“I #bigdata nella città delle persone e delle cose” è il tema al centro del confronto in programma mercoledì 16 dicembre a Palazzo comunale. In apertura l’assessora Ferrari
MODENA – Oggetti in rete, persone come sensori, artigiani digitali, stampanti 3D nelle case, acquisti on line e auto connesse alla rete: l’Internet delle cose è già una realtà. La nostra città è pronta a coglierne tutte le opportunità?
Se ne discute mercoledì 16 dicembre nella Sala di Rappresentanza del Municipio (piazza Grande) in un incontro organizzato da Modena Smart Community e aperto a tutti, esperti e non del digitale. “I #bigdata nella città delle persone e delle cose” sarà il tema al centro del confronto. Il confronto, preceduto da una breve presentazione sullo stato di avanzamento dell’Agenda Digitale Locale di Modena, è aperto agli interventi degli operatori del digitale, delle comunità virtuali, dei cittadini e degli esperti che intendono portare le proprie idee.
“L’iniziativa fa parte del percorso di partecipazione del Comune all’Agenda Digitale Regionale – ha spiegato l’assessora a Bilancio e Smart City Ludovica Carla Ferrari – e rientra nella strategia per rendere sistematico un efficace approccio all’innovazione di maggiore condivisione tra pubblica amministrazione e cittadini, con un impegno specifico che verrà inserito anche del nuovo Piano della formazione dei dipendenti comunali e misure volte alla crescita della cittadinanza digitale di Modena, per una migliore qualità della vita, per il sostegno al lavoro e alla creatività”.
Nei giorni scorsi l’assessora ha presentato in Consiglio comunale l’aggiornamento sullo stato di attuazione del Piano “Prime Azioni per lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e per una città intelligente” che comprende, tra l’altro, la copertura della città con 190 punti a banda ultra larga senza vincoli di utilizzo, l’ampliamento dei punti di accesso al wi fi libero e gratuito della rete comunale ModenaWiFi, interventi per migliorare il monitoraggio ambientale, per realizzare un Data center territoriale e totem digitali, fino alla riconversione energetica e al miglioramento della comunicazione con i cittadini. Nell’ambito della discussione consiliare sono stati anche approvati quattro ordini del giorno (tre del Pd e uno del M5s) collegati al piano Modena smart city, che riguardano progetti di formazione e di accompagnamento dei cittadini verso la città digitale; la condivisione dell’esito della consultazione #chenepensi su piazza Mazzini; l’inserimento nel piano Modena smart city di un sistema di valutazione dei risultati.