Firmata la convenzione col CAI reggiano per la loro cura. L’assessore Manicardi: “Formano una rete di 52 chilometri e meritano un’attenzione particolare”. Il presidente del Club alpino italiano Bizzarri:“L’accordo con Villa Minozzo ci fa grande piacere”
VILLA MINOZZO (RE) – Di recente il sindaco Luigi Fiocchi ha firmato la convenzione col Club alpino italiano di Reggio Emilia, rappresentato dal presidente Massimo Bizzarri, per la manutenzione della rete sentieristica, che è operativa dal primo luglio.
“Nel 2016, anno nazionale dei cammini – rileva con soddisfazione Lucia Manicardi, assessore al turismo e all’ambiente – non potevamo come amministrazione mancare un’attenzione particolare ai nostri sentieri che, al netto di quelli di diretta competenza del Parco nazionale, formano una rete di ben 52 chilometri, lungo l’intero perimetro comunale”.
Spiega il presidente Bizzarri: “Il tracciamento e la manutenzione dei sentieri è una delle finalità più importanti del Cai, con modalità che sono definite a livello nazionale. Il nostro è un impegno che nasce considerando la sentieristica un bene comune, come peraltro precisa la legge regionale sulla rete escursionistica. L’accordo con il Comune di Villa Minozzo ci fa grande piacere, perché tocca un’area estesa e particolarmente significativa dei nostri monti”.
Grazie all’impegno dei soci del Cai “le montagne reggiane – aggiunge il vicepresidente Elio Pelli – vantano la migliore e più estesa rete sentieristica dell’Emilia Romagna. I nostri sentieri permettono a sempre più escursionisti, di tutta Italia, di conoscere e apprezzare il nostro Appennino”.
Alcuni dei sentieri villaminozzesi “rappresentano inoltre – prosegue l’assessore Manicardi – tappe delle antiche vie di pellegrinaggio, oggetto oggi di grande attenzione e di importanti progetti di valorizzazione turistica sostenibile. La manutenzione della sentieristica si pone dunque come strategica e complementare ad una serie di azioni per il rilancio della montagna e del valore del cammino non solamente per il benessere fisico e mentale di chi lo pratica ma anche come modalità di riscoperta dei territori e delle loro identità tra natura, cultura e storia”.
Conclude Lucia Manicardi: “La convenzione con il Cai reggiano, molto attivo anche sul fronte dell’organizzazione di iniziative per portare gente in Appennino, offrirà preziose occasioni per far ulteriormente conoscere e vivere i nostri meravigliosi luoghi”.