Scatta il Piano Sanitario per i Rifugiati ed il censimento

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Attivo il Call Center di Riviera Sicura. Il plauso dell’Alto Commissariato alle Nazioni Unite

RIMINI – La macchina organizzativa di Riviera Sicura, dopo la fase di pura accoglienza, secondo un modello diventato punto di riferimento in tutta Italia e oltreconfine, si attiva per il piano sanitario ed il censimento dei profughi provenienti dall’Ucraina.
Di concerto con Asl Romagna ogni giorno vengono trasmessi dall’Associazione le anagrafiche dei presenti ed in poche ore i rifugiati vengono sottoposti a tampone molecolare per il Covid-19 negli stessi hotel che li ospitano per mezzo degli operatori sanitari dell’azienda sanitaria. Bastano generalmente poche ore per avere il responso. Nella prima giornata nessun rifugiato è risultato positivo al Covid-19. Immediatamente successiva è la valutazione dello stato vaccinale dei rifugiati e l’eventuale programmazione delle vaccinazioni nei casi in cui non abbiano completato il ciclo vaccinale in Ucraina. Gli automatici adempimenti successivi consentono ai rifugiati di ottenere il codice STP per l’assistenza sanitaria. I contatti giornalieri tra Asl e Riviera Sicura sono frequenti, al fine di far passare il minor tempo possibile dall’arrivo al tampone.
La sorveglianza sanitaria passiva è già attiva da giorni con una sinergia tra Riviera Sicura e la Fondazione ISAL (Medici Volontari) coordinata dal Dott. William Raffaelli.
Ed il lavoro congiunto di Riviera Sicura e Asl Romagna si spinge fino al tracciamento dei rifugiati ospitati in case private di amici e parenti della comunità Ucraina di tutto il territorio di competenza dell’azienda sanitaria. Riviera Sicura ha attivato il Call Center (Tel. 3333777733) in lingua Ucraina e Italiana, attivo 24 ore su 24, al quale le famiglie ospitanti possono trasmettere i dati dei propri ospiti; dati che vengono poi elaborati da Riviera Sicura e trasmessi all’Asl per l’immediato contatto e attivare procedura analoga a quella degli ospiti negli alberghi. I dati saranno anche trasmessi alle Autorità di Pubblica Sicurezza per la predisposizione delle istruttorie per lo status di rifugiato e per ragioni di ordine pubblico.
E plaude all’operato di Riviera Sicura anche l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), che in una lunga telefonata pervenuta al Presidente Giosuè Salomone, ha espresso stupore e ammirazione per quanto finora compiuto in così poco tempo e con sole risorse private. L’UNHCR ha anche offerto piena assistenza in caso di criticità nella macchina organizzativa che però, fortunatamente, riesce a muoversi con la precisione di un orologio svizzero.
Numerosi anche i contatti, tramite le associazioni Italia-Ucraina Maidan e People for Ukraine, con le ambasciate Ucraine dei paesi di confine, anche per favorire ricongiungimenti familiari con chi si trova già sul territorio.
Pur stremato non nasconde la propria soddisfazione il Presidente Giosuè Salomone: “ogni giorno è difficilissimo e lunghissimo; mille problemi da risolvere. Ma stiamo facendo qualcosa di incredibile. E devo ringraziare le associazioni che ci stanno collaborando ed i volontari; senza di loro tutto questo sarebbe stato impossibile. E non ci interessa nemmeno essere esempio per altre realtà…vedere i sorrisi che ci rivolgono i bambini fa dimenticare la stanchezza.”