RIMINI – Durante l’anno 2017 oltre il 40% delle famiglie riminesi ha scelto l’istituto della cremazione per dar riposo ai propri cari.
Un dato in crescita che conferma il trend dopo l’apertura del nuovo tempio crematorio a Rimini, avvenuta a primavera 2016.
Negli ultimi 12 mesi sono state 2.100 le cremazioni effettuate dal Nuovo Tempio Crematorio di Rimini, che dall’aprile dello scorso anno è al servizio di tutti i Comuni del territorio della Provincia di Rimini e della Repubblica di San Marino.
Nel 2017 il numero di cremazioni per i residenti in città è stato di 794 su un totale di decessi di 1977, mentre nel 2016 furono 678, circa il 35% del totale dei 1844 decessi avvenuti.
Si ricorda che il tempio crematorio è stato realizzato dal concessionario Templum srl di Bologna e gestito dalla Ser.Cim. sempre di Bologna, che si è aggiudicato il bando per la progettazione, l’esecuzione e la gestione dell’opera per la durata di 30 anni, con un investimento complessivo di circa 3 milioni.
Il servizio del nuovo Tempio crematorio comprende anche la Sala del Commiato, lo spazio dedicato a coloro che, decidendo di non avvalersi del rito religioso, desiderano raccogliersi in ricordo dei propri cari in un luogo adeguato.
La struttura è dotata di un’area per la dispersioni delle ceneri.
Sui servizi e le tariffe – consultabili sul sito internet www.ser-cim.it/rimini/ – sono state applicate le agevolazioni offerte dal concessionario in sede di gara, pari al 3 o al 5% rispetto alle tariffe ministeriali.
Nell’ambito dell’edilizia cimiteriale, mentre sono in corso o in procinto di aver inizio i lavori su diversi cimiteri cittadini a iniziare da quello Civico e monumentale per proseguire coi cimiteri di Sant’Aquilina, Santa Giustina, San Martino Monte l’Abate, sono stati recentemente inseriti in fase d’approvazione del Bilancio preventivo 2018 e relativo piano triennale delle opere pubbliche i progetti per i cimiteri di Corpolò, San Lorenzo in Correggiano.