Scurano, un viaggio musicale ai piedi del Monte Fuso

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Pieve di Scurano, credit Estate delle Pievi

Giovedì 27 luglio alle 21 per la rassegna Estate delle Pievi 2023 concerto e visita guidata (a ingresso gratuito) per clarinetto e flauto traverso nella chiesa dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano

NEVIANO ARDUINI (PR) – Adagiato ai piedi del Monte Fuso, affacciato sulla Val d’Enza nel comune di Neviano Arduini (PR), Scurano è la “porta” all’Appennino Tosco Emiliano, Riserva MAB Unesco. Nuovo appuntamento con la rassegna Estate delle Pievi2023, proposta dalla Provincia di Parma in collaborazione con i Comuni coinvolti ed il sostegno di Fondazione Cariparma, che giovedì 27 luglio alle ore 21 punta i riflettori sulla pieve di Scurano: preceduti dalla visita guidata alla pieve, sotto le antiche volte si esibiranno in concerto (a ingresso gratuito) musicisti di grande esperienza quali Davide Braco al clarinetto e Giovanna Mambrini al flauto traverso, su musiche G.PH Telemann, F.T.Blatt, R.Scarcella Perino e J.Rae. Un viaggio sorprendente alla scoperta di diversi linguaggi musicali in una location di grande fascino. Adagiata nei pianori di Scurano da cui si ammira un panorama mozzafiato, e a precipizio sul torrente Enza, la pieve, legata al culto della Madonna della Ghiara, risale al secolo XIII-XIV (anche se all’interno una colonna riporta una iscrizione datata XI secolo). Seppur rimaneggiata nei secoli, mostra ancora l’originario impianto romanico. Nel XVII secolo la chiesa viene profondamente rinnovata con l’aggiunta di due navate laterali e delle cappelle, mentre a metà del ‘700 viene realizzato l’attuale portone d’ingresso, delimitato da un’elegante cornice. Al centro della facciata, a salienti, rivestita in pietra arenaria, è collocato un piccolo rosone e più in alto un’apertura a croce. All’interno la navata centrale è coperta da una volta a botte decorata con affreschi cinquecenteschi.  Dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano, la pieve conserva al suo interno due gioielli artistici: in corrispondenza dell’abside, la pala d’altare raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Ilario e Antonio, realizzata nel 1514 da Michele e Pier Ilario Mazzola (zii del famoso pittore Parmigianino) e un antico organo, proveniente dalla chiesa di San Pietro a Parma.