RIMINI – Sono Maurizio Focchi e l’associazione ‘Rompi il Silenzio’ i concittadini insigniti quest’anno del Sigismondo d’oro 2015, la massima onorificenza cittadina che viene attribuita ogni anno a coloro che attraverso la propria attività celebrano il nome di Rimini, nel corso della cerimonia del “Saluto di Fine anno” che si è svolta nel pomeriggio di venerdì 18 dicembre nella Sala Ressi del Foyer restaurato del Teatro Galli di piazza Cavour.
“L’innovazione come ‘matrice’ di un’azienda centenaria e l’altruismo come collante di un gruppo di persone che da dieci anni realizza ogni giorno capolavori silenziosi di umanità – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – trovano un terreno comune di dialogo, oltre che nella passione, nella precisione con cui l’attività viene portata avanti ogni giorno. Esattezza intesa come atto di assoluto rispetto e amore nei confronti della ‘cosa’ che si ha di fronte.
Prima della cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento, il Sindaco Andrea Gnassi ha letto il Saluto di fine anno alla città e ai suoi cittadini:
Sigismondo d’oro 2015
Maurizio Focchi – Imprenditore
Per aver dato continuità attraverso competenza, forza e passione, a un’azienda familiare che da oltre cento anni garantisce lavoro, benessere e prestigio alla comunità riminese.
Per avere attraversato, superato e vinto lungo il corso degli anni ogni fase critica, investendo in ricerca e innovazione e diventando per questo leader del settore e oggetto di emulazione in campo mondiale.
Per non avere mai scisso la natura del “fare impresa” con il ruolo etico e sociale che l’impresa stessa ha nei confronti del territorio in cui affonda le radici.
Biografia
Maurizio Focchi nasce a Rimini il 1 marzo 1953 dove è attualmente residente con la moglie ed i tre figli. Dopo la maturità al Liceo Scientifico Einstein di Rimini frequenta l’Università degli Studi di Bologna dove si laurea nel 1978 in Medicina e Chirurgia.
Nel 1977 inizia la sua formazione manageriale con un master di economia aziendale al Centro Europeo Studi Aziendali di Bologna.
Negli anni 1980 e ’81 è dipendente presso la Cegos Milano, società di consulenza e formazione aziendale.
Nel 1982 entra nella società fondata nel 1914 dal nonno Giuseppe Focchi e guidata successivamente dal padre Ugo. Oggi il gruppo occupa direttamente 170 addetti ai quali si sommano oltre 200 lavoratori dell’indotto. Maurizio Focchi ne è l’Amministratore Delegato e con lui ci sono i fratelli Paolo e Silvia.
In questi anni, la Focchi, nata più di cento anni fa come attività artigianale di fabbro e carpenteria metallica, è diventata un punto di riferimento internazionale per il made in Italy di qualità nel settore degli involucri per edifici ad alto contenuto tecnologico, lavorando con architetti di fama mondiale come Renzo Piano, Isozaki, Gregotti, Fuksas, ecc.
Il mese scorso, il 28 novembre 2015, la Focchi ha ricevuto dalla Borsa Italiana il premio “Elite” per “l’innovazione, la visione e per aver partecipato a grandi opere nel mondo”.
Dall’ottobre del 2006 ha ricoperto l’incarico di Presidente di Eticredito – Banca Etica Adriatica S.p.a. ed in seguito alla fusione di Eticredito in Carim, oggi è Presidente del Comitato Etico di Banca Carim.
È presidente dal 2007 di “Associazione Rimini Solidale Onlus”, attiva nella raccolta e donazione di fondi per attrezzature sanitarie per l’Ospedale di Rimini.
Negli ultimi anni si è impegnato nell’ambito di Confindustria. È stato presidente di Confindustria Rimini dal 2007 al 2013, attualmente è Vicepresidente con deleghe alla Formazione/Scuola/Mercato del Lavoro di Confindustria Emilia Romagna.
Anche grazie alla sua formazione di medico, nel 1999, ha fondato insieme ad altri soci Cittadinanza Onlus, associazione che sviluppa e sostiene progetti di riabilitazione psichiatrica e di intervento psico-sociale in paesi a basso reddito quali India, Serbia, Albania, Kenia e Panama. Collabora col Dipartimento di Salute Mentale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), promuovendo e difendendo i diritti delle persone con sofferenze psichiche.
L’Associazione “Rompi il Silenzio”
Per avere profuso, in dieci anni di attività, un impegno e un’attenzione fuori dal comune a favore delle donne vittime di violenza e prevaricazione.
Per avere fatto dell’ascolto, della sensibilità e dell’umanità gli strumenti di un lavoro quotidiano “sul campo”, capace per la sua intensità di essere agente di un cambiamento anche culturale che ha nello spirito originale della polis il suo fulcro trasversale di dialogo.
Per coltivare senza sosta, a beneficio della crescita civile dell’intera comunità riminese, la cultura disinteressata dello spirito di servizio e dell’altruismo.
Biografia
L’Associazione “Rompi il Silenzio” nasce nell’ottobre del 2005.
Infatti in quell’anno un gruppo di 7 amiche percepisce l’esigenza di creare un luogo d’aiuto per le donne, consapevoli del fatto che in tutto il territorio provinciale solo la struttura pubblica, con personale preparato, si fa carico di supportare le donne vittime di violenza domestica.
L’incontro con “SOS Donna” di Faenza e “Linea Rosa” di Ravenna, la partecipazione al corso di formazione per operatrici dei centri e l’acquisizione della filosofia e della metodologia nei centri antiviolenza, consente all’Associazione Rompi il Silenzio di aprire nel giugno del 2006 il centralino telefonico.
Il Centro dal 2006 è inserito nel numero nazionale antiviolenza “1522” e fa parte del Coordinamento Regionale dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna.
Ha parte attiva anche nell’Osservatorio Regionale per il quale raccoglie e fornisce dati dettagliati relativi al fenomeno dei singoli territori, contribuendo così al monitoraggio della violenza.
La metodologia del Centro Antiviolenza ha una impostazione particolare. Infatti la relazione tra donna ed operatrice del Centro si fonda sulla gratuità e sull’accordo reciproco, essendo fondata sulla libera scelta dell’ operatrice volontaria e sulla libera scelta della donna che si rivolge al Centro.
Ed e’ questa forte motivazione, questo scegliersi non mediato dal denaro o da un affidamento basato dulla disparità che conferisce senso e significato al percorso comune che si va ad iniziare, nel pieno rispetto della donna e delle sue scelte.
Dal 2011 Rompi il Silenzio gestisce case ad indirizzo segreto o riservato: al momento, grazie a due progetti regionali, le case aperte sul territorio sono due. Solo quest’anno esse hanno accolto complessivamente 13 persone, tra donne e bimbi.
Colloqui telefonici, colloqui d’accoglienza, ospitalità, consulenza legale e psicologica, sportello lavoro e antidiscriminazione, formazione, sono i servizi offerti dal Centro al quale in questi 10 anni si sono rivolte oltre 1000 donne.
Dal 2015 Rompi il Silenzio è associata a D.I.RE., l’associazione nazionale dei centri antiviolenza.