Il titolare alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna interviene sull’operazione coordinata dalla Procura di Bologna in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri
BOLOGNA – “Un fatto gravissimo, intollerabile, ancor più perché riguarda una dimensione così delicata per l’insieme di emozioni e stati d’animo nei quali si trova una famiglia che ha appena perso una persona cara. Ringraziamo la Magistratura e l’Arma dei Carabinieri per aver denunciato l’esistenza di comportamenti gravi, e ci auguriamo che vengano accertate al più presto le responsabilità. Perché, se quanto sta emergendo sarà confermato, stiamo parlando di comportamenti disgustosi: è incredibile pensare di poter speculare sui morti e approfittare, nel momento della perdita di una persona cara, della buona fede e della comprensibile debolezza dei familiari”.
Così l’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Sergio Venturi, interviene sull’ inchiesta coordinata dalla Procura di Bologna sul possibile sistema corruttivo che ruota attorno al comparto funerario.
“Da parte nostra– aggiunge l’assessore- come Regione abbiamo sempre tenuta alta l’attenzione sul tema, consapevoli della sua delicatezza. Già in marzo dello scorso anno abbiamo fornito a tutte le Aziende sanitarie indicazioni organizzative da seguire quando in una struttura sanitaria muore un paziente. Con un preciso obiettivo: garantire correttezza e rispetto per le salme, correttezza e trasparenza reciproca nei rapporti tra familiari, operatori sanitari e delle imprese di onoranze funebri. Proprio per prevenire episodi inadeguati, scorretti o addirittura criminosi”.
“Le indagini faranno chiarezza su quanto è avvenuto e sulle specifiche responsabilità penali dei singoli- chiude Venturi-. E le Aziende continueranno a prestare alla Magistratura, come già stanno facendo in queste ore, la massima disponibilità e collaborazione”.