Martiri – ha rimarcato – ebbero il coraggio di dire no al nazifascismo, ai soprusi della dittatura e pagarono con la vita. A loro va la nostra gratitudine in quanto si sono sacrificati per la nostra libertà e per i valori di democrazia, giustizia e solidarietà scolpiti nella nostra Costituzione”. A conclusione del suo intervento ha dato lettura dei nomi dei Sette Martiri.
Il Presidente della Provincia, Andrea Massari, ha ricordato l’attualità dei lavori che i Sette Martiri hanno incarnato e per i quali sono morti. “È fondamentale ricordare – ha detto – i valori per cui i Sette Martiri furono trucidati in quanto sono di straordinaria attualità. Il loro esempio stride con il grande disinteresse verso la politica e l’impegno civile che segna la nostra società. Per questo è più che mai necessario fare in modo che i loro ideali rivivano nella quotidianità”
Carmen Motta ha ripercorso la vicenda storica dei Sette Martiri. “Fu commessa – ha detto – una violenza selvaggia e inaccettabile. E’ stato un episodio che ha lasciato una profonda ferita nella città. Il loro ricordo ci richiama all’impegno in nome dei loro ideali”.
Nicola Maestri ha rivolto un pensiero commosso ai Sette Martiri “il cui sacrificio ci ha donato la libertà”.
Carlo Ghezzi Vice Presidente ANPI Nazionale – in un lungo intervento – ha ripercorso i tragici momenti in cui i Sette Martiri furono trucidati, ha legato il loro sacrificio al presente ed alle guerre in corso e ha rimarcato la necessità di ripartire dalla memoria di uomini e donne che con la Resistenza hanno garantito la libertà e la pace.