L’amore e il desiderio secondo Molière nella messa in scena di Arturo Cirillo
CESENA – Arturo Cirillo mette in scena uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull’amore: La scuola delle mogli di Molière, un classico che ancora ci colpisce per la sua sorprendente attualità. Lo spettacolo è in programma al Teatro Bonci di Cesena sabato 16 e domenica 17 marzo alle ore 21.
La scuola delle mogli è un’opera sapiente e matura, in cui si respira l’amarezza dell’ultima produzione di Molière. Al centro una giovane donna, “cavia” di un esperimento che solo una mente maschilista e misantropica poteva escogitare: è stata presa da bambina, orfana, e poi lasciata nell’ignoranza di tutto per poter essere la moglie ideale…
Una commedia alla Plauto che racchiude, in un piccolo mondo con pochi personaggi, la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Dove si afferma che la natura dà maggiore felicità che non le regole sociali e che il cuore, senza saperlo, insegna molto di più di qualsiasi scuola.
Molière riesce a guardarsi senza pietismo, senza assolversi, anzi rappresentandosi come il più colpevole di tutti, il più spregevole (ma forse anche il più innamorato), e ancora una volta ci fa ridere di noi stessi, delle nostre debolezze, della miseria di essere uomini.
«M’immagino una scena che è una piazza, come in una città ideale» scrive il regista «con la sua prospettiva, la sua geometria, ma dove dentro all’abitazione principale, vi è una lunga scala di ferro che porta ad una camera che è come una cella, una stanza delle torture, e un giardino che assomiglia anche ad una gabbia. L’azione avviene nello spazio tra questa casa ed un’altra, appartenenti entrambe al protagonista, il quale si fregia di un doppio nome e di una doppia identità, come doppia è la sua natura. Egli è uno spietato cinico ma anche un innamorato ossessivo, un indefesso fustigatore delle debolezze altrui come anche una fragilissima vittima del proprio gioco». Qui cresce una giovane donna, «vittima per non dire schiava, del futuro marito che la dominerà su tutti i piani, economici, culturali, psicologici. La natura, l’istinto, l’intelligenza del cuore renderanno però vano il piano penitenziale e aguzzino che si è tramato intorno a lei».
Arturo Cirillo si è avvicinato al teatro attraverso lo studio della danza, sia classica che contemporanea. Diplomato come attore all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, ha lavorato con Massimo Castri, Pierpaolo Sepe, Davide Iodice, Annalisa Bianco e Virgilio Liberti, Tito Piscitelli, Massimiliano Civica e, soprattutto, nella compagnia diretta da Carlo Cecchi dal 1993 al 2002. Successivamente si è dedicato anche alla regia teatrale. Tra i riconoscimenti vinti: diversi premi UBU sia come regista che come interprete, premio Coppola-Prati, premio Hystrio, premio Vittorio Gassman, premio Vittorio Mezzogiorno, e, in più occasioni, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Con il Teatro Stabile delle Marche (oggi Marche Teatro) ha diretto e interpretato Otello di William Shakespeare (2009), L’avaro di Molière (2010), Scende giù per Toledo di Giuseppe Patroni Griffi (2010), La purga di Georges Feydeau (2012), e ha portato in scena a Parigi lo spettacolo, già nel suo repertorio, Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello. Marche Teatro ha co-prodotto assieme a Tieffe Teatro Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee e nel 2018 La scuola delle mogli di Molière, con Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.
Nel cinema Cirillo è stato diretto da Mario Martone, Silvio Soldini, Wilma Labate, Tonino De Bernardi, Francesco Suriano. Ha firmato varie regie liriche.
di seguito la locandina
sabato 16 e domenica 17 marzo ore 21 (abbonamento Teatro 3)
LA SCUOLA DELLE MOGLI
di Molière
traduzione di Cesare Garboli
regia Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo (Arnolfo, alias Signore Del Ramo), Valentina Picello (Agnese, fanciulla innocente allevata da Arnolfo), Rosario Giglio (Crisaldo, amico di Arnolfo / Alain, servo di Arnolfo), Marta Pizzigallo (Georgette, serva di Arnolfo), Giacomo Vigentini (Orazio, innamorato di Agnese / Un notaio)
produzione Marche Teatro – Teatro dell’Elfo – Teatro Stabile di Napoli
Durata: 1 ora 35’ senza intervallo
Informazioni: Teatro A. Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena, biglietteria 0547 355959 fax 0547 355910
info@teatrobonci.it – cesena.emiliaromagnateatro.com
orari di apertura (feriali) martedì-sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle ore 19
prezzi: intero € 25, ridotto € 18, speciale Giovani e loggione € 15
prevendita €1
Emanuela Dallagiovanna – Ufficio Stampa Teatro Bonci –
Via Aldini, 22 – 47521 Cesena tel. 0547 355714 edallagiovanna@teatrobonci.it
www.emiliaromagnateatro.com