Attualità Emilia Romagna

“Sagre e feste del territorio bolognese”

Il calendario di febbraio e marzo con carnevali, mercati contadini e sagre

BOLOGNA – È on line il nuovo numero di “Sagre e feste del territorio bolognese”, il calendario curato dalla Città metropolitana. Febbraio e marzo segnano il passaggio dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera, con i sapori tipici del territorio legati soprattutto alle feste di carnevale e alla riapertura dei mercati contadini. In particolare, i protagonisti del mese di febbraio sono gli zuccherini e i carnevali del territorio. Tra appuntamenti storici, maschere tipiche e grandi sfilate di carri allegorici, i punti ristoro propongono sfrappole, castagnole, torte e altre dolci specialità.

Fra i carnevali storici segnaliamo quelli di: Pieve di Cento (2, 9 e 16 febbraio), il Carnevale vergatese (9 e 16 febbraio) e San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e San Matteo della Decima (16 e 23 febbraio).

Sempre a tema dolce ricordiamo la Festa di Sant’Agata (5 febbraio), dove la cittadina prepara in onore della patrona la tipica brazadèla tèndra (ciambella tenera) e altre specialità come le frittelle di riso. Inoltre, Per la prima volta sarà in vendita il dolce “Papaveri e Papera della Zia”, vincitore del concorso “Un dolce per Sant’Agata”.

Per gli amanti del salato nell’imolese si festeggiano due storiche “Sagre dei maccheroni”: il 25 febbraio a Borgo Tossignano e il 1° marzo a Ponticelli di Imola. A Dozza, invece, ogni domenica ci sono i Banchi d’assaggio in Enoteca.

Le tradizioni locali della lavorazione del maiale si rivivono a Pianoro (22-23 febbraio), Mezzolara di Budrio (23 febbraio) e Monghidoro (1 marzo).

A segnare l’arrivo della primavera vi è il “Lom a merz” (Lume a marzo), antica tradizione contadina che consiste nell’accendere un grande falò con i rametti di potatura per chiedere al mese di marzo di portare la primavera: appuntamenti a Borgo Tossignano, Castel del Rio (29 febbraio), Imola e Marzabotto (14 marzo). Spirito simile anche nell’ormai famosa Festa della Saracca (29 marzo – Oliveto in Valsamoggia) dove tra canti e balli si porta in una scanzonata processione funebre l’aringa, simbolo della penuria invernale ormai agli sgoccioli.

A febbraio inoltre riprendono gli appuntamenti con i mercati contadini del territorio, occasione per acquistare ottimi prodotti stagionali, dall’ortofrutta ai formaggi e alle conserve, sempre con un occhio attento alla qualità e al km zero.

Il calendario completo è sul sito www.cittametropolitana.bo.it/sagrefeste

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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