REGGIO EMILIA – La Provincia di Reggio Emilia ha rinnovato per altri tre anni la collaborazione con le Guardie ecologiche volontarie, “a conferma di una positiva esperienza ormai collaudata da tempo e del grande valore che il volontariato riveste in ambito sociale”, sottolinea il presidente Giorgio Zanni che, nei giorni scorsi, ha firmato il decreto che prolunga fino al 31 dicembre 2023 la convenzione con le Gev.
Istituite con legge regionale nel 1989, le Guardie ecologiche volontarie sono attive nella nostra provincia con due raggruppamenti, uno autonomo e l’altro dipendente da Legambiente, e sono ormai ben conosciute e apprezzate dai cittadini grazie all’impegno di oltre duecento volontari in svariati ambiti di competenza: dai controlli a tutela del territorio e dell’ambiente alle iniziative educative fino alle attività di protezione civile, sempre sotto il coordinamento e in convenzione con gli enti competenti nelle diverse materie.
Con la convenzione stipulata da tempo con la Provincia, ed ora rinnovata per altri tre anni, il loro impiego viene esteso anche alla vigilanza sulla normativa in materia di protezione della fauna selvatica, di tutela di quella ittica e di esercizio dell’attività venatoria e della pesca nelle acque interne. Attività che possono essere svolte solo con un’abilitazione che si ottiene attraverso un apposito corso integrativo organizzato dalla Polizia provinciale. Nel tempo, sono diventate ben 229 le guardie ecologiche idonee anche per la vigilanza in materia di caccia e pesca nella nostra provincia di Reggio, che si aggiungono alle 140 guardie giurate volontarie, comunemente chiamati guardiacaccia e guardiapesca, nominate direttamente dal presidente della Provincia.
“Guardie ecologiche e guardie giurate volontarie ci assicurano un sostegno fondamentale nella vigilanza in materia di protezione della fauna selvatica ed ittica, in particolare nei periodi più “caldi”, come nelle prime settimane di apertura della stagione venatoria, quando chiamate e segnalazioni dei cittadini si moltiplicano e diventa difficile farvi fronte con il solo personale ordinario”, spiega il comandante della Polizia provinciale, Lorenzo Ferrari.
L’attività di vigilanza assicurata dalle Gev, a supporto ed in sinergia con quella istituzionale svolta dalla Polizia provinciale, contribuisce a diffondere la conoscenza ed il rispetto dei valori ambientali, ittici e faunistici, concorrendo inoltre all’educazione dei cittadini verso il rispetto della legalità. Per meglio tutelare direttamente tali valori, può svolgere anche attività sanzionatoria, tanto che nel 2020 le Gev reggiane hanno elevato 21 verbali di contestazione in materia di pesca ed altri 18 in materia di caccia effettuando anche accertamenti che, in un paio di occasioni, hanno poi consentito alla Polizia provinciale di inoltrare denunce alla Procura della Repubblica per reati venatori.