CESENA – La nuova sede della Polizia Municipale, appena inaugurata, punta a diventare il cervello operativo non solo della rete di 450 telecamere voluta dal Comune e in corso di realizzazione sul territorio comunale, ma anche dei sistemi di videosorveglianza installati da privati.
“Una sollecitazione in questo senso – spiega il Sindaco Paolo Lucchi – è arrivata, nelle scorse settimane, da alcune associazioni di categoria e l’abbiamo accolta con immediato favore. L’idea di fondo è semplice e di buon senso: si tratta di far dialogare fra loro gli strumenti tecnologici a cui, oltre al Comune, sempre più soggetti privati si affidano per vigilare sulla sicurezza, e in questo modo moltiplicare la loro efficacia. Ci siamo quindi messi al lavoro per verificarne la fattibilità; così è scaturita la bozza di un protocollo d’intesa per sviluppare le possibili forme di collaborazione in materia di sicurezza e videosorveglianza. Nel documento, in particolare, si prevede la creazione di una rete integrata di videosorveglianza, in cui i sistemi installati da soggetti privati possano interagire direttamente con la nostra sala operativa. In questo contesto, il ruolo delle Associazioni e delle Confederazioni aderenti sarà quello di promuovere fra i loro associati il ricorso a questi strumenti”.
Proprio per cominciare ad esaminare il testo dell’accordo, sabato mattina nella nuova sede del Comando della P.M. si è svolto un primo incontro fra Comune, associazioni imprenditoriali e sindacali. Attorno al tavolo c’erano, per il Comune, il Sindaco Paolo Lucchi e il Comandante Giovanni Colloredo. Per il mondo delle associazioni erano presenti Maddalena Forlivesi per Rete PMI Romagna, Elena Bucci per Confcommercio, Cesare Soldati per Confesercenti, Giampiero Placuzzi per Confartigianato, Sandro Siboni e Mauro Zani per Cna, Guglielmo Mazzoni per Cia; accanto a loro Silla Bucci della Cgil e Maurizio Milandri della Uil.
“Ci siamo trovati nella sede della Polizia Municipale appena inaugurata – rimarca il Sindaco –, perché abbiamo pensato che fosse il luogo più giusto per avviare il confronto, tenuto conto che la sua centrale operativa sarà il cuore dell’intero progetto. Un progetto a cui attribuiamo grande importanza perché tutti siamo consapevoli che mantenere adeguati livelli di sicurezza è un fattore determinante per la qualità della vita, ma anche anche per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Naturalmente, trattandosi di una materia quanto mai delicata, abbiamo interpellato in via preliminare la Prefettura, che si è espressa in modo favorevole, e abbiamo anche già provveduto a inoltrare la documentazione al Ministero”.