PARMA – Il nuovo Polo sarà impegnato sui fronti della clinica e della ricerca più innovativi, dallo sviluppo tecnologico alla biopsia virtuale per la diagnosi precoce del melanoma e dei carcinomi cutanei, dall’integrazione multidisciplinare in Oncologia cutanea alla prevenzione primaria
Inaugurato venerdì 11, all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) IRCCS, il Centro Clinico-sperimentale di Oncologia Dermatologica – Skin Cancer Unit. Il nuovo Centro, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma, grazie alla rilevante dotazione tecnologica e alle alte qualifiche dei professionisti dedicati, si propone quale polo di riferimento non solo regionale, per la diagnosi precoce, la prevenzione primaria, il trattamento e la ricerca nel campo delle patologie onco-dermatologiche. All’evento hanno preso parte, oltre alle Direzioni IRST, il Sindaco di Meldola, Gianluca Zattini, il Direttore generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Fabrizio Miserocchi e il Magnifico Rettore prof. Loris Borghi dell’Università di Parma. La Skin Cancer Unit, diretta dal prof. Ignazio Stanganelli, professore associato dell’Università di Parma, rappresenta una nuova tappa in un percorso clinico e di ricerca che, fino ad oggi, ha visto la sua attività esplicarsi presso le sedi IRST IRCCS e il Presidio Ospedaliero di Ravenna – AUSL della Romagna.
Un Centro per diagnosi avanzata e di ricerca – La Skin Cancer Unit si caratterizza essenzialmente come area di diagnosi avanzata e di ricerca applicata per l’attività di prevenzione primaria e diagnosi precoce dei carcinomi cutanei e del melanoma. Ulteriore caratteristica è l’integrazione con le strutture specialistiche dell’AUSL della Romagna – quali Dermatologia, Chirurgia Plastica, Chirurgia Oncologica, Anatomia patologica, Banca delle cute – e quelle IRST, in particolare Oncologia, Laboratorio di Bioscienze, Registro Tumori della Romagna, Gruppi di patologia e Radioterapia. Il Centro di Oncologia Dermatologica è anche sede dell’Unità Operativa di Ricerca “Progetto Melanoma” dell’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), struttura quest’ultima nata a supporto delle attività di educazione sanitaria, rivolte alla popolazione, per la prevenzione primaria e secondaria. La Skin Cancer Unit assumerà carattere di unicità nel panorama nazionale con l’inserimento di un polo dermatologico universitario all’interno di uno degli IRCCS a indirizzo oncologico; il nuovo centro sarà, infatti, anche sede didattica della Clinica Dermatologica dell’Università di Parma.
Strumentazioni all’avanguardia – L’Unità Operativa è dotata di sofisticate tecnologie diagnostiche avvalendosi di due sistemi di videodermatoscopia ad alta risoluzione (presenti sia a Ravenna sia a Meldola), due sistemi digitali di stereomicroscopia per epiluminescenza (Ravenna e Meldola), collegati ad un microscopio ottico (Ravenna) e di un sistema di microscopia confocale (Meldola). Nei prossimi mesi, grazie ad un finanziamento del Ministero della Salute, saranno rese operative due nuove configurazioni di microscopia confocale integrate a un videodermatoscopio ad alta risoluzione e sarà attivato lo sviluppo di un sistema intelligente di riconoscimento computerizzato di nevi e melanoma, il cosiddetto CIBRS (Content Based Image Retrival System).
Dal 1992 a oggi: l’impegno dello IOR e i risultati raggiunti – La storia del Centro Clinico Sperimentale di Oncologia Dermatologica – Skin Cancer Unit IRST è iniziata nel 1992 grazie all’Istituto Oncologico Romagnolo che attivò il “Progetto Melanoma” in collaborazione con Ignazio Stanganelli, all’epoca borsista IOR, presso l’Ambulatorio di Dermatologia Oncologica del Centro di Prevenzione Oncologica dell’Ospedale di Ravenna. Successivamente IOR ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione dell’attuale Centro di Oncologia Dermatologica dell’IRST – Skin Cancer Unit IRST IRCCS. Oltre alle numerosi attività di ricerca pubblicate su riviste scientifiche internazionali, rilevante l’impatto pratico delle attività assistenziali svolte nel corso degli anni, tra cui spiccano l’identificazione di melanoma in fase precoce a prognosi favorevole (negli ultimi due anni il 50% dei melanomi è in situ) e netta riduzione delle asportazioni chirurgiche non necessarie (1 melanoma su 3 nevi asportati rispetto una media di 1:30 dei servizi di dermatologia).
Il Centro, modello interaziendale – Con l’apertura del nuovo polo, la collaborazione integrata tra IRST IRCCS e Azienda USL della Romagna permetterà di disegnare un percorso di diagnosi e cura con le migliori risorse disponibili dove la presenza dell’Università di Parma valorizza la Skin Cancer Unit IRST come area di riferimento nazionale per la formazione, la didattica e lo sviluppo telematico per e-learning e teleconsulenza per la Dermatologia Oncologica. La creazione della Skin Cancer Unit IRST rappresenta un modello virtuoso d’integrazione interaziendale tra quattro realtà di riferimento: IOR, in veste di importante finanziatore del progetto con un investimento pari a circa 1,5 milioni di euro, AUSL Romagna che da molti anni garantisce un servizio di eccellenza ai cittadini del nostro territorio, IRST IRCCS che ha implementato una struttura con una storia di alto valore scientifico e di notevole impatto pratico all’interno della rete oncologica regionale e nazionale, infine, l’Università degli Studi di Parma come prestigiosa partnership.
Durante la conferenza stampa di inaugurazione il prof. Ignazio Stanganelli ha descritto la storia, le attività anche formative (in Italia, Svizzera ed Europa), le strumentazioni d’avanguardia utilizzate e il futuro delle ricerca in collaborazione anche con l’Università di Parma. Notevole risalto è stata data al netto miglioramento delle attività preventive circa il melanoma (in tal senso, evitando anche asportazioni chirurgiche inutili) possibili dall’avvio del Centro.
Giorgio Martelli, Direttore generale IRST IRCCS – “Quello odierno è un risultato di cui andar fieri e di cui rendere merito a tanti attori importanti per il nostro territorio: IOR che da sempre ha creduto nel progetto, AUSL della Romagna con cui stiamo definendo una progetto di rete oncologica coordinata e integrata, Università di Parma per la prestigiosa partnership e ovviamente il prof. Stanganelli che negli anni ha saputo superare molti ostacoli.”
Gianluca Zattini, Sindaco di Meldola – “IRST è una realtà meravigliosa, sempre in moto, capace di animare tutto il territorio. In pochissimi anni IRST è riuscita a raggiungere obiettivi straordinari; l’ultimo esempio è quanto spero presto potremo inaugurare: la casa accoglienza per pazienti San Giuseppe. Il vero fine dell’Istituto e che sempre ci vedrà tra i più fermi sostenitori è però l’omogeneità delle cure, il fatto che tutti i cittadini della Romagna possano godere delle migliori terapie e dei benefici della ricerca, ovunque essi risiedano.”
Prof. Dino Amadori, Direttore scientifico IRST – “Il nostro Istituto ha il dovere di stringere collaborazioni con enti e centri di tutto il Mondo perché la ricerca non ha confini né steccato. Oggi segniamo una tappa di grande rilevanza perché la cute ha un ruolo importantissimo nel nostro organismo: è l’organo più esteso e più sottoposto agli agenti esterni, un vero laboratorio del rapporto tra individuo e ambiente e qui vogliamo portare ai massimi livelli di conoscenza il valore che la cute ricopre nello sviluppo e nel controllo del cancro. Il futuro ci attende, inoltre, con nuove opportunità che vogliamo sfruttare: una di queste è la creazione di un centro di riferimento internazionale insieme alla John Hopkins University contro il dolore; un aspetto davvero complesso da gestire per tutti i pazienti. C’è un altro aspetto: sta nascendo una disciplina che studierà i rapporti profondi tra ambiente e cancro, in particolare non per curare ma per prevenire le malattie. Per questo nascerà una Fondazione finalizzata allo studio e alla raccolta di materiali donati per farlo.”
Prof. Loris Borghi, Magnifico Rettore dell’Università di Parma – “L’Emilia-Romagna è una regione moderna e intelligente che ha capito che la sanità e la ricerca sono ingredienti fondamentali per l’evoluzione di un Paese. La collaborazione tra l’Università degli studi di Parma e l’IRST nel realizzare questo centro può portare una proficua ed innovativa contaminazione: le università devono aprirsi all’esterno, devono sfruttare il know-how che si trova all’interno degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico IRCCS per l’alta formazione mentre gli ospedali e gli IRCCS a loro volta devono assumere sempre più capacità nell’abito della ricerca e della formazione”.
Principali attività di ricerca della Skin Cancer Unit IRST IRCCS – Università di Parma
1) Validazione diagnostica dermoscopia per la diagnosi precoce del melanoma e dei carcinomi cutanei;
2) Effetti in vivo della radiazione solare sui nevi melanocitari;
3) Controllo di qualità sulle correlazioni clinico-patologiche con i patologi della Organizzazione Mondiale alla Sanità – WHO Melanoma panel;
4) Sviluppo delle applicazioni telematiche;
5) Implementazione di specifici algoritmi a supporto diagnostico per la valutazione computerizzata dei nevi e dei melanomi (Progetto europeo ADAM cluster EUTISM M; Information Technology Society, Bruxelles) e Sistemi CIBRS (Content based image retrival system);
6) Integrazione alla dermoscopia digitale della microscopia laser confocale (Biopsia ottica virtuale) nel percorso diagnostico dei tumori cutanei;
7) Formazione e didattica con la produzione multimediale di un CD Rom Melanoma, patrocinato anche da WHO Melanoma programme, substrato di formazione per migliaia di medici di medicina generale per la Regione Emilia-Romagna, l’ASL Città di Milano, l’area Oncologica Nazionale della Società Italiana Medici Generali (SIMG);
8) Educazione sanitaria nelle scuole e nelle spiagge romagnole – progetto IOR “Salviamo la pelle”;
9) Gestione multidisciplinare melanoma;
10) Gestione multidisciplinare carcinomi cutanei.
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