Il festival è promosso da Comune di Modena, Fondazione Collegio San Carlo, Fondazione Modena, Unimore, Fondazione Democenter, Camera di commercio Modena, Provincia di Modena, insieme a Laboratorio Aperto Modena e in collaborazione con Forum PA.
Smart school, smart art, smart tech, smart economy, smart music, smart design, smart fashion saranno alcuni degli ambiti tematici in cui si declinerà la programmazione attraverso talk, installazioni, workshop e performance. Proprio una performance dell’artista e compositore tedesco Carsten Nicolai, tra gli artisti sonori più noti al mondo con lo pseudonimo di Alva Noto, aprirà ufficialmente Smart Life Festival 2023, giovedì 28 settembre alle ore 21 al Teatro Storchi.
Ad anticipare i temi e alcuni dei principali appuntamenti di Smart Life Festival 2023 sono l’assessora alla Smart city Ludovica Carla Ferrari e il presidente della Fondazione Collegio San Carlo Giuliano Albarani. Insieme a loro anche Lorenzo Respi, il direttore Mostre e Collezioni di Fmav – Fondazione Modena Arti Visive che collabora all’organizzazione dell’evento di apertura con Alva Noto.
“Presentiamo un primo assaggio del programma ambizioso del Festival – sottolinea l’assessora Ferrari – che lavora con ago e filo per cucire le distanze e le differenze fra generazioni: dalla cosiddetta Generazione Silenziosa ai Baby-boomers, dalla X Generation ai Millennials, fino alla Generazione Z e ai cosiddetti Screenagers, per comprendere assieme ciò che ci appassiona e ciò che ci spaventa della rivoluzione digitale in corso, chiedendoci se e quanto sia ormai inesorabile e se e quanto la stiamo subendo o guidando. Ma ‘Generazioni’ – continua l’assessora – sta anche per creatività a partire dalla scuola attraverso il lavoro, l’intrattenimento e le abitudini di vita come la mobilità sostenibile, interessa la politica e il mondo dell’informazione. Insieme ai partner istituzionali che ringrazio, attraverso la call aperta fino al 31 maggio puntiamo ad allargare e coinvolgere ben oltre i confini di Modena per richiamare quanta più attenzione possibile sui modelli di innovazione, sulla transizione digitale e sulla visione del futuro”.
Generare indica la capacità di produrre cose nuove, di prevedere soluzioni inedite ai problemi e alle sfide della contemporaneità, di immaginare scenari futuri, di aprire spazi di possibilità originariamente imprevisti. Al tempo stesso, sulla scia delle trasformazioni degli ultimi decenni, dalla digitalizzazione allo sviluppo delle intelligenze artificiali, appare evidente come la generatività non sia più solo appannaggio dell’uomo, ma sia strettamente legata anche alla tecnologia.
Il festival rifletterà quindi su come l’interazione tra uomo e mezzi tecnologici sia capace di generare opportunità e spazi di azione in continua evoluzione e, al contempo, scenari che richiedono nuove chiavi di regolamentazione e di confronto, anche in chiave intergenerazionale.
“L’edizione 2023 di Smart Life Festival – commenta Giuliano Albarani – trae forza da una doppia ambizione. Con la rassegna di quest’anno vogliamo sempre di più caratterizzare il festival come manifestazione di interesse nazionale, che a partire dalle sensibilità, competenze ed eccellenze di Modena, è in grado di rivolgersi a una platea vasta di studenti e cittadini, imprese e istituzioni. Contemporaneamente ci ripromettiamo di ampliare ulteriormente le forme e i linguaggi con cui comunicare, potenziando le esperienze artistiche e immersive, per coinvolgere un pubblico non solo quantitativamente più vasto ma anche differenziato per età e interessi”.
Smart Life Festival è uno spazio di approfondimento e di discussione sui principali temi legati all’innovazione, alle tecnologie, al digitale e al suo impatto sulla nostra vita. All’edizione 2022 dedicata a “Umanesimo 5.0” i 92 appuntamenti in programma hanno registrato oltre 3 mila presenze e più di 500 mila utenti raggiunti sui diversi canali Social.
Il programma di Generazioni, l’edizione 2023 del festival, è in corso di definizione e già tra gli ospiti si annoverano il fisico Federico Faggin per riflettere sul rapporto tra uomo e tecnologie, Valerio Mattioli editor per Nero, il critico musicale Simon Reynolds e la giornalista Flavia Fratello per parlare di generazione di nuove forme di storytelling. Protagonisti del festival saranno anche la fashion activist Marina Spadafora, il professore di Intelligenza artificiale Nello Cristianini che interverrà su machine learning e nuove modalità di interazione uomo-macchina e gli istituti superiori della città che porteranno in piazza Roma il fashion tech.
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