L’automobilista 19enne rintracciata dalla Polizia locale. Nello schianto, avvenuto in via della Suore, coinvolte quattro auto e un ciclista 40enne, rimasto ferito in maniera lieve
MODENA – Se ne è andata al volante della sua auto dopo un incidente stradale che, sebbene non l’abbia coinvolta direttamente, si presume sia avvenuto anche per ragioni riconducibili alla sua condotta alla guida. Per questo motivo un’automobilista 19enne, neo patentata, è stata denunciata dalla Polizia locale, che l’ha rintracciata poche ore dopo l’episodio, avvenuto intorno alle 20.30 di venerdì 24 febbraio in via delle Suore. Nello schianto, come è stato ricostruito nei giorni successivi, sono rimasti coinvolti cinque veicoli ed è rimasto ferito, in maniera lieve, un ciclista 40enne.
Sulla base dell’indagine dell’Infortunistica, la vicenda ha preso avvio dalla manovra della Fiat 500 condotta dalla 19enne. L’auto stava procedendo su via delle Suore in direzione del centro storico e, giunta nelle vicinanze dell’incrocio con via Cassiani, si stava accingendo a svoltare a sinistra; nel frattempo sull’opposto senso di marcia stava viaggiando una Hyundai che, per evitare lo scontro frontale-laterale, si è spostata verso destra. In conseguenza di questo movimento, la vettura ha urtato una Dacia Duster, in sosta sul ciglio della strada, su cui era a bordo una 52enne. La Duster, sospinta in avanti, è andata a collidere con un’Alfa Romeo Giulietta, anch’essa ferma, al cui interno si trovava un 40enne; la Giulietta, a sua volta, è terminata contro una Toyota Yaris (in sosta e vuota) e contro la bicicletta di un 40enne che stava circolando su via delle Suore. Il ciclista è terminato a terra ed è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Baggiovara da un’ambulanza del 118.
Mentre hanno preso il via gli accertamenti finalizzati a determinare eventuali responsabilità dell’episodio da cui è nata la “catena” di tamponamenti, gli operatori della Polizia locale sono risaliti alla Fiat 500 e, quindi, alla 19enne, residente in città così come tutte le altre persone coinvolte nella vicenda. La giovane si è presentata al Comando, dove le è stata contestata la violazione penale dell’articolo 189 del Codice stradale che, in caso di incidente, prescrive l’obbligo di fermarsi e di prestare assistenza alle persone eventualmente ferite, punendo l’omissione di soccorso. Se dovesse essere riconosciuta responsabile dall’Autorità giudiziaria, rischia fino a tre anni di reclusione; nei suoi confronti potrebbero essere applicata pure la sospensione della patente per un periodo che può arrivare a cinque anni e la confisca del veicolo.