Si finge operatrice dei Servizi Sociali, tentata truffa ai danni di un’anziana

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Palazzo Mercanti_500PIACENZA – Si è presentata come “Maria dei Servizi Sociali”, sostenendo di dover entrare in casa per spiegare al meglio le nuove attività e iniziative del Comune di Piacenza che, a causa del Covid, non avevano potuto essere realizzate in precedenza: con questa scusa, nei giorni scorsi, una donna ha tentato di approcciare nella sua abitazione una signora ultraottantenne residente nella zona di via Ercole.

La sedicente operatrice comunale ha avuto accesso al pianerottolo tramite una vicina, alla quale aveva detto di dover incontrare, per conto dei Servizi Sociali, l’anziana presa di mira; quest’ultima, pensando che a bussare all’appartamento fosse la nipote, si è affacciata alla porta, ma di fronte all’insistenza della sconosciuta ha risposto con fermezza di non essere interessata e l’ha prontamente richiusa.

Ad allertare l’Amministrazione comunale su quanto accaduto è stata la figlia della signora, che non solo si è rivolta alle Forze dell’ordine, ma ha voluto verificare che effettivamente non fosse una prassi dei Servizi Sociali contattare i potenziali utenti a domicilio. “Ringrazio questa famiglia – sottolinea l’assessora al Welfare Nicoletta Corvi – per l’attenzione e la sensibilità con cui ha voluto condividere un’esperienza personale che, nell’avvisare di un pericolo legato a nuove modalità di truffa ai danni di cittadini anziani, può essere di aiuto per prevenire e contrastare questo gravissimo fenomeno. Colgo l’occasione per ribadire che nessun addetto dei Servizi Sociali comunali bussa alla porta senza preavviso, a maggior ragione se non c’è un percorso di assistenza o accompagnamento già in atto. In caso di dubbio, l’invito è a non aprire e ad avvisare immediatamente le Forze dell’ordine, che ancora una volta si sono rivelate disponibili all’ascolto e all’intervento, facendo peraltro presente che a un tentativo fallito possono spesso seguirne altri, in cui i malintenzionati si presentino magari con un complice”.