Domenica a Bergogno si presenta il concorso dedicato allo scomparso Pietro Gambarelli, studioso e artista locale
REGGIO EMILIA – Studiosi, ricercatori e appassionati di storia locale, ma non solo, si ritroveranno, domenica pomeriggio (12 giugno), alle 18, nell’antico borgo di Bergogno, nel cuore delle terre di Matilde di Canossa.
Nell’occasione sarà presentata la prima edizione del Premio di studio “Pietro Gambarelli”, dedicato al ricercatore ed artista prematuramente scomparso lo scorso anno, scultore della pietra e studioso di storia dei feudi canossani.
L’iniziativa, che si articola in quattro annualità, è indetta dalla famiglia Gambarelli col patrocinio della Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, sezione di Reggio Emilia, del Comune di Casina e della Pro loco Bergogno medievale.
“La scelta è stata dettata dal desiderio di commemorare in modo appropriato la figura di nostro fratello – sottolineano Enzo e Giuseppe Gambarelli – che tanto amava e si era speso per il suo paese e il comprensorio matildico e che al suo estro artistico coniugava una profonda passione per la ricerca storica, culminata nella pubblicazione ‘Bergogno, terra di Matilde tra storia e leggenda’, edita nel 2015”.
Il programma dell’evento, aperto al pubblico, sarà condotto da Giovanna Caroli, ricercatrice di storia locale, e prevede gli interventi di Giuseppe Gambarelli, presidente della giuria, Stefano Costi, sindaco di Casina, Giuseppe Adriano Rossi, presidente della Deputazione reggiana di storia patria, Lucia Barbieri, presidente di Bergogno medievale e Giuseppe Giovanelli, studioso di storia locale. Gli intermezzi musicali saranno curati da Mirko Ferrarini, fisarmonicista, e ospite d’onore sarà la Grancontessa di Canossa, interpretata da Elisa Montruccoli. A conclusione, su prenotazione, la cena insieme.
Il premio, del valore di duemilacinquecento euro annuali, “intende riconoscere – si legge, tra l’altro, nel bando 2022 – ricerche concernenti la storia di Bergogno e del circostante territorio matildico intesa nella più ampia accezione: vicende storiche, arte e architettura, famiglie e personaggi, dialetto, tradizioni, vita religiosa, istruzione, medicina” ed altri temi. Le opere dovranno essere consegnate entro il 28 febbraio, con premiazione nell’estate del prossimo anno.
“La presentazione del concorso – conclude Eva Barbieri, che cura la segreteria organizzativa – rientra nel cartellone dell’undicesima edizione della festa del borgo, che avrà inizio sabato, alle 16, con l’inaugurazione di via della Fontana e della fonte di acqua sulfurea sul sentiero matildico del Volto santo, cui farà seguito, alle 20.30, la cena con accompagnamento del coro Selvatico Popolare. Domenica, invece, alle 8.30, ritrovo e camminata panoramica nel bosco della Pentoma, pranzo al borgo, spettacolo per bambini e adulti e, infine, l’incontro culturale dedicato al nostro compaesano Pietro Gambarelli”.