Agenzia del Demanio e dal Comune hanno presentato infatti i risultati della consultazione pubblica
PIACENZA – Le idee di cittadini, associazioni e imprese sono al centro dell’iniziativa “Futuro prossimo per gli immobili dello Stato a Piacenza” promossa dall’Agenzia del Demanio e dal Comune. Roberto Reggi, Direttore dell’Agenzia, e Paolo Dosi, Sindaco di Piacenza, hanno presentato infatti i risultati della consultazione pubblica dedicata alla valorizzazione di un portafoglio di dieci immobili statali distribuiti sul territorio piacentino.
L’incontro, al quale sono intervenuti anche Silvio Bisotti, Assessore alla Pianificazione, rigenerazione urbana e Smart City, e Antonio Ottavio Ficchì, Direttore Regionale Emilia Romagna dell’Agenzia, è stato occasione per discutere della riqualificazione degli immobili, oggi non utilizzati, e inseriti in percorsi di valorizzazione coerenti con le aspettative del territorio.
La consultazione si è conclusa il 31 dicembre scorso e ha visto la partecipazione di 19 attori, che hanno formulato 17 proposte per ridare un futuro ai 10 immobili come luoghi da destinare ad attività imprenditoriali, enogastronomiche, culturali, sociali e sportive.
In particolare, il recupero del Bastione di Porta Borghetto ha raccolto la maggior parte delle proposte, sia come singolo bene che come parte del circuito delle mura, con idee che spaziano dall’utilizzo sportivo fino alla realizzazione di una cittadella della cultura e dell’artigianato.
Nell’ex Rimessa Locomotori Ferrovia Piacenza-Bettola, invece, i partecipanti propongono di realizzare un centro multiculturale o uno spazio urbano per il co-working; nell’ ex Caserma Jacopo Dal Verme, si propone di attivare una “Casa Bottega” per permettere alle giovani coppie, e non solo, di condividere spazi abitativi e attività lavorative. Il Bastione S. Sisto, il Torrione Fodesta e l’Ex Chiesa di Sant’Agostino, potrebbero essere convertiti in bar e location enogastronomiche per promuovere il vino piacentino e le altre eccellenze del territorio. Per l’Ex Chiesa di Sant’Agostino, in particolare, i partecipanti suggeriscono di realizzare uno spazio a destinazione mista: culturale, ricreativa e ristorativa. Altri due immobili, la Porta del Soccorso e l’ex Chiesa delle Benedettine, sono immaginati come luoghi ideali per le attività culturali e musicali.
Grazie a suggerimenti raccolti, sarà possibile avviare un percorso condiviso di valorizzazione, alcuni beni potranno essere trasferiti al Comune attraverso il federalismo culturale, altri saranno immessi sul mercato con procedure di evidenza pubblica, come la concessione di valorizzazione di lunga durata, la locazione/concessione ordinaria o l’alienazione, se autorizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Entro l’estate saranno infatti pubblicati i primi bandi di gara per la riqualificazione dei beni.
La collaborazione Stato–Territorio grazie al coinvolgimento dei privati permetterà, quindi, di rigenerare il tessuto urbano e creare opportunità di sviluppo locale, migliorando anche la qualità della vita dei cittadini.