Smartkids 2.0 contro le troppe ore dei bimbi davanti ai video

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Modena

Smartphone e tablet creano dipendenza: irritabilità e malessere i primi sintomi. Un progetto di Comune, Cresciamo e Unimore per insegnare strategie efficaci ai genitori

MODENA – Irritabilità o malessere del bambino nel momento in cui viene interrotto l’uso di un’apparecchiatura video, come il tablet o lo smartphone. Perdita di autocontrollo sull’uso ed infine, ricerca compulsiva dell’apparecchio.

Sono, in ordine di gravità crescente, i tre segnali a cui i genitori devono prestare attenzione. I primi due indicano una dipendenza emergente nel bambino, mentre con il terzo la dipendenza è piena. E se il numero di bambini della fascia 0/6 anni che ricade in quest’ultima casistica è modesto, seppur presente, segnali di dipendenza emergente sono piuttosto diffusi. Per altro, in questa fascia di età molto precoce, l’apparecchiatura video più spesso associata ad una eccessiva esposizione è la televisione, seguita da smartphone e tablet. La buona notizia è che l’introduzione di alcuni correttivi è fondamentale per invertire la rotta: innanzitutto, riducendo i tempi di esposizione e fornendo utili consigli ai genitori per la gestione degli apparecchi.

È quanto emerge dagli incontri condotti con gruppi di genitori di bambini che frequentano nidi e scuole d’infanzia cittadini che lo scorso anno scolastico hanno aderito a “Smartkids”, il progetto che Comune di Modena, Fondazione Cresciamo e Unimore intendono riproporre in maniera più diffusa durante il prossimo anno scolastico, cercando di coinvolgere un maggior numero di genitori con bambini del sistema integrato 0/6. I circa 50 genitori che hanno partecipato a tutti e due gli incontri proposti (la prima edizione del progetto prevedeva appunto un due appuntamenti per ogni gruppo) sono infatti riusciti a ridurre in maniera significativa i tempi di esposizione giornaliera del figlio ai mezzi video

Smartkids 2.0 nasce appunto per aiutare i genitori ad essere maggiormente consapevoli delle conseguenze derivate dall’esposizione giornaliera a smartphone e tablet nella prima infanzia e, quindi, per aiutarli a ridurre le ore che i figli trascorrono davanti ai video.

Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato la delibera proposta dall’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi che dà il via libera alla convenzione sottoscritta tra il Settore Servizi educativi, la Fondazione Cresciamo e il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore, che ha inserito tra le attività di Public Engagement 2023 il progetto “Smartkids 2.0: screening sulla esposizione giornaliera allo smartphone nella prima infanzia ed empowerment dei genitori per promuovere lo sviluppo psichico del bambino”.

Inoltre, analoghi accordi potranno essere stipulati con altre scuole 0/6 non comprese tra quelle a gestione comunale e della Fondazione Cresciamo. L’obiettivo è appunto ridurre l’esposizione indiscriminata dei bambini in età prescolare a smartphone e tablet, informando i genitori delle conseguenze negative che ha sullo sviluppo cognitivo dei figli e fornendo alcune strategie semplici ed efficaci per una corretta gestione dei media device con i bambini.

Le attività si svolgeranno tra novembre 2023 e aprile 2024; prevedono incontri condotti da personale del Dipartimento di Neuroscienze di Unimore con genitori di bambini della fascia 0-6, che saranno coinvolti da Comune e Fondazione Cresciamo nell’ambito di progetti innovativi tesi a promuovere un dialogo collaborativo tra le scuole e risorse del territorio. Gli incontri, almeno tre per ciascun ciclo, si svolgeranno presso i locali del Centro educativo Memo. Il progetto prevede anche un incontro plenario di restituzione finale aperto a tutti i genitori del sistema integrato 0/6, durante il quale, oltre ai risultati di quanto emerso dalle attività di screening, verranno illustrati diversi approcci sull’uso dei media device.

La convenzione si inserisce nell’ambito dell’Accordo Quadro tra l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Comune finalizzato a consolidare e sviluppare il rapporto di collaborazione e garantire l’adempimento di funzioni di servizio pubblico comune.