PARMA – “San Paolo illuminato. Cultura ed eccellenza agroalimentare”: grande successo per l’apertura straordinaria, che ha permesso a turisti e cittadini di ammirare la Camera di San Paolo e di percorrere gli spazi illuminati del Chiostro della Fontana, rinnovati nel recente restauro.
Presenti al momento l’Assessore alle Politiche di Pianificazione e Sviluppo del Territorio e delle Opere Pubbliche Michele Alinovi che ha illustrato, emozionato il percorso che ha portato a questo traguardo, i lavori eseguiti e quelli futuri ai visitatori: “Abbiano voluto regalare alla città un’anteprima di ciò che è stato fatto che andrà a concludersi con l’inaugurazione ufficiale del chiostro della fontana e di tutti gli spazi nel primo trimestre del prossimo anno. Oggi lo apriamo per fare conoscere la grande bellezza del recupero di San Paolo. Un progetto di recupero e ri funzionamento dell’intero spazio. Nel 2015 ci siamo interrogati a lungo sul destino di questo luogo, che era completamente abbandonato ma ricco di grandi tesori. È un luogo evocato ad essere motore della promozione del territorio legato quindi all’assessorato al Turismo. Quando abbiamo avuto la nomina Unesco di City of Gastronomy ci è sembrato il luogo adatto in cui organizzare i ‘Laboratori Aperti’ che attualmente trovano sede nell’ex Palazzo della Provincia. Lavoreranno qui una serie di Istituzioni che promuoveranno Parma. Ci sarà anche una scuola di alta formazione sul marketing territoriale. Sarà un luogo aperto alla città, un progetto condiviso con i cittadini: i Giardini di San Paolo saranno oggetto di un recupero e saranno il luogo di accesso alla Biblioteca Guanda. Daremo nuova vita a quest’ala, ci sarà anche un caffè letterario. I cittadini potranno così godere degli spazi recuperati e dell’offerta culturale. È un progetto intersettoriale anche con il Settore Cultura. Ci sono lunette nascoste e cicli di affreschi unici che potranno essere ammirate da tutti. Ora possiamo pensare a un polo museale completo avendo recuperato anche la Camera di San Paolo. Questo è l’inizio di un grande progetto che andrà ad implementarsi e si riempirà di idee”.
Questi spazi andranno ad ospitare il Laboratorio Aperto di Parma, dedicato all’innovazione e alla sperimentazione nell’ambito della cultura dell’eccellenza agroalimentare, che promuove la partecipazione attiva dei cittadini e la collaborazione tra i principali attori della filiera per dar vita a progetti di fruizione culturale con un forte orientamento digitale. Il Laboratorio Aperto accoglie realtà come la Scuola d’Alta Formazione su Cibo e Nutrizione, Giocampus e i Musei del cibo, grazie a cui sono state e saranno realizzate numerose attività, come laboratori per bimbi, presentazioni di progetti, corsi di formazione, degustazioni.
La visita è stata l’occasione per ammirare tesori nascosti portati alla luce dai lavori di restauro: lunette dipinte tra il XV e il XVII secolo in precedenza solo descritte nei documenti d’archivio; medaglioni decorati e tralci con foglioline lungo le crociere; tracce di dipinti e decori quattrocenteschi.
Il percorso ha visto la visita alla splendida Camera di San Paolo, che ricostruisce gli ambienti dell’appartamento privato della badessa Giovanna da Piacenza: la Camera opera del Correggio, con una volta ad ombrello magnificamente affrescata e una decorazione illusionistica a tralci vegetali e la stanza comunicante, la cui decorazione eseguita da Alessandro Araldi è ricca di citazioni bibliche e leggende pagane. Poi il vano dell’antico refettorio del Monastero, trasformato in cappella, in cui sono esposti una serie di affreschi staccati dei secoli XV e XVI e uno splendido coro ligneo seicentesco.
I visitatori hanno potuto ammirare il Chiostro della Fontana, dove il pubblico ha potuto ammirare il ciclo delle 26 lunette tardo cinquecentesche – seicentesche. Partendo dall’iconografia classica è stata ipotizzata un’interpretazione: il ciclo rappresenterebbe scene di santi cari all’ordine Benedettino, ma anche paesaggi e scene urbane. Salendo attraverso lo scalone storico principale, la vista dell’Affresco della Madonna con Bambino ritrovato all’interno della muratura di una delle stanze del piano rialzato del complesso, e la visita al loggiato superiore del Chiostro, chiamato Loggiato delle Dame: un’ampia loggia, con archi a pieno sesto, dove sono stati ritrovati diversi dipinti trecenteschi negli interstizi delle murature e alcune piastrelle maiolicate.
Nello spazio del Loggiato delle Dame, è stato consegnato come omaggio ai visitatori una copia del libro di Irene Fossa “Trattorie come una volta”. Il testo raccoglie il patrimonio legato alle trattorie e osterie di una volta, che, di generazione in generazione, mantengono ancora oggi carattere di autenticità e qualità, permettendo al pubblico partecipante di esplorare le realtà gastronomiche del nostro territorio.
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