Gli incontri, promossi dalla Direzione didattica dell’Istituto comprensivo, avvengono in aule dedicate e con caratteristiche in linea con le normative anti-contagio da Covid-19, e prevedono un confronto aperto fra gli studenti delle classi terze e alcuni ragazzi ospiti della Comunità di San Maurizio, che possono mettere a disposizione le loro storie di vita. Si tratta di ragazzi molto giovani, anche poco più che coetanei degli studenti, che mettendosi coraggiosamente a nudo attraverso il portato del loro dolore possono fornire ai giovanissimi una visione ai loro occhi più credibile sul tema della dipendenze.
“Spesso i ragazzi subiscono racconti distorti circa la pericolosità delle sostanze stupefacenti – spiega il Comandante della Polizia locale Alessandro Scarpellini – e in particolare dei cannabinoidi. Questo li induce a sottovalutare i rischi e, in alcuni casi, ad avviare percorsi di marginalizzazione che possono determinare effetti criminogeni. Nel concreto, questo sta portando all’abbassamento dell’età del consumo di stupefacenti e alcolici e contribuisce a sempre più diffusi fenomeni di predazione e bullismo, e a comportamenti antisociali, fino a più gravi delitti contro le persone e contro il patrimonio”.
“La campagna di prevenzione all’uso di alcool e di stupefacenti rientra nei progetti permanenti della nostra scuola sulla promozione dell’agio – benessere – spiega la dirigente scolastica Catia Valzania -. La collaborazione con la Polizia Locale e con la Comunità San Maurizio permette, ai nostri studenti, di fare diretta esperienza del dramma che colpisce numerosi giovani, aiutandoli a prendere consapevolezza della gravità del fenomeno. Alcool e droga creano dipendenza, arricchiscono un mercato che non si fa scrupoli morali e miete vittime ogni giorno. L’approccio a questo argomento così forte viene mediato secondo una modalità laboratoriale di interazione tra la realtà narrata dai testimonial e la viva partecipazione dei ragazzi, in un contesto protetto. La nostra scuola si impegna affinché gli studenti siano preparati a destreggiarsi all’interno della società con spirito critico e a prendere distanza da ciò che può nuocere e condizionare il loro futuro”.
“Questo progetto va ad integrare tutte le iniziative della nostra Unione – afferma Gianluca Vincenzi, Assessore alla Polizia dell’Unione – che aiutano i ragazzi a intraprendere un corretto stile di vita e questo è certamente il miglior investimento per il bene collettivo”.
““Informare e contribuire a formare una coscienza individuale e collettiva è un compito che ci investe sia come genitori che come amministratori– afferma il Vicepresidente dell’Unione e Sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini -. Un ruolo che spetta alle famiglie svolgere, alle istituzioni e a tutta la comunità; attività come questa rappresentano un momento molto importante di ascolto e confronto che continueremo ad appoggiare con entusiasmo”.
A questi incontri in aula (al momento sono programmati sette appuntamenti) si vorrà poi dare una restituzione pubblica, con l’organizzazione di seminari di approfondimento aperti a tutti gli interessati. Se le misure anti-Covid non consentiranno lo svolgimento in presenza, saranno realizzate dirette Facebook sulla pagina della Polizia locale.
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