I fatti, già noti agli organi di informazione, risalgono al giorno 12 Dicembre 2024. Una pattuglia della Polizia Locale di Piacenza era impegnata a presidiare le aree esterne dell’Istituto scolastico “Isii G. Marconi” in quanto a seguito di attività info-investigativa vi era il timore che si potesse verificare una rissa tra studenti. Gli operanti, attratti da alcune grida, si avvicinavano ad un capannello di giovani studenti, appurando che vi era stata una colluttazione tra due ragazzi, con tanto di coltello. La vittima, un 15enne, veniva medicato in pronto soccorso, ove venivano rilevate lesioni giudicate guaribili in giorni 30, compatibili con l’uso di un’arma bianca.
Il Comando di Polizia Locale di Piacenza, con i suoi Agenti e Ufficiali, si è subito prodigato
nello svolgimento dell’attività di indagine, in un primo momento grazie anche alla collaborazione del
N.o.r. del Comando Provinciale dei Carabinieri di Piacenza. Gli operatori, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni dell’Emilia-Romagna, hanno eseguito perquisizioni domiciliari a poche ore dai fatti accaduti, al fine di rintracciarne l’’autore che si era reso irreperibile. Il giorno successivo, 13 Dicembre 2024, il minorenne si presentava spontaneamente presso il Comando di Polizia Locale.
Sempre nella stessa giornata gli investigatori, recatisi sul luogo dell’aggressione insieme a militari Genio Pontieri di Piacenza dotati di metal detector, rinvenivano, a circa 30 m dal luogo dei fatti, e sottoponevano a sequestro, un coltello che, confrontato con le immagini riprese da alcuni video acquisiti e agli atti nel fascicolo, pare essere proprio quello utilizzato per il ferimento della vittima.
Successivamente, nel corso di una settimana, sono stati sentiti vari minori che avevano assistito alla colluttazione. Un’attività lunga e complessa – portata a termine di pari passo con la moltitudine di attività, mai trascurata, che è chiamata a svolgere ogni giorno la Polizia Locale – che ha permesso di consegnare all’Autorità Giudiziaria procedente un quadro chiaro e completo di quanto accaduto; e che ha consentito al Giudice per le indagini preliminari di raccogliere tutti gli elementi ritenuti utili per disporre la misura cautelare di cui si parla ed eseguita a stretto giro dagli Agenti ed Ufficiali in forze al Comando. Il minorenne ora si trova in regime di custodia presso l’istituto per i minori a Bologna.
Si precisa che il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti l’esercizio dell’azione penale; e si rammenta nuovamente che il minore è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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