“Sarà un racconto in dialoghi e poesia – spiegano Emanuela Marcante e Daniele Tonini – fatto di segni e di simboli, di architettura e musica, di storie potenti di un signore e di una città che vede crescere nel suo alveo un esempio di architettura splendido e incompiuto: un monumento al suo signore e alla civiltà del tempo che unisce vie religiose intense e rapinose correnti filosofiche in un dialogo serrato e complesso nel nome del potere ma anche della sapienza e della misericordia, e in nome dell’arte.
Attorno a Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, ecco l’amato poeta Basinio con i suoi Astronomicon Libri, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Cicerone, Igino, Porfirio, e Gemisto Pletone, il filosofo platonico del tempo del Malatesta le cui ossa furono poste dal signore in una arcata del Tempio. Ed ecco Virtù, Muse, Santi, Profeti e Sibille e le figure astrali della Cappella dei Pianeti.
La Musica dei Pianeti presiede quanto più altamente alle volute del pensiero, del disegno e del dialogo umanistico tra antichità e cristianesimo del Tempio Malatestiano, facendone un potente luogo d’incontro dove oggi possiamo continuare a riscoprire il tessuto intellettuale che muove il percorso umanistico. I pianeti e la loro musica, l’anima e il sogno, che sono nella mente di Sigismondo condottiero-filosofo condurranno quindi la narrazione e la visione del cuore simbolico del Tempio Malatestiano”.
Ideazione, regia, ricerca iconografica e apparato visivo, scelta delle musiche – che spaziano da Guillame Dufay a Karlheinz Stockhausen – sono a cura di Emanuela Marcante e Daniele Tonini che si alterneranno nel corso della serata al clavicembalo, al flauto, alla voce e al canto.
Dopo il debutto riminese, il progetto commissionato dalla Sagra Musicale Malatestiana, per l’interesse suscitato dalla proposta, sarà presentato a gennaio prossimo a Los Angeles, al Getty Center dell’Università della California.
Ingresso unico: 10 euro.
Prevendita presso il Teatro Novelli di Rimini via Cappellini 3 tel. 0541.793811, martedì dalle ore 10 alle 14 e dalle 15 alle 17,30.
Anche on line su www.sagramusicalemalatestiana.it.
Daniele Tonini ha studiato canto e interpretazione teatrale con Lajoz Kozma, Claudio Desderi, Carlo Bergonzi, Leo Nucci, ha preso parte a numerose produzioni operistiche da Monteverdi al Novecento in Italia, Europa e Nord America, ed è presente in ambito concertistico con repertori dal Medioevo al contemporaneo. Diplomato in flauto traverso ha approfondito l’interpretazione del repertorio antico su strumenti storici con Marcello Castellani, Frans Vester e Wilbert Hazelzet. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali, svolge attività di ricerca e pubblicazione in ambito musicologico e storico-artistico, e di ricerca iconografica e iconologica e fotografica. Cura l’apparato visivo e video dei progetti de Il Ruggiero/Farbenlehre.
Emanuela Marcante ha condotto studi filosofici, musicali e teatrali, ha lavorato come pianista, fortepianista e clavicembalista, direttrice d’orchestra, ideatrice e scrittrice di spettacoli e regista in Italia, Europa e in America. Lavora a nuove scritture di testi e alla creazione di nuove produzioni multimediali, e alla messa in musica e alla creazione di spettacoli su testi poetici. E’ stata docente di interpretazione vocale e teatrale e direttrice di progetti musicali e teatrali presso università e istituzioni americane, con continuità presso la University of British Columbia di Vancouver (Canada), University of California-Los Angeles (UCLA) e l’Istituto Superior de Arte e l’Università de l’Avana (Cuba).
Nel 1993 hanno fondato a Bologna Il Ruggiero/Farbenlehre (www.ilruggiero.it) progetto artistico e di ricerca. Il lavoro sulla narrazione e la messa in scena di storie e di poesia, con la voce, la musica, l’arte e il visivo è alla base del progetto e del nome, che collega il Rinascimento del cantar ottave dell’Orlando Furioso (una delle arie su cui si intonavano i versi era la cosiddetta Aria di Ruggiero) alla contemporaneità.
Il Ruggiero è stato attivo in tutta Europa e in Nord/Sudamerica con produzioni in collaborazione con istituzioni musicali e teatrali, Università, con il sostegno del comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero degli Affari Esteri per progetti di cooperazione culturale e artistica. Il rapporto artistico e didattico con University of British Columbia di Vancouver (UBC) e Istituto Superior de Arte (ISA) de L’Avana (Cuba) e la collaborazione con University of California-Los Angeles (UCLA) hanno condotto a spettacoli e collaborazioni a partire da Il Ritorno di Ulisse in Patria di Claudio Monteverdi (drammaturgia, elaborazione per strumenti antichi, free jazz, elettronica, messa in scena a cura di Emanuela Marcante e Daniele Tonini) nato per Bologna 2000, Capitale europea della cultura e portato in tour in numerosi teatri europei e americani fino a Cantare il Furioso/Singing il Furioso (musiche, teatro e intonazioni poetiche per l’Orlando Furioso) portato a Los Angeles nell’ottobre 2016 per il Centre for Medieval and Renaissance Studies di UCLA. All’opera monteverdiana in dialogo con testi e immagini è stato inoltre dedicato lo spettacolo L’arco di Ulisse, presentato nell’ambito della Sagra Malatestiana 2015 e nel Palazzo comunale di Bologna. Tra i diversi progetti presentati in Italia, Europa e Nord America citiamo solo il lavoro sulla musica, il teatro, la poesia, la cultura ebraica e sul melodramma dalle origini alla contemporaneità tra ricerca e narrazione letteraria e visiva. Il Ruggiero si dedica inoltre al repertorio tedesco di poesia in musica e di teatro, con studi, progetti, esecuzioni, con un ampio lavoro di ricerca e performance che da Schubert (con particolare attenzione a Die schöne Müllerin e a Winterreise) copre il Novecento del teatro berlinese dei primi decenni fino al contemporaneo. A Dante e alla musica – in relazione al visivo sia artistico che filmico – dedica da molti anni un percorso intenso di ricerca e performatività.
Il Ruggiero ha prodotto negli ultimi anni numerosi spettacoli (www.ilruggiero.it), tra cui ricordiamo: Il re e il suo poeta. Francesco I e Clément Marot, – poesia, la musica, l’arte tra Rinascimento e Novecento – (Collezioni Comunali d’Arte/Istituzione Bologna Musei, Alliance Française di Bologna, Ambasciata di Francia Festival Suona Francese, stagione teatrale Fondazione del Monte); sulla Prima guerra mondiale – Les Poètes de la Guerre (Apollinaire, Ungaretti e la musica d’avanguardia) in collaborazione con Alliance Française; Kurt Gerron, una vita in corsa da Brecht a Terezin per il Museo Ebraico di Bologna (in collaborazione con l’Istituto di Cultura Germanica di Bologna) il progetto Lanterne Magiche/ Expo 1888: musica, avventure, utopie!, in occasione della mostra Expo 1888 della Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale – Genus Bononiae; Il dialogo del Corpo e della Musica per l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Per Cosima – dedicato a Cosima Liszt – per il Teatro La Fenice di Venezia e Fondazione Liszt di Bologna, Luce, più luce! dedicato al Trattato sui colori – Zur Farbenlehre – di J. W. Goethe.
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