Per la narrativa italiana Rosella Postorino; detenuti di Pozzuoli, Pescara, Opera, per gli inediti
MODENA – Nella seconda edizione del premio Sognalib(e)ro per le carceri italiane, conclusa a febbraio 2020, per la sezione narrativa italiana, che chiedeva ai gruppi di lettura degli istituti penitenziari di scegliere tra tre libri indicati dalla giuria, ha vinto Rosella Postorino con “Le assaggiatrici” (Feltrinelli 2018). L’autrice è stata prescelta rispetto a Claudia Durastanti con “La straniera” (La nave di Teseo, 2019) e a Marco Missiroli con “Fedeltà” (Einaudi, 2019).
Tra gli inediti scritti dai detenuti (62 testi di 60 autori) in concorso alla seconda edizione, la giuria degli scrittori, diretta da Bruno Ventavoli di TuttoLibri, ha individuato tre vincitori. Senza distinguere tra romanzo, racconto e poesia, i giurati scrittori Paolo Di Paolo, Barbara Baraldi e Marco Makkox Dambrosio hanno scelto gli scritti, sul tema “Ho fatto un sogno…”, inviati da un detenuto a Milano Opera, una del femminile di Pozzuoli e un altro dall’istituto penitenziario di Pescara. Il premio consiste nella donazione di libri alla biblioteca del carcere dove sono reclusi i vincitori. Il Comune di Modena pubblicherà una antologia dei testi, con la casa editrice civica digitale “il Dondolo” diretta da Beppe Cottafavi.
Alla vincitrice Rosella Postorino è andato anche il Premio di BPER Banca.
Come previsto dal meccanismo del premio, Postorino ha indicato nel suo messaggio quattro libri che hanno avuto per lei una importanza particolare. Quattro titoli di cui Comune di Modena e BPER Banca forniranno copie alle biblioteche delle carceri partecipanti. Si tratta di “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald; “Il posto” di Annie Ernaux; “Cecità” di José Saramago; e “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood.