MODENA – Nella sede dell’istituto Corni, in largo Aldo Moro a Modena, sono ripartiti i lavori di manutenzione delle facciate lungo la via Emilia e via Tassoni, mentre lunedì 18 maggio riprenderà il cantiere per la ristrutturazione di una palazzina all’interno dello stesso polo scolastico che consentirà di ricavare quattro nuove aule e un laboratorio; i lavori erano sospesi a causa dell’emergenza sanitaria.
Sulla sede di largo Aldo Moro l’investimento complessivo dallo scorso anno da parte della Provincia è di quasi 700 mila euro, tenendo conto di ulteriori lavori sulla stessa palazzina, già programmati in estate.
Come sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «tutti i cantieri scolastici, interrotti dall’emergenza sanitaria, sono riaperti; nel frattempo restiamo in attesa delle decisioni del Governo sulle modalità di avvio del prossimo anno scolastico».
Tra gli interventi spiccano quelli relativi al completamento delle manutenzioni per i danni dovuti alla grandine del giugno 2019 al Cattaneo-Deledda, al polo Corni-Selmi di Modena e al Wiligelmo, il rifacimento servizi igienici al Cattaneo e il completamento del nuovo impianto di illuminazione al Guarini.
Proseguono, inoltre, i lavori del primo stralcio del miglioramento sismico al Barozzi, dell’ampliamento del Selmi nel polo Leonardo da Vinci a Modena, del polo Levi Paradisi a Vignola e dell’edifico ex Messieri a Castelfranco Emilia per l’istituto agrario Spallanzani con un investimento di quasi dieci milioni di euro.
Sono, inoltre, in progettazione il secondo stralcio al Barozzi e l’analogo intervento al Fermi, in programma il prossimo anno.
I lavori di restauro del bassorilievo monumentale in ceramica posto sulla facciata dell’istituto Corni, sul lato che si affaccia su viale Tassoni a Modena, saranno eseguiti in estate da una ditta incaricata dall’istituto, in accordo con la Provincia.
L’opera d’arte sarà interamente restaurata e valorizzata con un nuovo impianto di illuminazione.
L’intervento ha un costo di 20 mila euro messi a disposizione dalla società Autobrennero, nell’ambito dei contributi culturali in occasione delle celebrazioni dei 60 anni di attività.
Il bassorilievo, lungo 11 metri per quattro di altezza, è stato realizzato nel 1965 dallo scultore friulano Luciano Ceschia introducendo una nuova metodologia tecnica nella lavorazione della ceramica, grazie alla sperimentazione di smalti e terre con l’obiettivo di creare opere di grandi dimensioni, come il bassorilievo del Corni.
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