Sabato 29 settembre inaugurerà il Parco Artistico Lineare lungo la ciclabile tra le vie Donato Creti e Alessandro Algardi

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parcoBOLOGNA – Sabato 29 settembre alle 18 inaugurerà il Parco Artistico Lineare lungo la ciclabile tra le vie Donato Creti e via Alessandro Algardi.

Interverranno
Alberto Aitini, assessore alla Sicurezza urbana integrata
Matteo Lepore, assessore alla Cultura e Promozione della città
Daniele Ara, presidente del quartiere Navile
Erika Luciani, presidente associazione Terra Verde
Francesca Rambaldi, responsabile del progetto educativo, associazione Terra Verde
Edoardo Filippetti, progettista
Mauro Vignoli, presidente dell’Istituto Professionale Edile

Saranno inoltre presenti gli allievi protagonisti della Scuola Cantiere, insieme ai volontari che li hanno accompagnati, Alice, Alessia, Attilio, Adriano, Enrico e Vittorio.

Lungo la ciclabile tra le vie Donato Creti e Alessandro Algardi nasce il Parco Artistico Lineare

La storia industriale della Bolognina si traduce in un immaginario nastro trasportatore che lega gli interventi di arredo urbano che trasformeranno la ciclabile tra le vie Donato Creti e via Alessandro Algardi, in un Parco Artistico Lineare.

Sabato 29 settembre inaugurerà così la prima tappa di un percorso che vuole trasformare sedute, decorazioni murali e pavimentazioni dal design modulare, in vere e proprie stanze di un museo a cielo aperto.

parcoUna piazzetta concepita artisticamente sul concetto dello sculpture garden; panchine dal design evolutivo, nel senso letterale del termine, che partono da una base lineare e stilizzata, e si trasformano via via in forme più complesse e modulari, e infine il ripristino di un muro adiacente alla ciclabile che fungerà da base per eventi di street art. Queste le sfide che hanno saputo cogliere e gli arredi che hanno realizzato i 12 ragazzi tra i 18 e i 25 anni inseriti nel percorso formativo e di inserimento lavorativo della Scuola Cantiere 2018, grazie all’Associazione Terra Verde, in partenariato con l’Istituto Professionale Edile di Bologna. L’obiettivo della riqualificazione urbana è stato perseguito insieme a quello sociale, i ragazzi che hanno partecipato al progetto, sono infatti in carico ai Servizi sociali, e, attraverso questo percorso, hanno avuto la possibilità di acquisire competenze tecniche nel giardinaggio e nell’edilizia e, successivamente, un’esperienza di stage in aziende edili e del verde che ne valuteranno l’assunzione.

I tre interventi nello specifico

La piazzetta, è pensata per ospitare rassegne di scultura o installazioni artistiche e diventa una vera e propria “stanza” all’interno del percorso ciclabile, è contraddistinta dalla presenza di una pavimentazione particolarmente originale, a moduli triangolari, in cemento lavato e tavolati di legno.

Le panchine hanno un design basato su moduli triangolari che creano un “nastro” su cui sedersi e vivere il percorso di via Ferrarese e per la cui realizzazione è stato necessario un complesso lavoro artigianale che ha visto un grande impegno sia dei ragazzi che dei docenti. Le panchine richiamano la forma di un nastro trasportatore e rimandano indirettamente alla storia di questa parte di città, luogo di trasporto e trasformazione, dove hanno o hanno avuto sede, a partire dall’800 e dal ‘900, importanti impianti industriali come le Officine Casaralta, la Caserma Sani, le Officine Minganti e la Manifattura Tabacchi.

parcoIl muro adiacente alla ciclabile sarà ripristinato e valorizzato grazie a eventi di street art, anche in questo caso, come per le sedute e la piazza, il modulo triangolare diviene l’elemento che organizza la decorazione murale, conferendo un carattere identitario all’ambito pedonale.

L’intervento di arredo urbano si colloca all’interno di un progetto più ampio e di durata pluriennale: la creazione di un parco artistico lineare pensato per valorizzare tutto il percorso ciclabile di via Ferrarese, una greenway che collegherà spazi verdi, di ricreazione, di intrattenimento culturale e diversi nodi di scambio viario con il centro storico, secondo una nuova concezione degli spazi, in linea con le più recenti realizzazioni di parchi lineari (basti pensare alla High line di New York). Il progetto integra così un’infrastruttura di mobilità dolce con luoghi per la ricreazione e lo svago, sculpture garden, un’area concerti, una per il recupero dei giochi tradizionali e un open garden per rassegne ed eventi, che supera i confini fisici del museo, e diventa uno strumento di comunicazione, riqualificazione ed interazione pubblica. La Bolognina acquisisce così una nuova dinamicità e concezione artistica, sempre in evoluzione, che vedrà sempre più una connessione con il centro cittadino.

La Scuola Cantiere è messa in campo grazie a un’ampia rete istituzionale e privata di finanziatori: il Comune di Bologna ha seguito i percorsi degli utenti inseriti nella formazione ed ha sostenuto parte dei costi degli interventi di arredo urbano, la Regione Emilia-Romagna ha sostenuto il percorso formativo e diverse aziende dei settori edile e del verde hanno contribuito offrendo servizi, materiali e opportunità lavorative.