CESENA – Si intitola “Oltre le mura. Orizzonti geografici, orizzonti culturali, orizzonti onirici” la conferenza che il medievalista Duccio Balestracci, dell’Università di Siena terrà venerdì 12 febbraio, alle ore 17, nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana. L’evento è inserito nell’ambito della rassegna “Viaggi di carta”, promossa dal Comitato Scientifico della Malatestiana, che proseguirà fino a maggio con interventi di studiosi che nella loro attività scientifica privilegiano lo studio della mobilità umana nelle sue varie declinazioni e nelle diverse epoche storiche.
Nella sua relazione, Duccio Balestracci focalizzerà l’attenzione su viaggi e viaggiatori nel Medioevo.
Come segnala lo stesso professor Balestracci, “fra i tanti (troppi e tenacemente resistenti) luoghi comuni che circondano il concetto di Medioevo c’è anche quello che vuole quest’epoca caratterizzata dalla sedentarietà e dalla scarsa circolazione delle persone. Se il dato è vero quando comparato con il presente, esso risulta decisamente infondato quando sia relativizzato all’epoca cui ci riferiamo e ai suoi quadri geografici, sociali e culturali. Nel Medioevo (in maniera particolare in quella porzione di millennio che va sotto questo nome compresa fra il XIII e il XV secolo) si viaggia eccome. Viaggiano i mercanti, viaggiano i pellegrini, viaggiano i missionari, viaggiano persone che hanno semplicemente voglia di scoprire che cosa c’è oltre le mura della loro città. Muniti di scarsa o di nessuna conoscenza geografica, non per questo rinunciano all’eccitante avventura di scoprire che cosa ci sia da quell’altra parte di mondo. Il viaggio è dunque un modo, per questa gente, per entrare in contatto con realtà sconosciute, favoleggiate, e, contemporaneamente, desiderate e temute”.
Duccio Balestracci (Siena, 1949) è professore ordinario di Storia Medievale presso il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena. Fra i temi di cui si è occupato, la storia delle classi subalterne, l’alfabetizzazione (Cilastro che sapeva leggere, Pacini 2004), la guerra (Le armi i cavalli l’oro, Laterza 2009), il confronto fra culture (Terre ignote strana gente, Laterza 2008), la festa (La festa in armi, Laterza 2001). Inoltre, ha analizzato temi di storia della città, delle sue istituzioni (Il potere e la parola, Protagon 2011) e delle rappresentazioni mentali.
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