Rimini

Riminiconnettore di civiltà, crocevia fra Oriente e Occidente

Presidente Paolo Pasini

RIMINI – Parte sabato 22 marzo ‘Rimini crocevia fra Oriente e Occidente’, il nuovo ciclo di conferenze promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini che inviterà a compiere un viaggio alla scoperta delle relazioni storiche e culturali tra le due coste dell’Adriatico. Curato dallo storico e critico d’arte Alessandro Giovanardi, il ciclo farà riflettere sulle innumerevoli connessioni di civiltà che collegano positivamente Rimini e l’altra costa adriatica.

“Con la mente alle pagine del libro di Robert D. Kaplan ‘Adriatico, Un incontro di civiltà’ – spiega paolo Pasini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – il ciclo di conferenze proporrà illuminati relatori che ci aiuteranno a definire il ruolo storico, ma anche su quello che può ancora rappresentare, la città di Rimini nel dialogo fra popoli e culture di Oriente e Occidente. Ascolteremo con attenzione prospettive diverse e alla luce delle crescenti tensioni internazionali crediamo non sia solo importante, ma anche significativo riprendere alcuni passaggi storici che vedono il protagonismo di Rimini come connettore di civiltà”. 

“La vocazione storica, economica, culturale e geopolitica di Rimini è soprattutto adriatica – aggiunge Alessandro Giovanardi – probabilmente fin dai tempi della civiltà villanoviana e protoetrusca. Caput viarum rispetto alle strade consolari della Repubblica e dell’Impero di Roma, Rimini porta il suo entroterra a confrontarsi col mare e a guardare a Oriente. Anche nelle arti figurative l’influsso di un mondo che ora noi percepiamo come ‘altro’, ‘esotico’, ‘bizantino’ era sentito come romano-orientale, autorevole per antichità e civiltà.

Dalle rare tracce duecentesche, passando attraverso la pittura riminese del Trecento, così prossima alle soluzioni visive serbe e macedoni, considerando il fascino della corte malatestiana verso la cultura letteraria e filosofica greca e costantinopolitana e l’influenza veneziana tra XIV e XVII secolo, Rimini appare anche artisticamente proiettata verso un’idea implicita di Europa allargata verso l’Oriente e all’intero bacino del Mediterraneo”.

Il ciclo di conferenze sarà ospitato nella ‘Sala della Cupola’ della Fondazione. La scelta di utilizzare uno spazio alternativo al tradizionale salone Buonadrata è quella di invitare la città a familiarizzare con il cuore della collezione privata di opere pittoriche esposta nella sala, piazza cittadina della cultura, luogo di condivisione sociale e umana sui temi più alti, cosmopoliti e complessi dell’identità storica riminese.

Le conferenze sono ad ingresso gratuito, ma è necessaria la prenotazione sul sito www.fondcarim.it

IL PROGRAMMA

Sabato 22 Marzo h. 17.30: Egidio Ivetic

L’Adriatico come storia. L’Adriatico dalle divisioni alle nuove integrazioni 

Venerdì 11 Aprile h. 17.30: Fabio Fiori

Respiro Adriatico. Storie di venti e vele, di porti e genti, di pesci e pescatori’

Venerdì 9 Maggio h. 18.00: Emanuela Fogliadini e Alessandro Giovanardi

L’Oriente di Rimini. Il Trecento riminese, Costantinopoli e i Balcani’

Venerdì 23 Maggio h. 17.30: Monica Centanni

Il pensiero e il corpo di Giorgio Gemisto Pletone nel Tempio Malatestiano. La cultura filosofica bizantina – neoplatonica e cristiana – alla corte di Sigismondo Pandolfo’

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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