Regione

Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT: aperti tre nuovi bandi

Iscrizioni aperte per l’Alta formazione professionale di ERT con due Masterclass di drammaturgia fisica e un percorso di scrittura teatrale

Chiara Lagani foto di Lidia Bagnara

EMILIA ROMAGNA – Dopo il buon esito dello scorso anno, la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, nata nel 2015 e oggi diretta da Valter Malosti, prosegue anche nel 2024 con una proposta didattica strutturata per differenti percorsi di Alta formazione professionale gratuiti fra pedagogia e sperimentazione pratica, dedicati al perfezionamento di tecniche e linguaggi dell’arte scenica, con l’obiettivo di favorire l’inserimento delle artiste e degli artisti nel mercato del lavoro teatrale.

Tre i nuovi bandi pubblicati: i primi due –  Physical Theatre condotto dal coreografo internazionale Hannes Langolf e Drammaturgia fisica tenuto dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti – sono rivolti a giovani attrici/tori, danzatrici/tori, coreografe/i e performer, si inseriscono nell’ambito della Rassegna Carne di ERT e sono parte dell’operazione Masterclass per la Scena Contemporanea 2024 (Rif. PA 2023-20217/RER, finanziata con risorse del Programma Fondo sociale europeo Plus 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna e approvata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2096 del 04/12/2023).

Il terzo, Drammaturgie. Cantiere di scrittura teatrale, condotto da Angela Dematté, Chiara Lagani Rodolfo Sacchettini, si rivolge invece a drammaturghe/i, attrici/attori e registe/i ed è realizzato nell’ambito dell’operazione Scuola Internazionale di Alta Formazione Teatrale Iolanda Gazzerro 2024 (Rif. PA 2023-20216/RER, finanziata con risorse del Programma Fondo sociale europeo Plus 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna e approvata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2096 del 04/12/2023). 

Ad aprire il calendario accademico è Physical Theatre. Masterclass con Hannes Langolf (11 – 23 marzo 2024), un percorso intensivo della durata di due settimane per attrici/tori danzatrici/tori, coreografe/i e performer che nasce dall’urgenza di indagare e sperimentare la relazione tra danza e teatro a partire dal corpo. A guidare le/i frequentanti è il coreografo tedesco, di base londinese, Hannes Langolf, protagonista degli ultimi spettacoli dei DV8 e che – oltre a un’intensa attività pedagogica – vanta collaborazioni con artisti come William Forsythe, Angelin Preljocaj, Wayne McGregor, Akram Khan. Il nuovo lavoro del coreografo, How About Now, sarà inoltre in scena in prima assoluta al Teatro Bonci di Cesena l’8 marzo 2024 e il 10 marzo al Teatro Arena del Sole di Bologna.

Al termine della Masterclass è previsto un momento di dimostrazione pubblica del percorso, nell’ambito di Carne, il focus sulla drammaturgia fisica di ERT, affidato dal direttore Valter Malosti alla coreografa e danzatrice Michela Lucenti e riconosciuto dal Ministero della Cultura con il punteggio più alto fra i 57 festival e rassegne.

Physical Theatre è rivolto a un massimo di 15 partecipanti già diplomati o con comprovata esperienza lavorativa. Per i soli candidati di età compresa tra i 18 e i 20 anni, in assenza dei requisiti relativi alla formazione o all’esperienza professionale pregressa per motivi anagrafici, potranno essere valutate domande accompagnate da una lettera di referenza sottoscritta da un Maestro della danza italiano o straniero. È richiesta una buona conoscenza della lingua inglese e, se stranieri, un’ottima conoscenza dell’italiano. È possibile candidarsi fino a lunedì 12 febbraio 2024: il bando completo, i requisiti di accesso, le modalità di iscrizione e selezione sono pubblicati sul sito della Scuola Iolanda Gazzerro (scuola.emiliaromagnateatro.com).

Sempre nell’ambito di Carne e dei percorsi formativi dedicati allo studio delle interazioni tra danza e teatro a partire dal corpo e dal movimento è Drammaturgia fisica. Masterclass con Michela Lucenti (8-20 aprile 2024). Fondatrice del collettivo nomade Balletto Civile e artista associata di ERT per il triennio 2022/2024, la performer e coreografa Michela Lucenti accompagnerà le/i frequentanti nello sviluppo di un linguaggio multidisciplinare a partire dal corpo come primo strumento d’indagine artistica. Al termine della Masterclass è previsto un momento di dimostrazione pubblica.

Il corso, rivolto a giovani attrici/tori, danzatrici/tori, coreografe/i e performer già diplomati o con comprovata esperienza lavorativa, è aperto a un massimo di 15 partecipanti. Per i soli candidati di età compresa tra i 18 e i 20 anni, in assenza dei requisiti relativi alla formazione o all’esperienza professionale pregressa per motivi anagrafici, potranno essere valutate domande accompagnate da una lettera di referenza sottoscritta da un Maestro della danza italiano o straniero. È possibile candidarsi fino a lunedì 12 febbraio 2024: il bando completo, i requisiti di accesso, le modalità di iscrizione e selezione sono pubblicati sul sito della Scuola Iolanda Gazzerro (scuola.emiliaromagnateatro.com).

Con l’obiettivo di sostenere e valorizzare il repertorio drammaturgico contemporaneo, la Scuola Iolanda Gazzerro e ERT offrono a giovani autrici/tori un percorso di perfezionamento con maestre/i ed esperti di scrittura teatrale: si conferma così per il secondo anno consecutivo il corso Drammaturgie. Cantiere di scrittura teatrale (4 marzo – 21 giugno 2024), questa volta condotto da Angela Demattè (drammaturga e attrice), Chiara Lagani (attrice e drammaturga) e Rodolfo Sacchettini (critico teatrale e esperto di letteratura e radio).

Nell’arco di circa quattro mesi, si andrà a costituire un vero e proprio “cantiere” di scrittura drammaturgica, con un approccio maieutico e non dogmatico volto a valorizzare la creatività di ogni allievo e al contempo rendere il percorso arricchente per l’intero gruppo. Terreno comune sarà il tema del rapporto dell’uomo con l’ambiente e dell’Antropocene. Al termine del corso, è previsto un reading collettivo dei brani e dei testi realizzati dalle allieve e dagli allievi, che sarà presentato nelle programmazioni dei teatri e/o degli spazi gestiti di ERT.

Rivolto a drammaturghe/i, attrici/attori e registe/i con un particolare interesse per la scrittura drammaturgica e comprovate esperienze formative o lavorative nel settore, Drammaturgie. Cantiere di scrittura teatrale è aperto a un massimo di 12 partecipanti. Se straniere/i, alle/ai frequentanti è richiesta un’ottima conoscenza della lingua italiana. È possibile candidarsi fino a giovedì 8 febbraio 2024: il bando completo, i requisiti di accesso, le modalità di iscrizione e selezione sono pubblicati sul sito della Scuola Iolanda Gazzerro (scuola.emiliaromagnateatro.com).

Progetti pedagogici e artistici / Dettagli

Physical Theatre

Masterclass con Hannes Langolf

Durante la Masterclass Hannes Langolf condividerà la sua esperienza ventennale nel campo del teatro fisico come performer e creatore. Il quotidiano training di movimento si svilupperà nell’indagine delle abilità performative, nell’esplorazione di come il movimento trasmetta significato, di come costruiamo il personaggio e il linguaggio del movimento a partire dalle storie, e di come voce e corpo possano collaborare in modo sinergico nella performance. Inoltre, i partecipanti saranno stimolati a sfide creative a partire da alcune domande: cosa rende teatrale il movimento? Dov’è il confine tra astratto e letterale? Come creiamo un lavoro che è radicato nelle storie umane? Hannes Langolf creerà un ambiente al contempo giocoso, rigoroso ed esplorativo in cui i partecipanti potranno sperimentare e sviluppare le loro pratiche artistiche con coraggio e curiosità. L’artista guiderà il gruppo attraverso un viaggio creativo che rispecchia la sua personale pratica e il suo processo artistico, culminando in una condivisione pubblica del lavoro.

Hannes Langolf è coreografo, regista e performer internazionale con un interesse al lavoro socio-politico che attraversa i generi della danza e del teatro. Ha coreografato e diretto numerose produzioni per il teatro e il cinema, tra cui Dandelion (con Ermira Goro per The Onassis Cultural Center ad Atene), Unruhe (per e con la Susanne Linke Dance Company, Germania) e The Fall (supportato da Orsolina28, Italia e SkyArts). Hannes Langolf ha recentemente lavorato con Lena Dunham, coreografando il film Catherine Called Birdy, e ha duettato con Akram Khan in Breathless Puppets, un film d’animazione prodotto durante la pandemia dal Manchester International Festival. In una carriera ventennale, ha collaborato con numerosi artisti e compagnie, tra cui William Forsythe, Angélin Préljocaj, Wayne McGregor, Ben Duke, Fabulous Beast e Punchdrunk per citarne alcuni. Hannes è stato il primo Creative Associate del DV8 Physical Theatre e ha fatto parte del cast originale delle produzioni acclamate dalla critica To Be Straight With You (nominato per un Olivier Award), Can We Talk About This? e John in cui ha interpretato il ruolo principale. Tutte e tre le produzioni, ideate e dirette da Lloyd Newson, sono state in tournée internazionali e hanno registrato stagioni da tutto esaurito al National Theatre di Londra. Il 2019 ha visto l’attesa ripresa di Enter Achilles di DV8 (prodotto da Rambert e Sadler’s Wells), per la quale Hannes ha continuato a ricoprire il ruolo di Creative Associate oltre ad essere il Tour Director della produzione. È un riconosciuto creatore ed educatore che collabora per istituzioni e organizzazioni in tutto il mondo. È stato nominato da The Hospital Club di Londra come uno dei 100 personaggi più influenti e persone innovative che lavorano nelle industrie creative della Gran Bretagna Nel 2022, Langolf ha fondato MOONWALKING BEAR PRODUCTIONS, una casa per le sue idee creative, un hub per l’innovazione e la collaborazione, e un trampolino di lancio per supportare nuovi talenti.

Quando: dall’11 al 23 marzo 2024 (con settimane di studio a frequenza obbligatoria e a tempo pieno di 36/40 ore, indicativamente dal lunedì al sabato).

Attestato rilasciato al termine del corso: Attestato di frequenza

Quota di iscrizione: corso gratuito

Numero massimo di partecipanti: 15; candidature entro il 12 febbraio 2024 

Drammaturgia fisica

Masterclass con Michela Lucenti

L’obiettivo della Masterclass è dare priorità all’urgenza fisica di ognuno, risvegliando l’intelligenza dell’ascolto dell’altro, costruire un linguaggio che fornisca al gruppo strumenti concreti utili alla realizzazione e messa in scena di un’opera danzata. Un linguaggio fisico fondato su principi che stanno alla base di una ricerca non formale e non superficiale, di una danza concreta e popolare: L’ascolto, La relazione, Il lavoro sull’altro, Il contatto fisico, L’intenzione fisica, L’azione danzata, La consapevolezza dello spazio, La consapevolezza dello spazio corpo, La parola in azione, Il canto in azione, La scomposizione fisica.

«L’intento del percorso – spiega Michela Lucenti – è provocare nella/nel performer una lucida presenza scenica, una trasparente intelligenza, che le/gli consenta di avvicinarsi ad un teatro totale e alla coscienza di un autonomo progetto drammaturgico. Rendere consapevole il proprio corpo significa accedere direttamente alle sorgenti della propria creatività, verso il linguaggio di un teatro fisico autentico. Questo percorso vuole porre in campo elementi di riflessione da condividere con le/gli allieve/i, in un percorso dove formarsi insieme, in linea con le finalità del progetto di politica inclusiva di ERT».

Michela Lucenti incontra il lavoro della compagnia di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik. Frequenta la Scuola del Teatro Stabile di Genova e incontra l’ultima fase di ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. Dopo l’esperienza de L’Impasto, compagnia fondata negli anni ‘90 con Alessandro Berti, nel 2003 fonda Balletto Civile, progetto artistico nomade animato da una forte tensione etica, una formazione di danzatori-attori che si caratterizza per la ricerca di un linguaggio scenico totale. Il CSS sostiene i primi anni di lavoro della compagnia, dal 2003 al 2007 debuttano Il corpo sociale, I topi, I sette contro Tebe, Battesimi. Tra il 2005 e il 2007 inizia la collaborazione con Valter Malosti (con il sostegno del Teatro Stabile di Torino) negli spettacoli The Sound of Voice, Disco Pigs, Ecce Homo e Macbeth. Nel 2008 Ismael Ivo, direttore del Settore Danza della Biennale di Venezia, commissiona a Michela Lucenti un nuovo spettacolo, Creatura, che debutta alla Biennale di Venezia Festival Danza. Con Col sole in fronte, spettacolo scritto e interpretato da Maurizio Camilli, vince il Premio ANCT 2010. Nel 2011 il lavoro Il Sacro della Primavera riceve il Premio Roma Danza e l’anno successivo a Balletto Civile viene consegnato il Premio ANCT. La Neukoellner Oper di Berlino ospita nella capitale tedesca gli spettacoli Brennero Crash (2013) e Pizzeria Anarchia (2015). Dal 2015 la compagnia intraprende la collaborazione con il Teatro della Tosse di Genova che affida a Michela Lucenti la Direzione Artistica del Festival Resistere e Creare e del Festival Fisiko!. Al Festival Oriente Occidente debutta Bad Lambs, Premio Danza e Danza Miglior Produzione 2017. Nel 2020 Michela Lucenti cura la messa in scena di M.A.D. Museo Antropologico del Danzatore, che vince il Premio Rete Critica. Nel 2022 debuttano due spettacoli di Balletto Civile coprodotti da ERT e diretti da Lucenti: Karnival a VIE Festival e Davidson, tratto da Pier Paolo Pasolini, con Maurizio Camilli e il giovane performer Confident Frank. Per il triennio 2022/2024 è artista residente con la compagnia Balletto Civile di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e curatrice della rassegna di drammaturgia fisica Carne. Ha debuttato nel 2023 la nuova creazione Les fleurs prodotta da ERT.

Quando: 8-20 aprile 2024 (con settimane di studio a frequenza obbligatoria e a tempo pieno di 36/40 ore, indicativamente dal lunedì al sabato).

Attestato rilasciato al termine del corso: Attestato di frequenza

Quota di iscrizione: corso gratuito

Numero massimo di partecipanti: 15; candidature entro il 12 febbraio 2024 

Drammaturgie

Cantiere di scrittura teatrale

«Obiettivo del corso sarà quello di affrontare, attraverso lo studio di vari dispositivi di scrittura scenica, un lavoro capillare sulle varie competenze richieste a una/un drammaturga/o (ad esempio stesura di un testo originale, ma anche l’adattamento di un testo preesistente e il lavoro con gli attori in sede di prova). Si avrà la possibilità, nello svolgersi delle lezioni, di sperimentare alcuni step progressivi che consentiranno una graduale presa di coscienza di alcuni dispositivi di scrittura tra i quali si sarà chiamati a scegliere per il proprio lavoro individuale. L’orizzonte comune su cui si aprirà la composizione dei testi, che potranno essere testi originali (ispirati) o derivati, è una grande opera letteraria, Le mille e una notte. I temi che si incontrano in questo enciclopedico, famoso classico ci rammentano i grandi nodi del nostro complicato presente: una Città minacciata dalla morte, i desideri impossibili degli uomini, l’imminente fine del mondo. Questo testo ci ricorda inoltre che sarà proprio un racconto intessuto di vita la sola cosa, forse, oggi capace ancora di salvarci. Il rimbalzo tra lo spazio intimo e quello politico, la relazione tra le scelte personali e il movimento scientifico e filosofico è affascinante sia quando si racconta del presente sia quando si studia il passato. Affronteremo insieme la raccolta di interviste e storie che possano fare da cortocircuito con quanto di stereotipato si racconta sulla storia e sulla realtà. Sono necessari gli strumenti della tecnologia, per raccogliere più dati possibili e poter costruire così racconti nuovi. Ma la ricchezza che ci dà il lavoro teatrale – e che ci salva dall’aridità dei dati – è che prevede un corpo in ascolto, che può così inventare soluzioni inaspettate, fatte di materia e parola. Ogni racconto che portiamo in scena prevede un’indagine, una compromissione di noi stessi con ciò che stiamo indagando. Possiamo scegliere di immergerci in questa indagine attraverso un personaggio. Possiamo, altrimenti, esplorare una voce che è nostra ma che è anche altro da noi. Possiamo così affondare nelle profondità toccando le parti di cui abbiamo pudore, vergogna. La vergogna viene dal passato, dall’infanzia dell’uomo. Da lì attingiamo. Lì ci interessa andare e aiutare gli allievi ad affondare – con tremore ma con saldi strumenti d’artigiano – per trovare quel grumo, quel dilemma irrisolvibile che è ciò che fa la storia. Ci metteremo in ascolto delle necessità di ognuno cercando di metterle a fuoco, per provare a costruire insieme una nuova techné, una nuova abilità artigianale per gestire e raccontare le cose, anche sperimentando nuovi formati. Radiodramma, audiodramma, podcastdramma, audiofiction… i termini si moltiplicano a dimostrazione che il momento che sta vivendo il mondo dell’audio è di grandissimo interesse. Non si tratta di immaginare un “teatro per ciechi”, ma di lavorare con parole, musica e suoni per creare una nuova narrazione pensata appositamente per essere ascoltata. Il corso propone dunque un’immersione in questa storia piena di sorprese e di documenti sconosciuti che solo adesso, grazie anche alla rimessa in circolo dei materiali d’archivio, sta acquistando una grandissima rilevanza. Un’immersione per poter riemergere producendo nuovi testi, nuove ipotesi. Ma perché costruire narrazioni solo per le orecchie? Che vantaggio può avere scivolare via dalla dittatura dell’immagine per sprofondare nell’intimità della riflessione e nella riscoperta della realtà? Il mondo dell’audio è ancora da esplorare, le possibilità drammaturgiche e narrative ancora da sperimentare. Quali sono le storie all’altezza di questi tempi? Quali le parole? Quali le voci? Prima ascoltare»

Angela Demattè, Chiara Lagani, Rodolfo Sacchettini 

Angela Dematté è drammaturga e attrice nata in Trentino, sceglie Milano come sua residenza d’artista. Dopo una laurea in Lettere e un diploma all’Accademia dei Filodrammatici, lavora come attrice finché inizia, nel 2009, la sua attività di autrice: scrive Avevo un bel pallone rosso e vince il Premio Riccione e il Premio Golden Graal. Il lavoro è messo in scena da Carmelo Rifici con il quale inizia una profonda ricerca che produce, tra gli altri: L’officina, Chi resta, Il compromesso, Ifigenia, liberata e Macbeth, le cose nascoste. Negli stessi anni lavora come dramaturg e autrice per i registi Andrea Chiodi, Renato Sarti, Sandro Mabellini, Valter Malosti, Benedetto Sicca, Simona Gonella. Scrive, dirige e interpreta Mad in Europe, Premio Scenario 2015 e Premio Sonia Bonacina. Nel 2019 la città di Trento le conferisce il Premio Aquila d’Oro per la cultura. Nella sua ricerca indaga le potenzialità e i limiti del linguaggio identitario, argomento su cui ha creato diverse masterclass presso Teatro Franco Parenti, Proxima Res, Karakorum teatro, Matearium teatro, ERT, Luminanze. Il suo lavoro negli ultimi anni, a partire dalla collaborazione con ISI Foundation, Joint Research Centre di Ispra e con Carmelo Rifici al LAC, si concentra sul dialogo con la scienza come necessità di indagine sull’uomo futuro. La pandemia la spinge ad indagare il dialogo tra la scrittura teatrale e nuove forme offerte dal web e da spazi non teatrali. Produce il documentario Un rito di passaggio e lavora alla redazione del progetto digitale Lingua madre. Il progetto vince il Premio Hystrio e il premio Ubu. I suoi testi teatrali, pubblicati in Italia, Francia, Svizzera, Germania ed Egitto, intercettano nodi irrisolti dell’identità italiana ed europea. È madre di tre figli.

Chiara Lagani è attrice e drammaturga, scrive i testi originali degli spettacoli del gruppo Fanny & Alexander, con base a Ravenna. Il gruppo fondato da lei e da Luigi De Angelis nel 1992, condividendo con quest’ultimo l’ideazione e la direzione artistica di tutti i progetti del gruppo. Tra le drammaturgie originali e gli adattamenti realizzati dalla compagnia si ricordano in particolare il lungo ciclo dedicato ad Ada di Nabokov, il progetto Discorsi, la saga sul Mago di Oz e gli spettacoli tratti da L’amica geniale di Elena Ferrante. Nel 2017 si aggiudica il Premio Riccione Speciale per l’Innovazione drammaturgica e l’anno successivo le è dedicata una monografia al Riccione TTV festival. Sempre nel 2017 scrive a quattro mani con Elio Germano La mia battaglia che debutta a Riccione nella stagione 2017/18. Il testo dello spettacolo è recentemente uscito per i tipi di Einaudi nella collana “Super ET Opera Viva”. Ha curato e tradotto, sempre per Einaudi, nella collana “I Millenni”, I Libri di Oz di Frank L. Baum (2017), con le illustrazioni di Mara Cerri e, per la collana “Letture Einaudi”, il terzo romanzo di Lewis Carroll, Sylvie e Bruno, pubblicato a giugno 2021. Sempre con Mara Cerri è autrice del fumetto L’amica geniale, tratto dal romanzo di Elena Ferrante, uscito per Coconino Press a maggio 2022 e successivamente in diversi Paesi. Da oltre vent’anni porta avanti un progetto per l’infanzia che si articola in lavori con e per i bambini. Con i bambini mette in scena Giallo, radiodramma live, poi trasmesso da Rai Radio3 (2013). Per i bambini invece è OZ (2020), spettacolo multi-scelta tratto dalla saga di Baum. Fa parte della giuria di selezione del nuovo premio Campiello junior. Conduce laboratori per attori e drammaturghi in Italia e all’estero nei contesti più vari: rassegne, festival, ma anche università e scuole di teatro. Nell’anno accademico 2017/18, ad esempio, tiene allo IUAV di Venezia il Laboratorio semestrale di messa in scena nell’ambito del corso di Laurea Magistrale in Teatro Arti Performative e in quello 2021/22 il corso di Tecniche di Scritture drammaturgiche alla Civica Scuola Di Teatro Paolo Grassi di Milano.

Rodolfo Sacchettini si occupa di teatro contemporaneo, radiofonia e di letteratura del Novecento. Ha pubblicato numerosi articoli, saggi e tre volumi: L’oscuro rovescio. Previsione e pre-visione della morte nella narrativa di Tommaso Landolfi (SEF, 2006), La radiofonica arte invisibile. Il radiodramma italiano prima della televisione (Titivillus, 2011) e Scrittori alla radio (Fup 2019), Letteratura per sola voce (Anthology Digital Publishing 2022), Storie da ascoltare nell’Italia del boom (Carocci, 2023). Ha curato insieme ad Ascanio Celestini Storie da legare (Edizione della Meridiana, 2006), con Anna Dolfi e Nicola Turi Memorie, autobiografie, diari nella letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento (ETS, 2008), con Debora Pietrobono Il teatro salvato dai ragazzini (Edizioni dell’Asino, 2011) e con Enzo Bargiacchi Cento storie sul filo della memoria. Il “Nuovo Teatro” in Italia negli anni ’70 (Titivillus, 2017). Recente la monografia sulla storia del teatro italiano degli ultimi vent’anni: Il teatro dentro la Storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia (Anthology Digital Publishing, 2023). Critico teatrale per quindici anni della rivista “Lo straniero”, collabora a “Gli Asini”. È fondatore del gruppo critico Altre Velocità. Collabora con “Snaporaz”, è nel comitato redazione della rivista semestrale di studi teatrali “La Falena”. È stato condirettore del Festival di Santarcangelo per il triennio 2012-2014 ed è stato Presidente dell’Associazione Teatrale Pistoiese (2012-2018). Dal 2004 cura e conduce una rubrica radiofonica bimensile di attualità teatrale su Rete Toscana Classica. Collabora con l’Enciclopedia Treccani e con Rai Radio3, dove nel 2021 e 2022, ogni giovedì ha curato la messa in onda di radiodrammi d’archivio per “Il teatro di Radio3”. Insegna Documentario audio alla Naba-Nuova Accademia Media e Design di Milano e insegna Musica, media e tecnologia al Conservatorio di Bologna. Insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze.

Quando: dal 4 marzo al 21 giugno 2024 (con possibilità di eventuali recuperi di lezioni entro il 28 giugno 2024; e con settimane di studio a frequenza obbligatoria e a tempo pieno di 36/40 ore, indicativamente dal lunedì al sabato).

Attestato rilasciato al termine del corso: Attestato di frequenza

Quota di iscrizione: corso gratuito

Numero massimo di partecipanti: 12; candidature entro l’8 febbraio 2024.

Informazioni e contatti:

Scuola di teatro Iolanda Gazzerro – laboratorio permanente per l’attore

viale Buon Pastore 43 – Modena

tel. 059/214039 – 059/305738

scuola@emiliaromagnateatro.com

scuola.emiliaromagnateatro.com

www.emiliaromagnateatro.com

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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