Modena

Slitta di due mesi la rata del canone pubblicità

Invece di settembre si pagherà entro il 30 novembre. Provvedimento condiviso dal Comune con le associazioni di categoria

MODENA – Il termine per il pagamento della terza rata del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, previsto in settembre, è stato spostato dal Comune di Modena al 30 novembre, così da accorparlo a quello della quarta rata.

Lo ha deciso la giunta comunale, su proposta del vicesindaco e assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, accogliendo così una richiesta delle associazioni di categoria. “Molte imprese, infatti, si trovano in difficoltà economica e finanziaria a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria – spiega Cavazza – e far slittare di due mesi il pagamento, come abbiamo condiviso nei giorni scorsi in un incontro con le associazioni del territorio, può rappresentare un aiuto concreto per molte di loro”.

Sono oltre 2 mila e 200 i soggetti tenuti al pagamento del canone, alcune decine dei quali che hanno rateizzato la cifra dovuta per quest’anno, il primo in cui viene applicata la novità prevista dalla normativa nazionale.

Il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria ha sostituito l’imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni e, nonostante i criteri di applicazione siano diversi, il Comune nello stabilire le tariffe per il 2021 ha previsto, con l’approvazione in Consiglio comunale del bilancio preventivo e del regolamento, di non aumentare le entrate che sono intorno ai tre milioni di euro all’anno.

La tariffa è definita per le occupazioni a carattere pubblicitario in base alla durata, alla superficie espressa in metri quadrati, alla tipologia e alla finalità, alla zona occupata del territorio comunale individuate sulla base dell’appetibilità commerciale.

Nella zona a categoria speciale, che riguarda circa il 35 per cento del territorio abitato tra cui il centro storico, le tariffe sono maggiorate del 150 per cento rispetto a quelle normali, ma non sono soggette al pagamento del canone le superfici inferiori complessivamente a 300 centimetri quadrati.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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