Modena

Sabato 23 marzo: Trio Chagall e apertura giornate FAI di primavera

MODENA – Sarà un felice inizio di primavera per MusicaCantoParola, sabato 23 marzo: Musica e cultura del patrimonio artistico si intrecceranno per un evento speciale, a partire dalle ore 18, presso il Teatro San Carlo
Alle ore 18, in occasione delle Giornate FAI di primavera, la delegazione FAI di Modena si racconta. Con Vittorio Cavani, capo delegazione FAI Modena e Giulio Ferrari, presidente dell’associazione Via Vandelli. Interviste, proiezioni per ripercorrere la storia e celebrare questa trentaduesima edizione delle Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia.
A seguire, ore 19.30 circa, buffet con prodotti del territorio: prenotazioni via mail a segreteriagmimo@gmail.com
Il costo è di 10 euro (gratuito per i sottoscrittori della formula 𝘗𝘰𝘪𝘯𝘰𝘯𝘤𝘪𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰𝘱𝘪ù)
Il concerto serale – alle ore 20.30 – ospiterà i talentuosi musicisti del Trio Chagall.  Definito «un trio giovanissimo ma già molto maturo nella ricerca di soluzioni interpretative raffinate», il Trio Chagall è stato fondato nel 2013 da Edoardo Grieco, Francesco Massimino e Lorenzo Nguyen e si è distinto nel panorama musicale come il più giovane gruppo premiato al prestigioso Premio Trio di Trieste. Il programma che proporranno i musicisti spazierà dal romanticismo di Mendelssohn e Schumann alle atmosfere contemporanee di Domenico Turi.
A questo link: https://youtu.be/6K9qzXMRPQ0 la video presentazione del concerto
Biglietto: 13 euro
Ridotto (iscritti FAI, minori di 26 anni e studenti Vecchi-Tonelli): 5 euro
Buffet, previa prenotazione via mail a 𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢𝘨𝘮𝘪𝘮𝘰@𝘨𝘮𝘢𝘪𝘭.𝘤𝘰𝘮: 10 euro (gratuito per i sottoscrittori della formula 𝘗𝘰𝘪𝘯𝘰𝘯𝘤𝘪𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰𝘱𝘪ù)
Il programma
Domenico Turi  (1986)
Sguardi, per violino, violoncello e pianoforte Robert Schumann (1810 – 1856)
Trio n. 1 in re minore per violino, violoncello e pianoforte, op. 63 Felix Mendelssohn  (1906 – 1975)
Trio in re minore, op. 49

Trio Chagall
Edoardo Grieco violino
Francesco Massimino violoncello
Lorenzo Nguyen pianoforte
Intorno al programma     
Sguardi, breve Elegia per violino, violino e pianoforte del compositore Domenico Turi (Noci, 1986) conduce il pubblico in una pacata passeggiata del pensiero. Soffusi giochi timbrici, un delicato ostinato ritmico lasciano spazio a melodie dalla calda espressività, che si estendono e si amplificano ad ogni ritorno. Diplomato al Conservatorio Santa Cecilia con Matteo D’Amico, Domenico Turi ha ricevuto commissioni da importanti istituzioni come il Teatro La Fenice di Venezia, l’Accademia Filarmonica Romana, la Camerata Italica e il Festival Nuova Consonanza.
Nel 1835, a 26 anni Mendelssohn ottenne, con l’insediamento a Lipsia, il riconoscimento di musicista ufficiale del romanticismo tedesco. Nei 12 anni di vita che gli resteranno porterà il conservatorio e l’orchestra del Gewandhaus al primo posto nella stima del secolo. D’ora innanzi tutti i giovani di talento si sentiranno obbligati ad apprendere mestiere e poetica della musica nella città di Bach, fino a Grieg e a Sullivan. Le ferie estive del 1839 vedono Mendelssohn nella campagna renana. Scrive 5 Lieder corali da esser cantati all’aria aperta, una fuga per organo per il suo concerto di rientro alla Thomaskirche, e il Trio in re minore. Il musicista tocca tutte le corde della nuova retorica: la natura benigna, il culto nazionale di Bach, l’arte da camera per il salone borghese. Come tutte le opere felici di Mendelssohn il Trio è sfaccettato con la precisione di una gemma. Il romanticismo è qui perfezione di calcolo, pianificazione di una poetica secondo quel filone pedagogico, moralistico, che da Lessing a Schiller formò il costume sano del nuovo sentimento nazionale.
Nella musica da camera, e quindi nei tre Trii per violino, violoncello e pianoforte op. 63, op. 80 e op. 110, Schumann esprime forse meglio che altrove quel dèmone interiore fatto di pulsazioni del suo inconscio, in cui si riflettono i vari stati d’animo dell’artista, secondo un modo di sentire che fu tipico del compositore romantico. Non più una visione classicistica e razionale dell’arte, ma una successione di sensazioni e di sentimenti dettati dall’esigenza creativa del momento, pur nel rispetto di un linguaggio che ubbidisce ad una forma e ad una architettura sonora, estranea al gioco e al passatempo puramente edonistico. In tal senso Madame de Staël (scrittrice francese della seconda metà del Settecento) seppe riassumere in modo esemplare l’atteggiamento dei romantici di fronte al fenomeno musicale, quando scrisse: «Di tutte le belle arti la musica è quella che agisce più immediatamente sull’animo. Le altre arti ci indirizzano verso questa o quell’altra idea; soltanto la musica attinge alla sorgente ìntima dell’esistenza e muta radicalmente la nostra disposizione interiore … L’indeterminatezza della musica si presta a tutti i movimenti dell’anima ed ognuno crede di ritrovare in una melodia, come nell’astro puro e tranquillo della notte, l’immagine di ciò che desidera su questa terra». In questo senso i Trii costituiscono un aspetto significativo della personalità creatrice di Schumann e racchiudono in sintesi il modo compositivo dell’artista, che si richiama certamente al modello beethoveniano di questo genere musicale, senza però nascondere una più articolata e asimmetrica struttura armonica e contrappuntistica, in sintonia con quel furore romantico da cui l’anima è liberamente ed indeterminatamente eccitata.
TRIO CHAGALL
2° premio (1° non assegnato) e 3 premi speciali al concorso “Premio Trio di Trieste”
1° premio allo Schoenfeld International String Competition
Il Trio Chagall si è distinto nel panorama musicale grazie alla vittoria del secondo premio – con primo premio non assegnato –  alla ventesima edizione del “Premio Trio di Trieste”, dove ha conquistato anche tre premi speciali. Con soli vent’anni di età media il Trio Chagall è risultato inoltre il più giovane ensemble da camera ad essere stato premiato nella storia della manifestazione. Nel giugno 2023, dopo aver superato tre selezioni e essersi affermato alla finale alla Wigmore Hall di Londra è stato nominato Ycat Artist e nel settembre 2023 il Trio Chagall ha vinto il primo premio al prestigioso “Schoenfeld International String Competition” di Harbin, in Cina. In entrambi casi, si è trattato storicamente della prima volta in cui questi riconoscimenti sono stati assegnati ad un ensemble italiano. Questi sono solo gli ultimi di una serie successi che il Trio Chagall ha già ottenuto, tra i quali si segnalano la vittoria nella categoria di musica da camera ad Amadeus Factory (2018) – il primo talent dedicato ai giovani artisti dei Conservatori italiani – l’assegnazione del Premio “Giovanna Maniezzo”, dalla Giuria dell’Accademia Musicale Chigiana,  e la nomina di “Ensemble dell’anno 2020/2021” da Le Dimore del Quartetto. Nel giugno 2022 il Trio Chagall è stato inoltre scelto come ensemble in residenza per il Comitato Amur per l’anno 2023/2024 e nel 2023 come Ensemble in residenza a Parigi per ProQuartet – Centre Européen de musique de chambre. Definito «un trio giovanissimo ma già molto maturo nella ricerca di soluzioni interpretative raffinate» (ARCHI magazine), il Trio Chagall è stato fondato nel 2013 da Edoardo Grieco (violino), Francesco Massimino (violoncello) e Lorenzo Nguyen (pianoforte) presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Il nome Chagall vuol essere un omaggio al celebre pittore, da sempre fonte di grande ispirazione per il Trio e ammirato per i suoi legami con la musica e per la forza espressiva nell’uso del colore. Attualmente il Trio Chagall si è stabilito in Svizzera, dove perfeziona il repertorio presso la Hochschule für Musik di Basilea, ed è Ensemble ECMA presso l’European Chamber Music Academy. Dal 2020 il Trio è supportato dalla Fondazione De Sono. Il Trio Chagall è impegnato in un’intensa attività concertistica che l’ha visto esibirsi in sedi prestigiose quali Wigmore Hall di Londra, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro dal Verme e Sala Verdi di Milano, Grand Theatre di Harbin, JACC Center, Teatro Verdi di Trieste, con concerti all’attivo in tutta Europa, India, Kuwait, Cina e Giappone. Ha collaborato con artisti quali Bruno Giuranna, Giampaolo Pretto e Luca Ranieri. Edoardo Grieco suona un violino Carlo Antonio e Giovanni Testore costruito a Milano nel 1764 e Francesco Massimino suona il violoncello “Oro del Reno ” costruito da Gaetano Sgarabotto nel 1948 a Milano.
Dal 23 marzo si inaugura Musicamoremio: concerti a prezzi scontati per i clienti delle attività associate a Modenamoremio, società di promozione del centro storico

È un vero e proprio invito a concerto quello offerto dalle attività associate a Modenamoremio ai propri clienti per i prossimi mesi. Si chiama “MUSICAMOREMIO” l’iniziativa messa a punto dalla società di promozione del Centro storico Modenamoremio in collaborazione con MusicaCantoParola, progetto di Fondazione Gioventù musicale d’Italia, Associazione corale Luigi Gazzotti e associazione Tempo di Musica, promotore di appuntamenti musicali di qualità in città nell’arco dell’intero anno. Nell’ultima ultima fase della stagione di MusicaCantoParola, si concretizza questa collaborazione con l’associazione che raggruppa oltre 200 esercenti del centro storico cittadino allo scopo di valorizzarne l’identità e di promuovere non solo consumi, ma cultura diffusa, senso di comunità, bellezza. Due dei più importanti eventi musicali di questo “finale di stagione” sono offerti a condizioni di particolare favore ai clienti degli esercizi aderenti a Modenamoremio.

Grazie a un apposito voucher, che prevede la speciale ‘formula scontrino’, gli esercizi commerciali associati potranno invitare i propri clienti ai concerti proposti, offrendo loro la possibilità di assistere a un concerto a scelta tra quelli indicati sul retro, al prezzo di 5 euro invece di 13. I due spettacoli primaverili oggetto dell’iniziativa sono il Concerto del Trio Chagall, sabato 23 marzo, alle 20.30 presso il Teatro San Carlo, in occasione delle giornate FAI di primavera e con musiche di Haydn, Ravel e il concerto della pianista Mariangela Vacatello, che eseguirà musiche di Beethoven e Scrjabin, al Teatro comunale Pavarotti- Freni, martedì 4 giugno, alle ore 20.30. A questi due appuntamenti si aggiungeranno altri due prestigiosi concerti autunnali in luogo e data in via di definizione.

Uno speciale appuntamento tra musica e divulgazione in occasione delle Giornate FAI di primavera

Il Trio Chagall, sabato 23 marzo al Teatro San Carlo, accompagnerà in musica le celebrazioni per la trentaduesima edizione delle Giornate FAI. Sempre il 23 marzo partirà Musicamoremio, invito a concerto riservato ai clienti degli esercizi associati a Modenamoremio

Con il secondo premio (primo premio non assegnato) alla ventesima edizione del Premio Trio di Trieste, al quale si aggiungono riconoscimenti come lo Young Award e il successo di categoria dell’Amadeus Factory, il Trio Chagall si sta affermando come uno dei più promettenti trii italiani. La scelta dei loro repertori offre sempre una panoramica ampia, che attraverso i capolavori del periodo classico-romantico si affaccia anche sul Novecento e la contemporaneità.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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