Sindaco: da Modena un messaggio di convivenza pacifica

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Modena, Palazzo Comunale

In città vivono 1.863 ucraini e 173 russi, per la maggior parte donne. Gian Carlo Muzzarelli: “Non ci rassegniamo alla guerra: la diplomazia lavori senza sosta per una soluzione”

MODENA – “Stamattina  ho letto con grande angoscia della follia della guerra che si ripete e torna non solo in Europa, ma addirittura ai confini dell’Unione Europea. Siamo in attesa, come tutti, delle decisioni del G7, del Consiglio supremo di Difesa italiano presieduta dal Capo dello Stato Mattarella, del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles che si terrà questa sera”.

Lo ha dichiarato ieri il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli sottolineando che l’Italia è pienamente in campo e lavorerà per la pace, fedele alla propria collocazione internazionale e al rispetto della Costituzione che, all’articolo 11, stabilisce inequivocabilmente che “l’Italia ripudia la guerra”.

“Non ci rassegniamo alla guerra: la diplomazia lavori senza sosta per trovare una soluzione tra Russia e Ucraina che eviti vittime innocenti e il ripetersi dei drammi del passato”, ha affermato Muzzarelli ricordando che a Modena risiedono 1.863 ucraini (di cui 1412 donne) e 173 russi (di cui 148 donne): “tutte persone che vivono e lavorano in pace all’ombra della Ghirlandina. I modenesi chiedono la pace e tanti cittadini da ieri notte mi stanno contattando per esprimere la loro preoccupazione. Da Modena, città di pace, libertà e democrazia, mandiamo un messaggio di convivenza pacifica, inclusione e speranza”.