RIMINI – Fa il proprio debutto anche nel centro cittadino il nuovo sistema strutturato di dissuasori e di arredi fissi e mobili con cui il Comune di Rimini non solo ottempera alla nuova normativa di sicurezza nazionale ma, nel contempo, riqualifica gli accessi e la mobilità nel centro storico attraverso 10 azioni.
Da lunedì infatti saranno installati dalle squadre d’Anthea, che per conto del Comune di Rimini sta procedendo alla realizzazione del progetto, i primi dissuasori su corso d’Augusto. Si tratta di dissuasori fissi e a scomparsa che, attraverso un meccanismo di comando, consentono o meno l’accesso a chi ne ha diritto proteggendo nel contempo efficacemente le strade e le piazze che per caratteristiche e ruolo il progetto di “safety and security” messo a punto da Comune e Questura ha individuato come strategici.
Dopo l’intervento concluso nei giorni scorsi a mare su piazzale Fellini, lunedì prende avvio il primo stralcio d’interventi a regolamentazione degli accessi in Piazza Cavour e Piazza Tre Martiri.
In particolare a tutela di piazza Cavour sono previsti interventi sull’area via Poletti – via Sigismondo, dove è prevista la collocazione di un’ulteriore fioriera circolare in acciaio verniciato color corten analoga a quelle già esistenti completa dell’arredo verde, con l’obiettivo di delimitare l’area pedonale di Piazza Cavour e regolare l’ingresso dei veicoli che transitano nelle attigue Vie Poletti e Sigismondo; su Corso D’augusto, nel tratto compreso fra Piazza Cavour e Piazza Tre Martiri, in corrispondenza dell’ intersezione con le vie Cairoli e Giordano Bruno, dove è prevista la collocazione di due barriere fisse costituite da due fioriere in acciaio verniciato color corten e un fittone centrale a scomparsa, che permetterà il transito dei veicoli.
Si tratta di un dissuasore dotato di meccanismo a scomparsa automatizzato che potrà essere comandato in quattro modalità diverse come attraverso un’App telefonica, tessera badge, timer oppure manualmente. Il dissuasore avrà un comando idraulico ed è dotato di sensore di rilevamento ostacoli e cappello con indicatore luminoso LED.
Come in via Poletti – Sigismondo sull’incrocio via Gambalunga – Tempio malatestiano è prevista l’installazione di una ulteriore fioriera circolare in acciaio verniciato color corten, analoga a quelle già esistenti, mentre su corso d’Augusto angolo via Verdi saranno installati, al posto di quelli oggi esistenti tre nuovi dissuasori, tutti in acciaio color corten a sezione circolare del diametro di 28 cm. ed una altezza fuori terra di 80 cm., di cui 2 fissi ed uno a scomparsa automatizzato. Anche questo accesso su piazza Cavour da via d’Azeglio, già regolamentato con dei dissuasori attualmente con manufatti saranno posati due nuovi dissuasori a scomparsa, anch’essi automatizzati con comando idraulico e comandati da remoto.
A tutela di piazza Tre Martiri è prevista invece la posa di sei fioriere circolari complete dell’arredo verde, collocate per inibire o rallentare l’ingresso dei veicoli in Piazza Tre Martiri da via Garibaldi, via IV Novembre e via Mentana.
Tre dunque le tipologie di manufatti impiegati. Oltre ai dissuasori a scomparsa automatici e ai dissuasori fissi, infatti, il progetto si avvale anche del posizionamento di fioriere che, oltre a quello dell’arredo urbano funzionano da barriere protettive adeguate contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza in linea con le direttive previste dalla normativa a protezione della sicurezza di cittadini, turisti, eventi, attività economiche e a sostegno del lavoro delle forze dell’ordine, ma dando nel contempo agli interventi una uniformità funzionale ed estetica.
“Oggi siamo ci apprestiamo a dar una risposta organica e sinergica al tema della sicurezza per la città e i suoi cittadini, siano essi residenti o temporanei. E ciò dopo che con una prima risposta siamo riusciti ad affrontare positivamente le problematiche gravose che nell’aprile scorso la pubblicazione della cosiddetta circolare Gabrielli in materia di ‘safety and security’ poneva.
In quel momento, con la collaborazione di tutti, siamo riusciti ad affrontare un’emergenza non di poco conto per i temi che poneva e garantire che avesse corso la straordinaria estate riminese. Un insieme fatto da centinaia di manifestazioni, tra grandi e piccole, capaci di caratterizzare il nostro territorio e la stessa offerta turistica che ci distingue, che, con una lettura burocratica e non adeguata, sarebbero senz’altro state messe in discussione.
Ora il progetto, di cui quello in atto è una parte, è organico, capace di affrontare un tema reale e delicato ma senza chiusure, anzi. Viene riorganizzata la rete degli accessi attraverso azioni che rispettano criteri più elevati per ciò che riguarda funzionalità ed estetica, proprio perché l’idea che Rimini deve dare è quella di una città libera e non blindata con catene e blocchi di cemento. Cogliamo questa occasione per rendere ancor più moderna e vivibile la nostra città consentendo agli appuntamenti organizzati di svolgersi nel pieno della sicurezza, seguendo in maniera rigorosa le indicazioni e le prescrizioni che arrivano da Prefettura, Questura e forze dell’ordine.”