MODENA – Riprenderanno in settembre i lavori per la realizzazione della palestra della scuola secondaria di primo grado Carducci a Modena. Entro la fine di agosto, infatti, si dovrebbe arrivare alla firma del contratto con la ditta che si è aggiudicata definitivamente la gara per il secondo stralcio dell’intervento di demolizione e ricostruzione.
I controlli sono stati particolarmente complicati per le vicende della ditta Frimat spa che aveva partecipato alla gara risultando aggiudicataria e che poi ha ceduto il ramo di azienda all’impresa Andreola srl di Bolzano che, una volta terminati gli ulteriori approfondimenti amministrativi, subentrerà quindi nella stipula del contratto.
Il valore complessivo del secondo stralcio è di tre milioni e 800 mila euro e i lavori richiederanno circa un anno. Compreso il primo stralcio relativo essenzialmente a demolizioni e posa di fondamenta, il costo della nuova palestra sarà quindi di quattro milioni e mezzo di euro, finanziato in buona parte in proprio dall’Amministrazione comunale con un avanzo di bilancio e con un contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito degli interventi post sisma.
La palestra sarà ampliata di circa 500 metri quadri (da 575 a 1.046 metri quadri) e aumenterà di due metri anche l’altezza dell’area di gioco (passando da 5,30 a 7,30) in modo da renderla una struttura di categoria Silver 1, omologata per le discipline sportive come basket e pallavolo. Saranno realizzati anche una tribuna da 250 posti per il pubblico, quattro spogliatoi per squadre o classi, spogliatoi per arbitri o insegnanti, infermeria e servizi igienici per il pubblico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, con un ascensore per consentire il passaggio dal piano palestra all’interrato.
In prospettiva, le scuole Carducci saranno interessate anche dal rifacimento dell’auditorium attualmente non utilizzato perché non agibile: diventerà un teatro, con 265 posti in platea, a disposizione per le attività didattiche e che sarà possibile anche aprire al pubblico con un accesso autonomo.
L’edificio non agibile in cui si interviene, potenziando così la dotazione della scuola, è stato realizzato in un secondo tempo rispetto a quello che ospita le aule, dove le analisi sulla struttura hanno dato invece risultati positivi e i tecnici non hanno indicato la necessità di interventi per la sicurezza dell’edificio progettato negli anni Sessanta. Palestra e auditorium, invece, fanno parte di un intervento successivo, autonomo rispetto al complesso scolastico.
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