RIMINI – È stato con gli amici riminesi più cari che la famiglia di Sergio Zavoli si è voluta ritrovare a distanza di poco più di un mese dalla scomparsa, avvenuta il 4 agosto scorso. Un momento per ricordarlo attraverso i luoghi e le cose che più amava della sua città adottiva proprio nel giorno in cui avrebbe compiuto il novantasettesimo anno, quel 21 settembre 1923, lo stesso giorno in cui, un ventennio più tardi, Rimini fu liberata dagli alleati.
Un momento del ricordo e del sentimento che anche l’Amministrazione comunale, con la presenza del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi e dell’assessore Giampiero Piscaglia, ha voluto condividere e che si è concluso al civico cimitero monumentale in cui, a qualche metro di distanza dall’amico Federico Fellini e Giulietta Masina, Sergio Zavoli riposerà.
A ricordarlo la composizione di un abbeveratoio preveniente dalla sua residenza romana di Monte Porzio Catone, a cui si affianca, oltre alla foto retta da una stele, una lapide su cui, tratto dal suo libro di poesie ‘La parte in ombra’, è inciso: “Ombra mia, ti allontani leggera come un’eco, ti liberi, svanisci, lo sento che ti perdo. Ora mi vestirò dei tuoi colori per essere tutt’uno almeno qui dove ci separiamo. Mia sembianza, io sono stato, a volte, la tua ombra, tu non mi sbugiardavi, si stava insieme, lo ricorderai, senza sapere chi dei due era l’altro.”