“Sindaco Corassori operaio Alfeo” ultimo giorno in comune

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Alfeo Corassori sindaco di ModenaLa mostra sul primo sindaco di Modena dopo la Liberazione, inaugurata col ricordo in Consiglio, dal 16 dicembre lascia il Municipio. Dal 2016 sarà alla Polisportiva

MODENA – Nella Sala dei Passi perduti del Municipio in piazza Grande è visitabile gratuitamente fino al 15 dicembre la mostra “Sindaco Corassori operaio Alfeo”, inaugurata dopo un ricordo in Consiglio comunale nel 50° della morte del primo sindaco di Modena dopo la Liberazione. Dal giorno 16 dicembre la mostra lascia Palazzo Comunale per essere riallestita dall’inizio 2016 alla Polisportiva Corassori, dove avrà una sede permanente.

Il percorso espositivo consiste in documenti, fotografie e testimonianze ricomposti in 14 pannelli. In una immagine del 1954 Alfeo Corassori, sindaco di Modena, osserva divertito, insieme a un giovane Enrico Berlinguer (all’epoca segretario della Fgci), una sfida a dama tra Bruno Losi, sindaco di Carpi dal 1945 al 1970, e Giuseppe D’Alema, in quegli anni segretario del Pc modenese. Un’altra foto, del 1934, mostra invece Corassori al confino a Ponza. Un manifesto del Cln che campeggia in un altro pannello decreta la nomina a sindaco di Modena del “Sindaco Corassori operaio Alfeo”. Ed è proprio da questa dicitura che prende il titolo la mostra promossa dal Comune in collaborazione con la Polisportiva Corassori e l’Istituto storico di Modena, che l’ha realizzata con la cura di Giovanni Taurasi e con sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.

L’esposizione racconta la vicenda personale e storica di Corassori e di Modena, dagli anni del fascismo, della guerra e della Resistenza a quelli della ricostruzione in cui si gettano le basi della nuova Modena democratica e se ne disegna lo sviluppo. Nel percorso espositivo anche un video sulla vita di Corassori, realizzato da Giovanni Taurasi con la collaborazione del regista Federico Baracchi. Il filmato affianca momenti della biografia di Corassori agli eventi di quegli anni. Nel documentario anche scene inedite dei funerali di Corassori e interviste a testimoni dell’epoca come Ezio Bompani e Aude Pacchioni.