MODENA – “Ri(e)voluzioni Novecento. Oggetti in movimento” è lo spettacolo in scena al Teatro comunale Pavarotti-Freni che, domenica 22 maggio alle 21, conclude il progetto di ricerca e di iniziative “Rivoluzioni. Persone, luoghi ed eventi del ‘900 tra crisi e trasformazioni”. Lo spettacolo, a ingresso libero e gratuito, è un viaggio ideale tra i cambiamenti e le innovazioni del secolo scorso, un percorso alla scoperta delle grandi svolte e degli oggetti rivoluzionari che hanno modificato nel profondo la cultura e la società, il pensiero e i comportamenti.
Sul palco, oltre cento danzatori e danzatrici di nove scuole di danza, guidati da una quindicina di coreografi e coreografe, racconteranno attraverso la danza, immagini e parole, i primi passi in scarpa da ginnastica, il fascino del grattacielo, il boom dell’automobile, l’arrivo del frigorifero e della minigonna, la dirompenza della pillola contraccettiva e della chitarra elettrica, la tela virtuale del web che ormai avvolge tutto. Mentre sembra calare il sipario su ciò che è stato, si schiude un nuovo orizzonte di chissà quali altre rivoluzioni materiali e umane.
Lo spettacolo è stato ideato da Arturo Cannistrà, che ne ha curato anche la regia, e da Caterina Liotti del Centro documentazione donna di Modena, con il supporto scientifico di Metella Montanari (Istituto storico di Modena), Natascia Corsini (Centro documentazione donna) e Carlo Altini (Fondazione Collegio San Carlo).
La rappresentazione è frutto di un lavoro collettivo durato quasi nove mesi secondo il metodo della Public History che ha l’obiettivo di portare la storia al grande pubblico utilizzando linguaggi innovativi e percorsi partecipativi, in questo caso con le scuole di danza di Modena e Reggio Emilia.
Gli allievi e le allieve che danno vita allo spettacolo hanno un’età compresa tra i 12 e i 30 anni e appartengono alle scuole: Centro Danza Studio DIA; Centro La Fenice; Khorovodarte; LaCapriola; Movimento Unico; Progetto Danza; Scuola di Danza del Teatro; Artedanza asd; Tersicore per la Danza. Ospite Aurora Paoloni, tutte aderenti alla Federazione nazionale delle associazioni scuole di danza. Le scelte musicali sono a cura di Alessandro Baldrati; le voci recitanti sono di Elina Nanna e Roberto Giovenco; ricerca e assistenza al progetto Federica Bonacini, Centro documentazione donna.
L’accesso allo spettacolo avverrà nel rispetto delle normative vigenti per il contrasto al Covid 19 (per informazioni: info@cddonna.it).
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