BOLOGNA – Dall’alluvione in Emilia Romagna del 2023 a oggi, dal racconto di un fatto eccezionale divenuto attuale e ordinario: perché accade, a che punto siamo, cosa si può fare? Questi gli interrogativi al centro dell’evento speciale in Sala Open, programma in collaborazione tra la piattaforma OpenDDB e il cinema Galliera di Bologna (in via G. Matteotti 27): in sala giovedì 5 dicembre dalle 21.30 ci saranno due documentari, “Romagna Tropicale” di Pascal Bernhardt e “Fango” cortometraggio di Rita Marzio Maralla, che – a partire dalla terribile alluvione che colpì tra il 16 e il 17 maggio 2023 le zone della Romagna – cercano di elaborare narrazioni alternative e analisi critiche dell’evento catastrofico e del territorio, soprattutto alla luce di quanto accaduto nuovamente nel mese di settembre. A seguire l’incontro con le autrici, gli autori delle opere, e Plat – Piattaforma di intervento sociale e Bologna for Climate Justice.
L’appuntamento è l’ultimo del 2024 della terza edizione del programma cinematografico in collaborazione tra OpenDDB, piattaforma di distribuzione di opere indipendenti più grande d’Europa e di origine bolognese, con il cinema Galliera, sala di comunità, che ogni anno sul grande schermo i titoli di punta del catalogo openddb.it.
“Romagna Tropicale” riporta subito in quei giorni, difficili da dimenticare: tra il 16 e il 17 maggio 2023 si verifica l’alluvione durata più di 36 ore che ha riversato sul territorio 250 milioni di metri cubi d’acqua provocando l’esondazione di 23 fiumi e torrenti e migliaia di frane in 100 diversi comuni romagnoli. Il film è un viaggio attraverso terre, città, quartieri e vite colpite, infangate e franate nonché un percorso che porta all’incontro con gli scrittori Wu Ming, con militanti che popolano un ecosistema di lotte in Romagna e con abitanti dall’appenino romagnolo fino alla bassa Romagna che cercano di elaborare delle contro letture e analisi dell’evento catastrofico e del territorio che lo ha accolto. Parole libere e irriverenti denunciano le mancanze delle istituzioni nella messa in sicurezza di fiumi e territori, prima e dopo l’alluvione. Puntano il dito sugli ingranaggi di un modello di sviluppo capitalistico incapace di fare un passo indietro per quanto riguarda la cementificazione di territori fragili, la programmazione di grandi opere stradali e la costruzione di complessi commerciali e abitativi in zone ad alto o medio rischio alluvionale. Tutto ciò in un periodo storico in cui un cambio di paradigma ambientale dovrebbe imporsi ad ogni livello, dalla politica all’economia passando per la società e la cultura nel suo insieme.
Si inizia invece con “Fango”, racconto visivo dell’esperienza personale di “lockdown climatico” a Pieve del Pino, nel comune di Sasso Marconi, a ridosso dei colli bolognesi: nei giorni dell’alluvione le frane e gli smottamenti si manifestano un po’ ovunque mutando drasticamente la conformazione del paesaggio, impedendo agli abitanti di spostarsi e di raggiungere i centri abitati.
OPEN DDB e CINEMA GALLIERA
presentano
Il racconto delle alluvioni di ieri e di oggi in Emilia-Romagna, a partire dal territorio:
in Sala Open arrivano “Romagna Tropicale” e “Fango”
Giovedì 5 dicembre, ore 21.30, a Bologna al cinema Galliera ultimo appuntamento del 2024 del programma in collaborazione con OpenDDB: in sala il documentario di Pascal Bernhardt e il corto di Rita Marzio Maralla, letture alternative degli eventi catastrofici del 16 e 17 maggio 2023, che hanno provocato esondazioni, frane e disagi non ancora risolti.
A seguire l’incontro con Plat – Piattaforma di intervento sociale e Bologna for Climate Justice, per capire la natura e le cause degli alluvioni in regione, quali le possibili analisi da attuare