Circa 500 inseriti in struttura e altrettanti con assegni di cura. Buoni i risultati della customer satisfaction
RIMINI – Molto buoni i risultati della customer satisfaction sulla soddisfazione degli utenti dello Sportello sociale anziani e dell’assistenza domiciliare del Comune di Rimini, un’indagine con cui, attraverso un questionario o un’intervista telefonica, gli utenti hanno potuto esprimere, con una valutazione tra 1 e 10, il proprio giudizio sulla qualità del servizio.
Per quanto riguarda lo Sportello anziani sono in particolare apprezzati cortesia (9,8) e capacità empatica, accoglienza e comprensione (9,3). Molto buona (8,5) la valutazione circa la corrispondenza tra la domanda portata e la risposta ricevuta dai servizi, mentre, pur restando in ambiti di assoluta soddisfazione, viene richiesta maggior disponibilità di reperibilità e disponibilità di informazioni telefoniche (7,2 la soddisfazione).
Per quanto riguarda invece il Servizio di assistenza domiciliare, le leve di successo sono state individuate dagli utenti del servizio in cortesia (8,6), comprensione reciproca (8,5) e riservatezza (8,9). Le leve di miglioramento sono invece relative al rispetto orario e durata dell’intervento (comunque al 7,3) e al ruolo dei sostituti, in particolare rispetto la conoscenza della propria situazione, abitudini e protocolli (comunque complessivamente più che sufficiente – 6,5). Il valore medio di valutazione si assesta attorno ad un buon 8 su 10.
Nel 2015 sono stati circa 2.800 gli anziani in carico (180 ultraottantenni), più di 2.800 i colloqui avuti dalle assistenti sociali presso il servizio anziani, più di 48 mila quelli telefonici. Oltre 500 poi gli anziani inseriti in struttura e quasi altrettanti gli assegni di cura elargiti.
“Una popolazione, quella anziana – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla Protezione sociale del Comune di Rimini – sempre più diversificata nei bisogni e nelle autonomie di vita. L’innalzamento delle prospettive di vita portano ovviamente all’aumento di anziani e grandi anziani ma, soprattutto, un diversificazione nei bisogni. Non solo necessità di aiuto più tradizionale, quello per intenderci che porta a un ricovero in struttura o all’assistenza in famiglia, ma anche percorsi nuovi di valorizzazione delle autonomie e della valorizzazione di attività ricreative come quelle dei 12 centri sociali anziani di Rimini. Tra gli interventi strutturali ci tengo a ricordare quello delle ex Grazie, al primo anno a pieno regime con i suoi 53 utenti. Si tratta in generale di numeri che testimoniano nel concreto una attenzione e una cura dell’universo sociale degli anziani, che per noi rappresenta una risorsa fondamentale”.