Riparte la sesta edizione del Festival Cristallino | arte contemporanea Emilia Romagna

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CESENA – Dal 2 settembre torna il Festival Cristallino con tante novità. Dall’autunno il festival diventerà un vero e proprio punto di riferimento nel creare percorsi d’arte sul nostro territorio. Dalla costruzione di un tessuto culturale permanente, attraverso mostre ed eventi in galleria Corte Zavattini 31, sino a progetti itineranti sul territorio, svelando location inedite. Tre studi d’artista, due grandi mostre, alle quali si innesteranno workshop, incontri e laboratori, insieme a due progetti speciali dedicati al fiume Savio, nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018; e ancora performance, incontri, live painting. Ogni occasione del Festival sarà intesa a dare corpo a ciò che si muove per vie periferiche, ciò che, per natura e configurazione, appare minoritario.

Giunta alla sua sesta edizione la manifestazione promuove le arti visive contemporanee in Emilia-Romagna con una particolare attenzione alle aree urbane di Cesena, protagoniste di una forte azione artistica e culturale. Organizzata dall’Associazione Calligraphie, Cristallino è un festival che mappa e riunisce in un progetto trasversale e articolato le eccellenze culturali e creative del territorio.

Da domenica 2 settembre partirà In Studio, un percorso itinerante, fuori dai circuiti ufficiali, alla volta degli atelier degli artisti del territorio. Un’occasione d’incontro con l’arte contemporanea proprio in quei luoghi in cui si definisce l’atto creativo.

Protagonisti saranno tre importanti artisti: Paolo Buzzi (Bagnacavallo), Claudio Ballestracci (Longiano), Marco De Luca (Ravenna). La visita agli atelier si svolgerà in due atti: un momento di presentazione critica del lavoro dell’artista e un momento performativo/musicale insieme a: Gdg Modern trio, Savignano Oh e Cal Trio.

Numerose le iniziative durante il Festival: la bipersonale VIE PERIFERICHE con le opere di Luca Piovaccari e Verter Turroni, che inaugurerà sabato 13 ottobre e, a novembre, un progetto espositivo del fotografo Michele Buda, titolo, che terrà anche un workshop sullo stile documentario in fotografia. Entrambe le mostre saranno in circuito con il Museo di Scienze Naturali di Cesena; il fiume Savio e l’area Ex-Zuccherificio saranno protagonisti di micro interventi di street art grazie all’azione dell’artista Gola Hundun, Urban Manifesto, e luogo di danza e performance con il collettivo ARTEDA.

Previste anche una conversazione su fotografia e paesaggio con Guido Guidi per ridisegnare la nostra percezione di spazi e luoghi, e diversi workshop, tra cui uno sul paesaggio come invenzione, a cura della fotografa Roberta Baldaro e uno sull’estetica dei margini, curato dall’artista Eugenio Tibaldi.

Inoltre, da ottobre a dicembre, in collaborazione con la Galleria Marcolini di Forlì un progetto speciale dell’artista Roberto Ghezzi, che avvierà una indagine sul fiume Savio creando un’opera site specific all’interno del suo corso.