Dall’inizio dell’anno sono state 2.165 le infrazioni registrate dalle telecamere dei sistemi di rilevamento automatico
RIMINI – E’ oltre dieci infrazioni al giorno la media registrata dalle telecamere dei sistemi di rilevamento automatico posizionate sulle intersezioni cittadine: dal 1° gennaio al 20 luglio sono state ben 2.165 le ‘fotografie’ di violazioni scattate agli incroci controllati dalle telecamere. L’intersezione più problematica è quella di viale Principe Amedeo, zona Marina Centro, in direzione mare-monte: ben 650 le infrazioni registrate in sette mesi e mezzo. Numerose anche le violazioni all’incrocio di via Caduti di Marzabotto: 348 quelle segnalate in direzione Ravenna-Ancona.
Attualmente sono otto i sistemi di rilevamento automatico delle infrazioni semaforiche, presenti oltre che alle intersezioni di Viale Principe Amedeo/Via Matteucci/Via Perseo e Via Caduti di Marzabotto/Via di Mezzo/Via Jano Planco, anche su Via Siracusa/Via Tommaseo. Quest’anno è entrato in funzione il vista red sulle vie Beltramini – Sacramora – Morri a Viserba (199 le infrazioni registrate), mentre a inizio del mese è entrata in funzione la telecamera all’incrocio tra la Consolare Rimini-San Marino e via della Grotta Rossa, che in soli cinque giorni ha registrato 82 violazioni.
Nonostante l’attività di controllo e repressione, il fenomeno ha ancora dimensioni preoccupanti. Le immagini riprese dalle telecamere dei sistemi di rilevamento automatico – con auto che passano con il rosso sfiorando le biciclette in transito o che sfrecciano in piena notte senza nemmeno rallentare testimoniano come spesso è solo il caso, una manciata di secondi, a fare la differenza e a non trasformare una scorrettezza in una tragedia. Il passaggio con il rosso rappresenta una tra le maggiori cause di incidenti, spesso con gravi conseguenze ai danni delle persone, ed è tra le infrazioni più gravi previste dal codice della strada, punita con una sanzione amministrativa di 163 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente (12 se i conducenti hanno conseguito la patente di guida da meno di tre anni).
“Il monitoraggio dei dati forniti dai sistemi di controllo ci fornisce un quadro con luci e ombre – sottolinea l’assessore alla Polizia Locale Jamil Sadegholvaad – da una parte abbiamo notato un effetto deterrente, che ci spinge a continuare ad investire su queste tecnologie di controllo. D’altra parte però i numeri restano ancora preoccupanti e le infrazioni che osserviamo sono pericolosissime: in troppi passano senza nemmeno far caso al semaforo, sentendosi padroni della strada. Comportamenti che non sono tollerabili e che vanno puniti con il massimo della severità”.