La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, con la direzione di Pietro Di Natale, ha offerto la possibilità di ammirare 120 opere provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo e ha rappresentato un’occasione unica per scoprire, o riscoprire, l’arte di due grandi pittori ferraresi e la smagliante ricchezza del Rinascimento estense. Per quattro mesi le loro opere sono state affiancate a quelle di maestri nobili come Mantegna, Cosmè Tura, Niccolò dell’Arca, Marco Zoppo, e di altri autori a loro contemporanei, quali Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino. La rassegna è stata organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con la Direzione Generale Musei e Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura, con il patrocinio di Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna, e con il sostegno di Versalis e BPER Banca.
Sui 70 mila ingressi, i biglietti venduti in prevendita sono stati complessivamente 30.610, mentre i restanti sono stati acquistati presso la biglietteria di Palazzo dei Diamanti. Dai questionari di gradimento emerge che il 77% è venuto a Ferrara appositamente per visitare la mostra e che è aumentata la presenza di visitatori stranieri (il 5,15% degli intervistati). La rassegna è piaciuta moltissimo anche alle scuole: sono state 312 le classi in mostra per un totale di 7.050 studenti coinvolti (di cui 3.301 ferraresi), in notevole aumento rispetto alle precedenti esposizioni. L’opzione del biglietto integrato (biglietto unico per visitare sia la mostra che la Pinacoteca Nazionale) è stata scelta da 4.107 persone. Il nuovo bookshop di Palazzo dei Diamanti e gli articoli proposti hanno riscosso grande apprezzamento: un visitatore su 29 ha acquistato il catalogo della mostra per un totale di 2.434 copie vendute, mentre sono state vendute 4.479 guide (1 visitatore ogni 16).
Rinascimento a Ferrara ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la medaglia del Quirinale, riconoscimento assegnato a iniziative di alto spessore culturale e scientifico, e ha ottenuto un successo mediatico di notevole rilievo con recensioni sulle principali testate sia nazionali che estere, e un totale di più di 1.000 uscite sulla stampa e servizi su tv e radio.
Sono stati in visita a Palazzo dei Diamanti anche Anna Maria Bernini, ministro dell’università e della ricerca, e Jon Landau, storico manager di Bruce Springsteen, Annalena Benini (nuova direttrice del Salone internazionale del libro di Torino), e moltissimi attori, tra cui Michele Placido, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Valter Malosti e Federico Castelluccio.
«Rinascimento a Ferrara ha mostrato la centralità dell’arte ferrarese nel mondo, lo ha fatto con un’operazione monumentale che omaggia l’Officina Ferrarese di Roberto Longhi, celebrato anche con una targa a lui dedicata a palazzo dei Diamanti – dice il sindaco Alan Fabbri –. A conferma del valore e della portata di questa operazione c’è la prestigiosa medaglia del presidente della Repubblica e gli apprezzamenti giunti anche a livello internazionale. La mostra ha inoltre segnato la riapertura del ‘nuovo’ palazzo dei Diamanti, con un bookshop, una sala polivalente, la caffetteria, un giardino di ispirazione rinascimentale interno: è l’avvio di una fase nuova, nella continuità con una grande storia. Grazie a Vittorio Sgarbi, a Michele Danieli, all’assessore Marco Gulinelli, a tutto lo staff di Ferrara Arte e del servizio musei d’arte del Comune, al personale che ha lavorato giorno e notte per offrire al pubblico la migliore esperienza di visita, con tante aperture straordinarie, potenziando così le possibilità di godere di capolavori ferraresi oggi presenti nei musei di mezzo mondo».
«Nei numeri c’è la prova del successo di pubblico, nazionale e internazionale, di una mostra – realizzata con le forze territoriali – che si è posizionata tra i più grandi appuntamenti espositivi in Italia in questo 2023. Merito dell’intuizione di Vittorio Sgarbi e di Michele Danieli, merito del grande lavoro di squadra realizzato da Comune e Fondazione Ferrara Arte e dal lavoro del personale assegnato ad accessi, sale, biglietteria e sicurezza. Rinascimento a Ferrara è stata anche l’occasione per ‘collaudare’ la perfetta macchina di palazzo dei Diamanti, riaperto a febbraio dopo un corposo intervento che ne ha restituito appieno la magnificenza e che sta mostrando al grande pubblico tutte le potenzialità del più grande palazzo rinascimentale del Nord Italia» dice l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.
«L’apprezzamento e l’entusiasmo che il grande pubblico, gli addetti ai lavori e la stampa, anche internazionale, hanno manifestato in questi quattro mesi confermano in maniera inequivocabile la bontà di un progetto espositivo per molti versi difficile ed estremamente impegnativo sul piano organizzativo – commenta Pietro Di Natale, direttore della Fondazione Ferrara Arte –. Le tante copie vendute dell’agile guida e dell’informatissimo catalogo indicano che i visitatori hanno voglia di approfondire la conoscenza di artisti straordinari, ma ancora – o, meglio, sinora – poco noti, quali Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, che, come hanno dimostrato i loro capolavori riuniti a Palazzo dei Diamanti, vissero il loro tempo da assoluti protagonisti ponendosi tra le principali personalità del Rinascimento nell’Italia settentrionale. Tutto questo ci invoglia a proseguire nel percorso di studio e di valorizzazione dei grandi maestri antichi della scuola ferrarese programmato per i prossimi anni: un progetto ambizioso, fortemente sostenuto dall’amministrazione comunale, che si concretizzerà, come è stato per la mostra appena terminata, grazie al lavoro corale dei professionisti che compongono l’affiatata squadra di Ferrara Arte che ho l’onore di dirigere».
«La prima della grandi mostre sul “Rinascimento a Ferrara” ha inorgoglito ed emozionato chiunque l’abbia vista, per l’importanza dei prestiti di opere da ogni museo del mondo, con la resurrezione di due artisti sublimi e la conferma della grandezza della pittura ferrarese», dichiara il presidente della Fondazione Ferrara Arte, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura e curatore Vittorio Sgarbi, che anticipa: «Stiamo lavorando alacremente per le prossime mostre sul Cinquecento e sul Manierismo a Ferrara».
«Siamo onorati di aver riportato a Ferrara queste opere magnifiche. L’entusiasta collaborazione di tanti Musei italiani e stranieri ha dimostrato la bontà del nostro progetto, che all’inizio ci sembrava davvero ambizioso. Ringrazio Ferrara Arte e tutta la città di Ferrara per averlo essere riusciti a tradurlo in realtà» è il commento del curatore Michele Danieli.
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