Rimini

Rimini, ripartono i servizi di mobilità sospesi durante il lockdown

Dal primo giugno il via ai monopattini elettrici che potranno circolare anche sulle strade urbane

RIMINI – Con l’ avvicinarsi della stagione turistica ripartono dal 1 giugno anche i servizi di sharing dei monopattini elettrici di “Lime” e “Bird” nel comune di Rimini. I servizi erano stati temporaneamente sospesi durante il lockdown a seguito delle misure restrittive in atto.

Il servizio che sarà nuovamente disponibile, come prima per residenti e turisti, contribuirà a comporre il quadro delle azioni relative alla ‘mobilità di emergenza’ che l’amministrazione comunale sta portando avanti, come stanno facendo anche tanti altri comuni italiani, nell’ottica di accompagnare la ripartenza. L’amministrazione sta lavorando per ampliare l’area di erogazione del servizio, tenendo conto che da quest’anno, con modifiche normative apportate dal legislatore nazionale, i monopattini elettrici possono circolare sulle strade urbane con limite di 50/km/h e, pertanto, il loro uso non è più ristretto alle infrastrutture ciclabili e alle zone 30, come precedentemente stabilito dal Decreto Toninelli che ne aveva introdotta la sperimentazione e consentito l’avvio del servizio a Rimini la scorsa estate.

Le azioni portate avanti dell’Amministrazione comunale si inseriscono in un quadro più generale di supporto alla mobilità attiva e sostenibile che sta vedendo anche il varo di ulteriori provvedimenti normativi a livello nazionale. Come i bonus mobilità previsti nell’Art. 205 del DL Rilancio per l’acquisto di biciclette anche a pedalata assistita; veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica e i monopattini elettrici. Buoni utilizzabili anche per servizi di mobilità condivisa uso individuale.

Nello stesso Decreto Rilancio sono state inserite anche alcune importanti modifiche normative che consentono la possibilità di realizzare corsie ciclabili di emergenza e altri interventi a favore delle infrastrutture per la ciclabilità. Modifiche sulle quali è in corso un confronto puntuale tra ANCI e il governo che stanno lavorando in sinergia con lo scopo di consentire le città nelle condizioni di realizzare, in tempi rapidi, tutti i lavori necessari a mettere in sicurezza gli utilizzatori di biciclette e di monopattini, che sempre di più circoleranno nelle nostre città. Parallelamente la Regione Emilia Romagna sta per varare una serie di misure e incentivi che sono orientate allo stesso obiettivo, per supportare gli spostamenti quotidiani con modalità diverse dall’auto privata, e promuovere azioni di sostegno e incentivi al bike to work.

“Il tema della mobilità – sottolinea Roberta Frisoni, Assessore alla Mobilità – è uno dei temi centrali in questa fase d’emergenza sanitaria in tutte le grandi città. E’ necessario che accompagniamo la nostra città a ripartire in modo che non si ritorni ad un uso, o abuso, delle automobili negli spostamenti quotidiani. Diventa fondamentale ora riappropriarci della nostra città con forme di mobilità diverse, più amiche dell’ambiente e più sostenibili. Il Comune di Rimini, già da diversi anni si sta muovendo in questa direzione, con il piano urbano della mobilità sostenibile, ma in questa fase è necessario anche pensare ad una mobilità di emergenza con piste ciclabili anche temporanee e dare più spazio alle persone con aree pedonali, un impegno che adesso è importante anche per accompagnare la ripresa delle attività economiche nell’approssimarsi della stagione turistica.

Abbiamo una occasione storica per recuperare i ritardi che l’Italia ha rispetto ad altri paesi verso queste forme di mobilità, le città lo hanno capito. In questo momento assolutamente drammatico per i bilanci degli enti locali c’è però bisogno di risorse per far atterrare anche i progetti apparentemente più semplici. Ho partecipato ieri ad una riunione tra ANCI e il Ministero dei Trasporti dove tra le richieste avanzate in modo forte dai comuni c’è proprio la necessità di avere in tempi rapidi risorse da poter dedicare a questi interventi, insieme al raffinamento di alcuni aspetti normativi che possano consentire di intervenire prontamente sulle infrastrutture stradali esistenti per migliorare la sicurezza di tutti gli utenti.”

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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