PIACENZA – La tratta di esseri umani a scopi di prostituzione è stata paragonata a quella degli schiavi africani per il numero di vittime che comporta. È un giro di affari mondiale, fatto sulla pelle di ragazze giovanissime, cresciute in contesti difficili e desiderose di una vita migliore. Un traffico internazionale illegale molto ben organizzato ed estremamente redditizio, con cifre da capogiro: le industrie del sesso sono ormai diventate delle vere e proprie multinazionali.
La Comunità Papa Giovanni a Piacenza, per l’’edizione 2022 di Santa Bakhita, patrona delle persone schiavizzate, organizza due momenti di riflessione e preghiera contro la tratta, aperti a tutta la cittadinanza.
Martedì 8 febbraio alle 18.30 in Duomo, celebrazione della Santa Messa presieduta da S. E. Adriano Cevolotto, Vescovo di Piacenza/Bobbio.
Venerdì 25 marzo alle 20.30 presso il Teatro Filodrammatici, andrà in scena la pièce teatrale “Nemmeno con un fiore, il prezzo dell’amore” di Emanuela Frisoni, racconto a più voci ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto.
Per combattere la schiavitù della prostituzione Don Oreste Benzi negli anni ‘90 diede inizio all’esperienza della “condivisione di strada”: gruppi di contatto che da allora incontrano le donne costrette a prostituirsi. I volontari propongono, una volta instaurato un rapporto di fiducia con le donne vittime di tratta, l’accoglienza in una struttura protetta.
La Comunità Papa Giovanni XXIII, attraverso la campagna per la liberazione delle vittime di tratta e sfruttamento “Questo è il mio corpo”, promuove azioni per chiedere al Parlamento e al governo italiani una legge che sanzioni il cliente. La campagna sostiene in particolare la proposta di legge Bini (Atto Camera 3890 “Modifica all’articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n. 75, concernente l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione”).
Per informazioni: questoeilmiocorpo.org ; pagina facebook: Questo è il mio corpo.