“Senza mezze misure”: lo spettacolo in scena

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Con Carlo Lucarelli e il Coro Farthan il racconto dell’attività della Fondazione emiliano-romagnola vittime dei reati

Carlo Lucarelli

MODENA – Cosa accade il giorno dopo il titolo e una foto sul giornale, quando si spengono i riflettori su un reato grave? O quando si chiude la porta di casa per nascondere al mondo il racconto della violenza consumata dentro le mura di casa? Cosa accade dopo, quando le vittime, o i superstiti, spesso donne sole o bambini, rimangono nella loro vulnerabilità a gestire dolorosamente la propria vita e di quelli che restano?

Sono i temi affrontati nello spettacolo “Senza mezze misure” scritto da Carlo Lucarelli ed Elena Zaccherini con il giornalista e scrittore, oltre che presidente della Fondazione emiliano-romagnola vittime dei reati, sul palco dello Storchi venerdì 18 novembre accompagnato dal Coro Farthan. Musiche, arrangiamenti e direzione sono di Elide Melchioni, alla fisarmonica Anna Palumbo, chitarra e mandolino Antonio Stragapede, adattamento teatrale di Sandra Cavallini.

Nel primo monologo, Lucarelli, parla di questo “giorno dopo”, di quale è il ruolo della Fondazione e invita subito gli spettatori a sbilanciarsi, a farlo senza mezze misure.

Accompagnato dal Coro Farthan, oltre quaranta elementi in scena, con parti di recitato, musiche originali e brani di tradizione popolare di diversa provenienza, Lucarelli snocciola via via tutte le fasi di tante storie drammatiche: dal ricevimento delle richieste di aiuto, lette da voci di burocrati o raccontate in prima persona dalle vittime, per analizzarne i contenuti (reati comuni, femminicidi, violenze di genere).

Voci che si intrecciano, nelle relazioni di denuncia ai carabinieri, negli atti di tribunale, nei certificati di ricovero, nelle fatture presentate, nei racconti. Fino alla forza di riscatto delle vittime e alle risposte di un sistema che c’è e funziona.