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San Marino: “No a un nuovo lockdown”, si lavora alla prevenzione e ai progetti di sviluppo economico

Il Congresso di Stato, impegnato per contenere il ritorno della pandemia, lavora alla prevenzione e ai progetti di sviluppo economico futuri

SAN MARINO – I Segretari di Stato Teodoro Lonfernini, Elena Tonnini, Fabio Righi e Andrea Belluzzi, hanno presentato ieri mattina alcune importanti decisioni derivanti dall’ultima seduta del Congresso di Stato. Molta attenzione è stata posta alle misure di contrasto al ritorno della pandemia e all’aumento dei contagi, anche in territorio sammarinese, legati al Covid-19.

Il filo conduttore, ribadito da tutti i rappresentati delle varie Segreterie, è stato quello di “mettere in campo tutte le strategie preventive per evitare un nuovo lockdown, che danneggerebbe oltremodo il Paese dal punto di vista economico”. A supporto di questo ultimo punto, è stato presentato il PdL sullo smart working, vuoto normativo che sarà colmato per fornire al tessuto imprenditoriale sammarinese uno strumento utile in caso di nuove restrizioni.

Ampio spazio anche ad alcune riforme strutturali: l’alleggerimento delle pratiche amministrative della Pubblica Amministrazione, la legge sulla possibilità di svolgere attività libero-professionale con la forma di società di capitale, l’introduzione della lingua spagnola come insegnamento a partire dal prossimo anno scolastico.

Teodoro Lonfernini (Segretario di Stato per il Lavoro): “Stiamo seguendo con attenzione l’evoluzione della crisi sanitaria da Covid-19, siamo attenti su ciò che accade nel mondo, nel circondario e ovviamente a San Marino. A tal proposito il nostro Paese ha già attivato le necessarie prescrizioni e la cittadinanza sta rispondendo in maniera seria. Ad oggi crediamo che le scelte fatte siano sufficienti ma valuteremo giorno per giorno ulteriori iniziative e non ci faremo trovare impreparati. Riguardo ciò che mi compete posso comunicare che nel Congresso di Stato di ieri è stata deliberata la presentazione della legge sullo smart working al termine di un lavoro fatto insieme alla Segreteria agli Interni, alle parti sociali e alle associazioni di categoria. E’ una legge che, qualora ve ne sia bisogno, permette ai lavoratori di proseguire la propria attività in sicurezza e, contemporaneamente, in maniera efficiente e in regola con le leggi. Per l’approvazione chiederemo la procedura d’urgenza.
Relativamente alla mia delega allo sport vorrei precisare invece che ad oggi non abbiamo preso iniziative che limitino la pratica sportiva ma è comunque importante che tutti, sportivi, privati ed associazioni rispettino le regole in essere mostrando il massimo della collaborazione. La mia è una vera e propria preghiera affinché prestando la massima attenzione si possano evitare decisioni drastiche”.

Elena Tonnini (Segretario di Stato agli Interni): “Per quanto attiene al Covid, il Congresso di Stato si sta muovendo su tre direttrici principali: la prima è la consapevolezza che stiamo vivendo una fase di convivenza con il virus attraverso una seria di prescrizioni semplici e generali, ovvero l’utilizzo della mascherina, il distanziamento, la sanificazione dei locali, cercando di intervenire invece man mano situazioni di maggiore promiscuità e rischio. In questo senso é fondamentale la collaborazione dei cittadini e degli operatori economici, perché più tutti quanti riusciamo a rispettare queste semplici regole, più riusciremo a prevenire eventuali ulteriori prescrizioni. La seconda direttrice riguarda invece l’attenzione del Congresso di Stato verso quanto accade in Italia e nel circondario, per esempio con la recente emanazione di un nuovo DPCM italiano. É di pochi giorni fa anche il nostro recente decreto 187, che pone soprattutto l’attenzione agli assembramenti nei locali e fuori dai locali. Vi è poi la circolare che viene costantemente aggiornata con i nomi dei Paesi a rischio di ritorno dai quali si viene sottoposti a controllo sanitario. La terza direttrice si basa sul modo in cui ogni Segretario di Stato, in base alle proprie competenze, cerca di affrontare le situazioni che man mano emergono e di prevenire quelle che sappiamo si verificheranno. Un esempio é la data delle elezioni delle Giunte di Castello il prossimo 29 novembre: per questo si sta lavorando ad apposite linee guida sanitarie. É un lavoro che coinvolge le Segreterie di Stato agli Interni e alla Sanità, l’Ufficio di Stato Civile, il Dipartimento Prevenzione, le forze di polizia, la AASLP, la Protezione Civile. Tutte queste realtà cercheranno di identificare per ogni passaggio elettorale, (dai comizi, all’organizzazione del voto ai seggi, alle operazioni di scrutinio), il modo per tutelare tutte le persone che vengono coinvolte. E’ ovvio che ci sono alcune situazioni che la legge elettorale classica non prevede, che sono state oggetto di delibera nel Congresso di Stato di ieri cui seguirà l’emanazione di un decreto legge, che riguarda la necessità di andare a normare le procedure per i ricoverati COVID in ospedale e coloro che sono in isolamento domiciliare, istituendo attraverso il seggio speciale dell’ospedale e il coinvolgimento di personale sanitario appositamente reclutato, la possibilità da parte di queste persone di effettuare il proprio voto. C’è anche la modifica secondo cui l’elettore, al momento del voto, anziché consegnare la propria scheda nelle mani del presidente del seggio, dovrà farlo in autonomia evitando il contatto.

In quanto alla legge sullo smart working infine, che riteniamo essere piuttosto importante, ci auguriamo che l’Ufficio di Presidenza dia la disponibilità ad inserire questo progetto di legge già nel prossimo Consiglio Grande e Generale per analizzarla magari con procedura d’urgenza”.

Fabio Righi (Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio): “La Segreteria che guido ha il dovere di prestare attenzione alla situazione economica oltre che, ovviamente a quella sanitaria. Nella prima fase dell’emergenza, a livello industriale, ha pagato la scelta di non aver spento mai completamente in motori scegliendo la strada della riduzione delle presenze all’interno delle aziende e ad oggi, la strategia di questo Governo, non prevede alcun lockdown e nessuna chiusura delle attività. Vorrei portarvi a conoscenza di un continuo confronto con le aree limitrofe in quanto è inevitabile che le loro scelte su blocchi, chiusure e limitazioni agli spostamenti incida anche sulla nostra Repubblica e di una costante analisi dei dati provenienti dalla nostra sanità. Contemporaneamente però lavoriamo sul futuro, su strategie di sviluppo e di crescita e sull’utilizzo delle risorse che presto dovremmo poter gestire ipotizzando di utilizzarne una quota a sostegno delle realtà più in crisi. Siamo impegnati inoltre per predisporre normative che riqualifichino il sistema economico: tavoli per la sburocratizzazione, legge sulla possibilità di svolgere attività libero-professionale con la forma di società di capitale e progetti per lo sviluppo economico a lungo termine”.

Andrea Belluzzi (Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura): “Non vi parlo solo di Covid. Naturalmente il mondo della scuola, con oltre 5000 persone interessate, tra studenti, docenti, personale non docente, senza contare tutte le famiglie, è già pronto ad affrontare ogni evenienza. Sapete che c’è stato il primo caso una decina di giorni fa, la sanità e i modelli che avevamo adottato hanno reagito nel migliore dei modi, è stato un bel stress test, abbiamo fatto oltre 40 tamponi in quella circostanza senza avere nessun positivo. Questo ci è servito soprattutto per analizzare cosa ha girato bene, cosa invece era perfettibile. Ogni momento per noi, in quest’anno scolastico, sarà frutto di analisi. Ritengo quindi doveroso fare un appello: il canale comunicativo scuola/famiglia deve essere aperto, dobbiamo avere tutti i possibili riscontri per rendere più efficiente e funzionale la vita a scuola in questo momento delicato. Insegnanti e dirigenti scolastici sono a disposizione per recepire ogni tipo di osservazione. Siamo stati e siamo operativi e accorti sul tema dei trasporti scolastici assieme anche ai colleghi del Congresso di Stato e valuteremo, in funzione del quadro, ogni possibile attenzione. La scuola non si ferma, anche nella peggiore delle ipotesi siamo pronti con modelli per sostenere tutte le famiglie con bambini dagli 0 ai 12 anni per permettere ai genitori, in caso di eventuale lockdown, di andare a lavorare e garantire in questo modo il funzionamento della nostra comunità. Giriamo pagina: siamo al lavoro per introdurre nelle scuole superiori e nelle scuole medie, con ore sperimentali, la lingua spagnola. Dal prossimo anno scolastico quindi, nel nostro liceo linguistico integreremo l’offerta con la lingua spagnola. Avremmo voluto farlo già nell’anno scolastico in corso ma il fermo di tutti i processi amministrativi, il rallentamento che c’è stato tra marzo, aprile e maggio ci ha impedito di attivare tutti i percorsi necessari. Sottolineo che, in maniera sperimentale, lo introdurremo anche nelle scuole medie: partiranno dei sondaggi presso le famiglie per valutare i riscontri delle pre-iscrizioni, a quello fatto tra gennaio e febbraio 2020 c’è stato il 100% di richieste di spagnolo quindi contiamo su un risultato simile. Non siamo fermi nemmeno sul settore della cultura: stiamo concludendo la programmazione del 2021 che ha ovviamente al centro la Biennale dei Giovani Artisti ma stiamo definendo anche altri eventi molto importanti, di cui potrò dare comunicazione ufficiale a breve. Avremo una stagione, una proposta di eventi culturali nel 2021 che riempirà l’intero arco dell’anno. Vorrei chiudere il 2020 avendo già definito e pronta un’idea di massima su quelli che saranno i principali eventi culturali a San Marino del 2022. Vorrei cominciare a lavorare sempre con questo metodo, essere cioè avanti di almeno un anno rispetto alla stagione per dare sostegno e una visione di prospettiva a tutti gli operatori nel mondo del turismo e della cultura e per promuovere in maniera adeguata gli eventi nel nostro paese. Chiudo dicendo che tra gli eventi centrali e importanti per San Marino, guardiamo alla presenza del nostro paese alla Biennale di Architettura nel 2021 e per le Arti Visive e Performative nel 2022. Entro la fine del mese di novembre valuteremo non solo se esserci ma come, con quale impegno e con quali idee.”

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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