PARMA – Dal 5 al 7 aprile i delegati europei provenienti da 8 diversi Paesi – Olanda, Gran Bretagna, Svezia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Germania – si sono dati appuntamento nella nostra città per la general assembly di Ruggedised, il progetto europeo (più noto a livello locale con il nome di Parma Futuro Smart) finalizzato a sviluppare una visione smart di città condivisa con gli stakeholder locali, di cui il comune di Parma è partner.
Tre giornate di intenso lavoro a cui hanno preso parte e dato un prezioso contributo alcune delle più importanti realtà aziendali locali – Chiesi farmaceutici, Davines, Consorzio KmVerde e Number 1 – e il mondo accademico, con l’intervento del prof. Gianluigi Ferrari, Professore Associato dell’Università degli Studi di Parma in Telecomunicazioni e IoT (Internet of Things). Il meeting è stata un’importante occasione per condividere le progettualità in corso sui temi della sostenibilità e far conoscere come Parma si sta muovendo per rendere smart la città, dall’energia ai trasporti passando per le tecnologie digitali.
Dopo il primo benvenuto istituzionale da parte dell’Assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale e Progetti Europei Tiziana Benassi al Teatro Regio, i lavori sono entrati nel vivo mercoledì 5 aprile presso Lostello della Cittadella, con una giornata dedicata allo scambio di esperienze in merito ai temi più importanti trattati dal progetto, ovvero mobilità, energia e soluzioni ICT. Nel pomeriggio, Parma ha avuto modo di mostrare ai partner stranieri il lavoro fatto all’interno dell’iniziativa Parma Futuro Smart, che ha visto la partecipazione di più di 40 stakeholders del territorio nella co-creazione della Parma del futuro come città smart. In particolare, alcune aziende del territorio che hanno collaborato più strettamente all’iniziativa – Chiesi, Davines, Consorzio KmVerde e Number 1 – hanno presentato ai partner stranieri la propria visione di sostenibilità e la collaborazione pubblico-privato per la neutralità climatica del territorio. La giornata si è chiusa con una cena ospitata all’APE Parma Museo di Fondazione Monteparma, dove i partecipanti, accolti dal Sindaco Federico Pizzarotti e dal Direttore Generale del Comune Marco Giorgi e hanno anche potuto visitare le mostre in corso.
Nella seconda giornata, che si è svolta presso i Laboratori aperti del Complesso di San Paolo, accanto alle sessioni incentrate sui risultati del progetto e sulle possibilità di collaborazioni future tra i partner, il prof. Gianluigi Ferrari dell’Università di Parma, ha illustrato le ultime ricerche e progettualità locali in tema di sensoristica intelligente.
“Parma è onorata di ospitare l’assemblea generale conclusiva di un progetto così importante, che ha ricevuto un cofinanziamento della Commissione Europea di oltre 17.5 milioni di euro – ha dichiarato l’Assessora Tiziana Benassi. Viste le risorse messe in campo dalla Commissione per la ripresa attraverso il Recovery Fund e gli obiettivi strategici del Green Deal Europeo, la collaborazione e la creazione di network con altre città europee è fondamentale per spendere nel miglior modo possibile i finanziamenti a nostra disposizione ed attrarre ulteriori investimenti. Attraverso RUGGEDISED Parma sta collaborando da 5 anni con alcune tra le più importanti città europee e del Regno Unito, ragionando sul tema della smart city con un approccio multidisciplinare che porti la nostra città ad essere una smart community. Grazie al progetto inoltre abbiamo potuto attivare a livello locale una iniziativa, Parma Futuro Smart, che ci ha permesso di entrare in contatto con diverse decine di stakeholders tra cui enti pubblici, imprese ed associazioni, tutte impegnate a lavorare per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
RUGGEDISED è un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 iniziato a novembre 2016 e vede la partecipazione di 34 partner. Le città di Rotterdam, Umea, Glasgow, Brno, Danzica e Parma hanno collaborato per lo sviluppo di smart city avanzate con l’obiettivo di riqualificare le città per renderle resilienti e accelerare la transizione all’economia a basse emissioni di carbonio attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative capaci di avere un impatto positivo in campo economico, sociale e ambientale per migliorare la qualità della vita, la competitività, l’occupazione e la crescita nelle città.