Alla vigilia dell’avvio dei lavori per il primo lotto del sistema di videosorveglianza il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore all’Innovazione e Sviluppo Tommaso Dionigi tracciano il quadro della situazione
CESENA – L’aumento dei furti nelle abitazioni e nelle aziende è, purtroppo, un fenomeno che si registra sull’intero territorio nazionale. Anche l’area di Cesena è interessata in modo crescente da episodi di questo tipo, a danno delle famiglie e dei cittadini cesenati, ma anche delle sedi di produzione e di stoccaggio merci delle nostre imprese.
Questo territorio vuole respingere con decisione fenomeni di questo genere, facendo ricorso all’intervento di tutti gli Enti Territoriali con competenze dirette in tema di pubblica sicurezza.
In questa direzione, prima di tutto, vogliamo rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le Forze dell’Ordine e, in particolare, alla Questura ed alla Prefettura di Forlì – Cesena, che da tempo operano con grande professionalità ed attenzione sul territorio cesenate, garantendo un presidio delle aree maggiormente colpite e, soprattutto, una pianificazione lungimirante per mettere in campo misure di contenimento degli episodi di micro criminalità.
Convinti che la sicurezza pubblica sia un tema estremamente delicato, che merita di essere affrontato con una azione sistemica da parte di tutti, stiamo lavorando da tempo alla strutturazione di un sistema cittadino di videosorveglianza all’altezza delle più moderne tecnologie, che possa essere in primo luogo un forte deterrente ed un supporto all’analisi costante delle Forze dell’Ordine e, in secondo luogo, uno strumento efficace per la conduzione di indagini dettagliate volte all’identificazione di malviventi che, sempre più spesso, raggiungono il nostro Comune provenendo da altri territori della Regione per compiere atti criminosi.
Allo stato attuale, il territorio cesenate è sorvegliato da circa 90 telecamere, collocate quasi esclusivamente a tutela degli spazi pubblici del centro urbano, e poi allo stadio (dove hanno il compito di supportare l’attività delle Forze dell’Ordine durante le partite) ed al cimitero urbano (allo scopo di individuare i responsabili di eventuali danni vandalici o furti all’interno del complesso).
Le aree maggiormente sorvegliate, al momento, sono quelle della stazione, di piazza del Popolo, del giardino pubblico ed altri punti del centro storico, soprattutto a tutela dei monumenti e delle opere collocate negli spazi pubblici della nostra città.
Installate ormai da diversi anni, le telecamere in uso si avvalgono di tecnologie analogiche, con centrali di registrazione dislocate nei diversi punti.
Il nuovo progetto, la cui predisposizione è stata realizzata sotto la direzione dei tecnici comunali e con il contributo di operatori specializzati, costituirà una profonda innovazione tecnologica a servizio della città di Cesena e prevedrà la sostituzione della quasi totalità delle telecamere attualmente esistenti, al fine di creare una rete evoluta a difesa del territorio comunale.
La progettazione prevede interventi diffusi in modo capillare sull’intera area cittadina, raggiungendo, una per una, tutte le frazioni della città.
La base di tutto il sistema sarà una rilevante rete in fibra ottica, della lunghezza complessiva di oltre 140 chilometri, che consentirà di trasportare in tempo reale una enorme quantità di dati provenienti dai tanti “occhi elettronici” puntati sulle diverse aree del territorio.
In corrispondenza di ciascun punto da sorvegliare elettronicamente sarà collocato un collegamento al grande “albero” sotterraneo in fibra ottica, e di qui i dati confluiranno all’interno dei locali dell’ex Tribunale che, nei prossimi mesi, andranno ad ospitare la Polizia Municipale della città di Cesena.
Il progetto, che prevede l’installazione di circa 400 telecamere, è suddiviso in cinque stralci, che verranno realizzati a partire dal 2016. Questo programma è stato approvato, per gli aspetti di Pubblica Sicurezza, dalla Prefettura di Forlì – Cesena in seguito all’importante apporto giunto da tutte le Forze dell’Ordine.
Oltre a notevoli interventi di tipo infrastrutturale, caratterizzati da lavori stradali e di posa in opera di pali e telecamere, il sistema prevede il ricorso a un imponente software di gestione, che sarà in grado di svolgere azioni di esame evoluto dei flussi video, consentendo di generare “allarmi” automatici a servizio delle Forze dell’Ordine.
Complessi software di elaborazione dati, sviluppati negli ultimi anni ed utilizzati nelle più grandi città del mondo, infatti, permettono di tracciare in tempo reale i movimenti di veicoli sulla rete stradale comunale, segnalando in pochi secondi la presenza di targhe “sospette” o un’anomala presenza di veicoli in aree poco frequentate in determinate fasce orarie. Accanto a questo, il software, che sarà interfacciato con le centrali operative diffuse sul territorio, potrà anche consentire di accedere ad immagini registrate o alla visione in tempo reale delle diverse aree della città.
Il 2016 sarà l’anno nel quale il progetto vedrà realizzare il primo stralcio di interventi, con un investimento previsto pari a due milioni di euro, interamente messi a disposizione dall’Amministrazione comunale.
In questo contesto e consapevoli della crescente sensibilità dell’intera cittadinanza su queste tematiche, intendiamo avviare al più presto il confronto pubblico su questo tema. Si comincerà entro la fine dell’anno con una seduta aperta della Commissione consiliare competente, alla presenza del Prefetto e del Questore di Forlì-Cesena, delle Forze dell’Ordine, della Polizia Municipale a servizio della nostra città e dei tecnici comunali coinvolti nella predisposizione del progetto.
A seguire, a partire dall’inizio del 2016, verrà avviato un ciclo di dodici incontri nei quartieri di Cesena, per esporre quanto elaborato sino ad oggi e per raccogliere commenti e contributi da parte di tutti i cittadini.
Questo ciclo di incontri sarà anche l’occasione per ripercorrere insieme alla cittadinanza le principali azioni deterrenti che ciascuno di noi può mettere in campo per tutelare la propria abitazione, contrastando l’azione di malintenzionati.
Oltre all’Amministrazione comunale, infatti, in ciascuna riunione di quartiere saranno presenti rappresentanti di Polizia e Carabinieri, che porteranno la propria testimonianza fornendo preziosi consigli a tutti i presenti.