San Martino in Rio, via ai lavori di messa in sicurezza della Sp 105

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Provincia di Reggio EmiliaL’intervento prevede l’ampliamento della strada provinciale 105, che attraversa gli abitati di Stiolo e di Osteriola

SAN MARTINO IN RIO (RE) – La Provincia di Reggio Emilia ha consegnato martedì i lavori relativi all’ampliamento della Sp 105 che attraversa gli abitati di Stiolo e di Osteriola e alla realizzazione di una pista ciclo-pedonale a Molino di Gazzata. Ad aggiudicarsi l’appalto – per un importo complessivo di 2 milioni di euro – è stata l’impresa S.I.P Società Industrie Pietrisco (SIP) Spa, che ha offerto un ribasso del 17,49% e 90 giorni di anticipo sul termine di ultimazione lavori, la cui conclusione è prevista per la fine dell’anno.

“Si tratta di un’opera attesa da tempo dalla comunità, molto importante per la sicurezza di automobilisti, pedoni, ciclisti e di chi abita lungo la Sp 105, che rappresenta il naturale e necessario completamento della Variante Sud di San Martino in Rio, realizzata nell’ambito dell’accordo di programma stipulato nel 1998 ad integrazione dell’atto di accordo tra Tav e Provincia relativo agli interventi sulla viabilità funzionali all’Alta velocità”, dichiarano il presidente Giammaria Manghi e il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Andrea Tagliavini.

I lavori previsti riguardano l’allargamento della Sp 105 compreso tra la parrocchia di Stiolo e l’incrocio con via Cà Bruciata attraverso il tombamento dei fossati sui due lati della strada; la realizzazione di una pista ciclopedonale di dimensioni adeguate a fianco della Sp 105, nel tratto compreso tra Molino di Gazzata e Stiolo, e la creazione di una rotatoria a Osteriola tra via Stradone, nell’ultimo tratto sufficientemente ampia per accogliere una circolazione più intensa, e via Roma, particolarmente frequentata dai mezzi pesanti in transito da Campogalliano verso San Martino e verso Correggio.

Come noto la messa in sicurezza della Sp 105 rientra tra i lavori che la Provincia di Reggio Emilia ha deciso di sbloccare violando il Patto di stabilità in considerazione della indispensabilità di questi interventi, da tempo concordati con il Comune e i cittadini nel corso di diverse assemblee pubbliche.