RIMINI – Doveva essere il momento di “restituzione” dei luoghi simbolo della città agli alunni delle scuole primarie riminesi. Un momento dal forte valore simbolico, un riappropriarsi degli spazi all’aperto della nostra città da parte di quegli alunni che più di ogni altro hanno subito il lockdown dello scorso anno scolastico. “Sei tu la mia città” è il nome evocativo di questo progetto scolastico che, nonostante l’impossibilità di svolgersi all’aperto come previsto, è stato comunque portato avanti nelle classi.
Classi nelle quali ieri si sono recati gli assessori del Comune di Rimini (Mattia Morolli, Gianluca Brasini, Roberta Frisoni) per portare i saluti dell’Amministrazione e ricevere i lavori di approfondimento e studio sulla storia locale portati avanti da insegnanti e studenti, in attesa di poter riproporre il progetto, come inizialmente previsto, nei diversi luoghi rigenerati della città.
“Seppur in maniera simbolica – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – oggi è stato un primo momento di riconsegna simbolica della città ai nostri alunni. Purtroppo il riaffiorare dell’emergenza sanitaria ci ha impedito di incontrare gli studenti all’aperto, dove avrebbero dovuto svolgere per un giorno lezioni e attività in maniera diversa e creativa. Ma è un momento solo rinviato, nella speranza che anche questa seconda ondata di emergenza sanitaria passi e si possa, con ancora maggiore intensità, completare questo percorso di riappropriazione dei nostri luoghi identitari. Ringrazio i dirigenti e le insegnanti che, insieme agli alunni, si sono spesi per approfondire la nostra storia locale, che ci hanno riconsegnato, attraverso laboratori multidisciplinari, in maniera nuova e creativa. Consideriamo quella di oggi come la prima parte del progetto, visto che ci siamo dati appuntamento, non appena possibile, negli spazi all’aperto della nostra città” .
alcune immagini dell’incontro di ieri mattina alla scuola primaria Decio Raggi